@Re_Censo #262 FOCUS ON: Natalie Portman

FOCUS ON:
NATALIE PORTMAN

Ciao a tutti e bentornati sul canale! Sono Dario e questa è Re_Censo, la videorubrica di libri, fumetti, manga, film e telefilm prodotta dal mio studio di grafica OIRAD. Info e siti web qui sotto nei commenti! Oggi parliamo di una sola attrice. Iniziamo!

Oggi dedichiamo l’ultima puntata di agosto ad una attrice che avete scelto voi dal sondaggio indetto sui Salotti su Facebook e Telegram. Ho fatto la stessa cosa a luglio e ve la lascio qui e in infobox, così potete recuperarla, sull’attore Nikolaj Coster-Waldau. Oggi invece, parliamo di Natalie Portman.

Natalie Portman, nata Natalie Hershlag è nata a Gerusalemme, 9 giugno 1981, ed è un gran pezzo di gnoc ehm… ed è attrice, regista e produttrice cinematografica israeliana naturalizzata statunitense. A tre anni si stabilisce con la famiglia a Washington e poi a Long Island, dove frequenta la Syosset High School e riscuote successo in matematica.

Natalie è stata vegetariana per 20 anni e poi vegana dopo aver letto il libro di Jonathan Safran, Se niente importa. E questo forse spiega la facilità con cui si cala nelle parti della triste e depressa. Glissiamo su questo per dire che è anche poliglotta, parlando ebraico, inglese, francese, tedesco, giapponese e un pò di arabo.

La sua carriera parte da lontano, come attrice, poi come modella, fino al 1994, quando diventa protagonista di Léon di Luc Besson e da lì questa esperienza le aprirà nuove occasioni e ruoli in altre produzioni. Durante la produzione de Il Cigno Nero, nel 2009, conosce il ballerino e coreografo Benjamin Millepied, innamorandosene. Hanno così un figlio, Aleph, nato nel 2011 e si sono sposati nel 2012distruggendo così ogni possibilità di sposarla di mio…  Debutta come regista con il film Eve, aprendo il concorso dei cortometraggi alla 65ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Questa volta è stato difficile reperire i film nei quali ha lavorato, perché la maggior parte non erano presenti sui siti on demand, o a pagamento o perché la Tim, dall’oggi al domani, ha deciso che non merito più la Tim Vision e quindi andassero a quel paese.

Heat – La sfida (Heat), (1995) AMAZON PRIME
Siamo a Los Angeles e i protagonisti sono un gruppo di ladri senza arte ne parte che progettano dei furti a dei portavalori. Dall’altro lato, un poliziotto con la sua squadra, il tipico eroe americano dannato, con una storia familiare sconclusionata, che trova la forza solo dal suo lavoro, sta seguendo i furti e metterà tutto se stesso nel catturare il capobanda.
Un film imponente, molto pedante, con dei nomi nel cast da far girare la testa.
Ma qui Natalie fa la figlia del poliziotto, appare in una scena all’inizio e in una sul finale, come apertura e chiusura della narrazione sulla situazione familiare del protagonista, interpretato da Al Pacino.
Posso quindi solo dire che già qui è evidente la sua capacità espressiva, ma nulla più.

Qui dove batte il cuore (Where the Heart Is),(2000) AMAZON PRIME
Protagonista effettiva di tutto il film, Natalie stavolta veste i panni di una sempliciotta che viveva in roulotte, pronta a partire col ragazzo, dalla campagna per arrivare in Oklahoma, dove però viene abbandonata, gravida, dal ragazzo che prosegue per la California, libero dal peso delle responsabilità.
Novalee, senza appoggi, aiuti e quant’altro, trova rifugio clandestinamente in un Wal-Mart e man mano si fa conoscere da chi lo frequenta. Figure e personaggi che le daranno un assaggio di cosa sia realmente la famiglia, l’amicizia e l’amore, arrivando ad accogliere lei e la sua bambina, quando questa nascerà. La fama di questa sua  clandestinità, farà tornare anche la madre che inizialmente l’aveva abbandonata e quando tutto sembra ormai perduto, anche un uragano fa la sua parte per sottolineare come la vita sia passeggera, ma pur sempre piena di sorprese.
Gli affetti di questa nuova vita costruiscono il personaggio della Porter, tanto da farla crescere, sviluppare una personalità interessante, positiva, che tende a costruire in positivo e non ad abbattersi. Un bel film, molto emotivo, molto trascinante, una commedia a metà tra il dramma e il sentimentale, i cui ingredienti si combinano benissimo e fanno scivolare il tempo con gradevole piacere.

Nel frattempo Natalie Portman ricopre i ruoli più diversi, entrando nella saga di Star Wars come Amidala, principessa, regina, amante di Skywalker, madre dei suoi gemelli. Però niente di tutto ciò è disponibile legalmente online, mentre la sua comparsata, come cameo in Zoolander l’ho saltata proprio perché è un cameo.

Closer, (2004) NETFLIX
In questa pellicola il personaggio spinge molto oltre l’attrice, secondo il mio punto di vista.
Qui interpreta Alice Ayers, altra ragazza senza arte ne parte, spogliarellista e femme fatale. È fidanzata del protagonista Dan, Jude Law, giornalista necrografo senza grandi prospettive future, ma che se la crede davvero molto. Si innamora di una fotografa, Anna, Julia Roberts, che però si innamora di un altro uomo, Larry, Clive Owen.
Il film è incentrato sul tira e molla di questo che diventa un quadrilatero perverso, malato, distruttivo. Tipico scenario che vede una relazione malata, contagiarsi con un’altra altrettanto malata. A sbloccare e spezzare questo circolo vizioso, può riuscirci solo un’uscita di scena, che dimostrerà a conclusione del film, come sia intricata la personalità di Alice e quanto sia ingarbugliata la verità e l’inganno che ha portato Dan alla follia per un amore, che era solo una malattia.

L’altra donna del re (The Other Boleyn Girl), (2008) NETFLIX
Conclusasi l’esperienza con Star Wars e V per Vendetta, cinque film più tardi ritroviamo Portman nei panni di Anna Bolena, sorella di Maria Bolena, Scarlett Johansson, entrambe concubine del Re Enrico VIII d’Inghilterra, Eric Bana.
La vicenda la sappiamo ormai tutti. Enrico non riesce ad avere un figlio maschio dalla sua legittima moglie, Caterina d’Aragona, che gli ha dato solo Maria. Con il cavillo che la regina sia stata in realtà già moglie del defunto fratello del Re, e quindi con la possibilità che il matrimonio sia stato già consumato tra i due, Enrico scinde ogni legame con la Chiesa di Roma, si autoproclama Capo della Chiesa Anglicana e divorzia, sposando la prima di una serie di amanti, in una folle rincorsa del piacere, quanto di un degno erede maschio.
In questo film è sottolineata molto più la relazione tra Anna e la sorella Maria e il fratello George, che su intrighi politici e di successioni, come invece è sottolineato, anche se romanzato, nel telefilm The Tudors.
Anche in questo caso, Portman porta, scusa il gioco di parole, Enrico alla follia pur di averla, divenendo femme fatale, corteggiandolo e lasciandosi corteggiare, per poi fare l’indignata e l’offesa, fino ad agguantare il potere, agguantare il re e qualcos’altro e costruire i propri interessi. Purtroppo non ci riesce e subito le parti si invertono; inizia la gelosia, iniziano le bugie e le menzogne, pur di tenersi un uomo che è già andato ben oltre, fino alla tragica conclusione da far perdere la testa.
Anche in questo caso, l’espressione voluttuosa e lo sguardo espressivo di Natalie, le hanno permesso di costruire un buon personaggio, anche se la sua vicenda si è poi sviluppata e conclusa troppo rapidamente, per un film che si intitola “l’altra donna del re”.

Amici, amanti e… (No Strings Attached), (2011) NETFLIX
Questo forse il film che più mi ha emozionato e fatto battere il cuore e che certo rivedrò quando avrò bisogno di buttarmi a letto, mangiare a sbafo e piangere su me stesso in una depressione cronica e costante.
Natalie è Emma che sin da bambina si dichiara poco espansiva. Conosce Adam, Ashton Kutcher e la prima parte del film mostra come i due continuino, dopo lunghe pause, a reincontrarsi e a conoscersi, fin quando Adam non fa il primo passo. Lui è innamorato, ma Emma no, per lei basta una sola relazione sterile e carnale, che non li impegni in difficoltosi sentimenti e non li leghi in alcun modo. La cosa, inizialmente, è facile e Adam tenta di farla cadere nel tranello del sentimento. Quando sembra che stia andando tutto alla grande, tutto si sfalda, si distrugge e Emma decide di allontanarsi. Deve frequentare altri e consiglia lo stesso ad Adam.
Passano delle settimane, qualcosa è cambiato in Emma, anche se le sue paure relazionali e sentimentali la costringono ancora, ma Adam riuscirà a coronare il suo sogno di vederla come sua ragazza e non come oggetto, vivendo come una vera coppia, tenendosi per mano, uscendo e facendo colazione assieme.
Una commedia romantica della miglior specie, strappalacrime quanto basta, con un risvolto comico e leggermente drammatico, quanto basta, ma molto trascinante, soprattutto perché si gioca a ruoli invertiti: questa volta è lui a non volere una relazione da materasso e basta e non lei a desiderare il grande amore.
Voglio un barattolo di cioccolata, un piumone e una dozzina di quintali di fazzoletti.

Annientamento (Annihilation), (2018) NETFLIX
Di Annientamento ho dedicato una puntata a parte. Non dico altro, mi concentro su Natalie Portman.
Anche in questo caso, il suo personaggio rompe un po’ di stereotipi e di barriere. È donna, è militare, è insegnante. Sembra abbia perso il marito, ma poi ritorna, sta per morire. Decide di fare la volontaria in una missione di esplorazione e conoscenza di quel che sembra una lenta invasione aliena.
Da biologa il suo compito è chiaro. Ed il suo è l’unico personaggio delineato caratterialmente. Ciò che scoccia è proprio questo. Essendo l’unica costruita decentemente, è anche l’unico personaggio a non sembrare una mina esplosiva che compie gesta senza senso e con una incredibile imprevedibilità incoerente. Purtroppo però, quando giunge alla meta, vi è un susseguirsi di movimenti, azioni, un relazionarsi con l’entità aliena, che è più utile alla scena che alla trama.
No, diciamo la verità. Il confronto con l’alieno è sembrato più un tappabuchi per una evidente mancanza di trama, che altro.

Purtroppo non c’era molto altro e quello che speravo ci fosse, inizialmente, è stato tolto in corso d’opera, perché appunto la Tim mi ha tolto Tim Vision, senza preavviso ne niente. La serietà di un’azienda… senza parole.
Comunque sia, trovo questa attrice di una bellezza unica, da piccolino la rapportavo molto a mia cugina, si somigliavano molto, forse anche per questo mi piaceva sin da piccolo come attrice. Peccato che il tipo di personaggio che interpreta è sempre omologato, difficilmente esce fuori da quella che è la sua comfort zone a quanto pare, ma ho visto troppo poco per poter dire di più.
Sono curioso di vedere cosa farà nei panni di una probabile She Thor. Chissà cosa ne uscirà. Non voglio neanche immagine, o poi mi frego da solo con le aspettative che ho.

Va bene, basta parlare!
Ditemi la vostra nei commenti qui sotto, fatemi sapere se l’avete vista negli stessi film che vi ho elencato o in altri che non ho addirittura visti (e ce ne sono un bel po’!) e cosa ne pensate di lei come attrice in generale. Se questa idea vi è piaciuta, la ripeteremo nel periodo natalizio e sarete dinuovo voi a scegliere di chi parlare.

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Pubblicato da Re_Censo

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