Addio Valerio Evangelisti, papà dell’Inquisitore Nicolas Eymerich e del fantasy italiano

Addio Valerio Evangelisti
papà dell’Inquisitore Nicolas Eymerich
e del fantasy italiano

Valerio Evangelisti è nato a Bologna il 20 giugno 1952.

Addio Valerio Evangelisti, papà dell'Inquisitore Nicolas Eymerich e del fantasy italiano

Laureato in Scienze politiche nel 1976, all’Università di Bologna, fino 1990 costruisce la sua carriera accademica, alternandola all’attività di funzionario per il Ministero delle Finanze.
Da quando poi inizia a scrivere saggi storici, decide di dedicarsi alla narrativa fantastica.

Diventa noto sul palcoscenico editoriale, vincendo il “Premio Urania” nel 1993 col romanzo “Nicolas Eymerich, Inquisitore“, che sarà poi pubblicato nel ’94 da Mondadori.
Ed è proprio Mondadori che accoglierà tutti gli altri romanzi del genere di Evangelisti, che andranno, nel tempo, a formare il corpus del “ciclo di Eymerich“.

Addio Valerio Evangelisti, papà dell'Inquisitore Nicolas Eymerich e del fantasy italiano

Le catene di Eymerich“,
Il corpo e il sangue di Eymerich“,
Il mistero dell’inquisitore Eymerich“,
Cherudek“,
Picatrix, la scala per l’inferno“,
Il castello di Eymerich“,
Mater terribilis“,
La luce di Orione“,
Rex tremendae maiestatis“,
Eymerich risorge” raccontano le avventure di Nicolas Eymerich, inquisitore domenicano realmente esistito, che è nato a Gerona, Catalogna, nel 1320 e morto nel 1399.

Notoriamente crudele, inflessibile, altero, è un personaggio dalla profonda intelligenza e vasta cultura che Evangelisti traghetta nella sua realtà narrativa, facendogli indagare i fenomeni misteriosi dell’Europa medioevale. Così facendo, influenza anche i più grandi avvenimenti storici del periodo, intrecciando le sue gesta con storie parallele, i cosiddetti “Piani Inclinati” che intersecano la storia principale, avvicinandolo al mondo attuale attraverso distopie e toni drammatici e disumani.

Dal 2012, l’azienda italiana “TiconBlu” ha prodotto il videogioco ispirato al personaggio, dal titolo “Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste“.

Del millennio scorso è anche un altro suo successo, tradotto poi in tutto il mondo, la trilogia “Magus – Il romanzo di Nostradamus” è infatti la biografia romanzata del famoso profeta.
Proprio come per Eymerich, Evangelisti affonda a mani piene nelle biografie del passato per raccontarne la vita, rimpolpando con il proprio immaginario nel momento in cui queste fonti sono meno corpose e generose.

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Evangelisti è tradotto in molte lingue e in Francia gli sono assegnati i più ambiti premi, come il “Grand Prix de l’Imaginaire“, ricevuto nel 1998 e il “Prix Tour Eiffel” nell’anno successivo.
Oltre che scrittore narrativo, scrive sceneggiature anche per la radio, il cinema e il fumetto.

Valerio Evangelista ha sempre avuto una profonda passione per l’heavy metal e per la storia degli Stati Uniti, entrambi fonti di ispirazione per alcuni dei suoi romanzi, come “Metallo urlante“, “Black Flag“, “Antracite” e “Noi saremo tutto“, ma anche il Messico è al centro dei romanzi “Il collare di fuoco” e “Il collare spezzato” che indagano così la rivoluzione messicana.

Nel 2006 Evangelisti pubblica un romanzo brevissimo intitolato “La Sala dei Giganti“, distribuito in tutta Italia in sole 260.000 copie, aggiudicandosi il “Premio Italia“.

Del novembre 2008 è invece “Tortuga“, suo primo romanzo ambientato ai Caraibi, con protagonisti i pirati cui fa seguito “Veracruz“, suo prequel e nel 2012Cartagena” ne conclude il ciclo, col quale Evangelisti usa i pirati come agenti che introducono il capitalismo in America.

Dopo una visita odontoiatrica svolta alla fine del 2009, gli diagnosticano un tumore (linfoma non Hodgkin a cellule B aggressivo) al sistema linfatico e l’anno successivo era già in remissione completa, a seguito di cicli chemioterapici e dell’asportazione di un polmone. L’esperienza è finita in “Day Hospital“, del 2011, pubblicato nella collana “Inediti d’Autore” del “Corriere della Sera“, racconto che poi viene ampliato in un volume nel 2012.

Dal 2013 Evangelisti dedica la sua attenzione e fantasia a temi più vicini ai giorni nostri, in una trilogia che narra le vicende di alcune famiglie di braccianti dell’Emilia-Romagna tra il 1875 e il 1950, raccontando la nascita del socialismo e nel 2016 racconta l’affermarsi del fascismo e i grandi cambiamenti politico-economici del tempo.

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Nel frattempo non smettono mai di uscire storie nuove dedicate all’Inquisitore spagnolo, che accompagnerà così l’autore per tutta la sua carriera.

Evangelisti è stato anche assai attivo in campo politico, candidandosi, come indipendente, alle elezioni europee del 2009. Nel 2011 si candida anche alle elezioni amministrative per il comune di Bologna.

È fondatore e direttore della webzineCarmilla on line“, rivista di stampo politico-letteraria e nel 2018 dichiara di sostenere e votare “Potere al Popolo!” e nel 2021 ne è capolista alle elezioni nel suo comune.

Valerio Evangelisti è morto a Bologna il 18 aprile 2022, all’età di 69 anni.
A darne notizia è lo stesso partito col quale si era candidato.

Addio, Valerio.
Ti ricorderemo nelle avventure di Eymerich.

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Pubblicato da Re_Censo

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