@Re_Censo #78 #Cinema2Day e Assassin’s Creed

#CINEMA2DAY
ASSASSIN’S CREED

Bentornati! Sono Dario e questo è Re_Censo!
A differenza di dicembre, a gennaio non ho dato buca al #CINEMA2DAY. Ieri, mercoledì, ci sono andato e ho visto Assassin’s Creed. Avviso importante! Possibili spoiler, quindi attenzione! A vostro rischio e pericolo!
Iniziamo!

Nato dal videogioco UBISOFT, questo capitolo di Assassin’s Creed trasposto su maxischermo è ambientato nello stesso panorama, ma sfrutta un metodo narrativo differente, meno lineare: parlo del flashback, utilizzato e sfruttato tramite vie tecnologiche per giungere ad uno scopo ben preciso.

Alcuni di voi si ricorderanno che ho parlato già in passato di Assassin’s Creed, nel manga edito Panini (qui la puntata su YouTube). Se ve lo siete persi, recuperate perché lo stesso sistema tecnologico viene utilizzato anche per il film.

Stiamo parlando dell’ANIMUS, un macchinario, ben diverso nel manga, che tramite contatti neurali con il DNA di alcuni Assassini, il discendente di uno di questi può rivivere il loro passato. Il malcapitato discendente è CAL, interpretato da Micheal Fassbender, che ho trovato meno rigido delle prime interpretazioni di Magneto, più sciolto in alcuni movimenti (ad esempio in Magneto si vedeva troppa finzione nel movimento delle mani, come se non riuscisse a immaginare il potere del mutante), molto calato nella parte anche a livello emotivo e particolari sono le sue espressioni facciali.
CAL viene così sfruttato da una organizzazione in mano ai TEMPLARI, la controparte degli ASSASSINI, la ABSTERGO, perché vogliono scoprire dove sia andato a finire un manufatto da sempre ritenuto capace di dischiudere alcuni segreti e abbattere le resistenze che il popolo frappone al dominio assoluto di una delle due parti. I Templari la cercavano per distruggere così il libero arbitrio e assoggettare il mondo al loro volere.
A capo di questa ricerca e tentativo di viaggio nel passato impresso nel codice genetico di un Assassino, lontano parente di CAL, c’è la dottoressa SOPHIA RIKKIN, interpretata da una bellissima Marion Cotillard, molto espressiva, molto pacata, austera e decisa. Quasi fredda, fino ad un certo punto.

La storia è raccontata con un ritmo molto serrato, molto veloce, molto ben ritmato. Bella la fotografia che richiama il clima e le zone geografiche dell’ambientazione, forse troppo velocizzati certi movimenti di camera come i voli sulle montagne e le città, forse per riprendere il movimento del videogioco. Troppo evidente, ma non se ne poteva fare a meno, l’uso della computer grafica, la CGI sia per gli ambient che per le architetture. Troppo evidente nel braccio  dell’ANIMUS. Evidenze che pesano sulla pellicola, ma che sono necessarie, perché purtroppo si capisce che molto è stato registrato in greenscreen. Bella ed evocativa la presenza dell’Inquisizione spagnola, il vestiario molto curato. Assurdo che l’oggetto del contendere sia di una tecnologia non coeva con il periodo storico, ma appunto troppo futuristica persino per noi che siamo nel XXI secolo.

Ma ho trovato spettacolare il fatto che Jeremy Hirons, che interpreta ALAN RIKKIN, padre di Sophia, abbia usato le speranze della figlia di voler cancellare la violenza, per cancellare invece il libero arbitrio e, soprattutto, per mezzo delle loro ricerche, involontariamente i Templari hanno ridato vita, proprio tramite i ricordi rianimati dall’ANIMUS, alla Setta degli Assassini, facendoli risorgere, loro malgrado, nel nostro secolo.

Una metafora spettacolare di come alle volte i nostri piani ci si rivoltano contro. Bellissimo!

Dunque, un film che merita perché rispetto ai suoi predecessori tratti da altri videogiochi, è il meglio reso e fatto, ma che, come detto con mio fratello e un amico comune, è piuttosto un film che si può vedere spegnendo il cervello e lasciandosi portare. Quel che viene viene. È fine a se stesso e scommetto che il seguito, anche in questo caso, ci sarà solo se gli incassi ne giustificheranno la spesa.
Mi aspettavo qualcosina in più, perché è troppo facile usare un mezzo come l’ANIMUS per raccontare due storie assieme… e avrei voluto vedere Fassbender più deciso, più incisivo, non che non lo sia stato, ma è stato troppo poco. Anzi, strano che non è nata la solita tresca con Cotillard! Fortuna vorrà che non si rincontrino più avanti e non succeda nel seguito.

Sospendiamo il giudizio, voglio sentire il vostro!
Magari io devo ancora digerirlo!

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Re_Censo

Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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