Oggi parliamo del numero 3489! Iniziamo!
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Storie e Sceneggiature
Paperbridge – La notte del Vandalo – Il sogno di Beth
Storia di: Marco Gervasio
Disegno di: Marco Gervasio
Ritorniamo a Paperbridge con due puntate, due titoli, ma due storie una consecutiva all’altra. Arriva una nuova compagna nell’istituto e con la scusa di proporci un riassunto dei capitolo precedenti, questi fanno parte di uno scambio di battute tra i ragazzi che rievocano le storie passate. C’è meno mistero di quanto non abbiamo visto in passato, in effetti, anche se la nota misteriosa permane. Ma a farla da padrone sono le relazioni tra gli studenti, che si intrecciano e sembrano mettere così radici più profonde. Allo scompiglio iniziale, infatti, si arriva alla risoluzione e ad un lieto fine che però è solo raccontato e rende poco partecipi i lettori delle vere indagini che vengono fatte per tornare alla normalità. Normalità che poi è rotta dal finale vero e proprio, molto dolceamaro e forse un po’ troppo tranchant.
Scacco matto a Topolino, terzo episodio
Storia di: Giovanni di Gregorio
Disegno di: Ottavio Panaro
La rincorsa della polizia di Topolinia allo Scacchista non sembra dare i frutti sperati. Cercare di capire come pensa e batterlo in astuzia, è forse fuori dalla loro portata e persino Topolino sembra non riuscire a trovare l’idea giusta. Si legge così tutta la tensione che cresce e si sviluppa soprattutto attraverso il giocatore esperto scelto dalla polizia e sostenuto da Pippo e anche le sue scenette comiche sono quasi del tutto assenti. È però il cambio alla fine della storia a rendere succosa la puntata, perché dà a un personaggio l’occasione di brillare come protagonista.
Pioggia, pioggia che cadi
Storia di: Enrico Faccini
Disegno di: Enrico Faccini
Storia muta, che sembra quasi una poesia, che con la cadenza che ha, pare evocare le sensazioni della pioggia. Scenetta molto carina, quella in cui Pluto, protagonista, gira per Topolinia sotto il temporale. Conclusione molto dolce, tipicamente disneyana.
Viaggio sulla Luna, seconda parte
Storia di: Bruno Enna
Disegno di: Lorenzo Pastrovicchio
Nella seconda parte, scopriamo la Luna non è disabitata come si credeva e che, per di più, molti sono gli elementi che si pensavano diversi da quelli che poi invece Paperone e i suoi trovano. Il racconto continua li dove lo avevamo lasciato e prosegue con un ritmo molto sostenuto, allungandoci in un intreccio interessante, dal sapore fantascientifico e d’avventura, proprio d’altri tempi. Incredibilmente taglienti sono le risposte di Paperone e i suoi modi così burberi danno un tocco ironico che spezza la tensione. Ci sarà un proseguo, a quanto pare e io non vedo l’ora!
Disegni e Stile
Copertina molto fresca, che ci reintroduce a Paperbridge con gli elementi che ritroveremo nelle due puntate. Linea molto presente per questi, a dispetto invece della scena di sfondo che sembra simulare un ambiente renderizzato.
-Con il ritorno a Paperbridge, ritorna anche tutto lo stile visivo dell’autore Gervasio. La linea è infatti presente, costruisce personaggi belli presenti nelle scene, inserendoli su sfondi che sono stracarichi di elementi, anche se resi con pochi dettagli. Molto belle le inquadrature delle scene che danno movimento e sembrano imitare gli stacchi tipici di un telefilm.
-Per la sfida a scacchi non c’è nulla di nuovo lato disegno. Tutto viene sempre raffigurato nello stile che abbiamo visto sinora. Ho trovato però interessante una strana citazione a Spiderman, nella scena dell’antenna televisiva, così come l’espressione stravolta e isterica di Farnesio.
-Faccini ci fa dono del disegno di questa storia muta su Pluto, col suo stile inconfondibile e questa volta sul lato topo della Disney. Restano vivi i suoi elementi, quindi le proporzioni, la linea nel tratto e nella rotondità delle figure, che seppur perdano i connotati classici, assumono aspetti comunque più morbidi e teneri. Anche se strano è il Pluto di spalle, nell’ultima vignetta.
-Continuo a dire che il disegno della storia del viaggio sulla Luna è meraviglioso e così rimane anche in questo secondo episodio. Belli i volumi dei personaggi, così come anche i giochi di piani che danno profondità alle scene, aiutati sicuramente dallo spessore della linea. Interessanti le scelte dei colori che danno una plasticità ancora più calcata, ma devo ancora capire perché alcune tavole hanno una cornice rispetto ad altre. Ma la cornice riesce a sottolineare uno stile da art nouveau che si percepisce in tutto lo stile.
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