@Re_Censo #482 Polemica sul #FreeComicBookDay Italia 2021

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Storia pazzesca, assurda, con un inizio molto caotico, dal sapore di un film colossal, che parte col botto, con tanti punti di domanda, ma se ne frega ampiamente, continua a raccontare e lo fa su due binari diversi: le immagini, frenetiche, frettolose e terribilmente e amabilmente splatter, e con i testi di più dialoghi che si mischiano e intervallano tra loro, in un concitato discorso che segue le azioni, e in uno che invece astrae il personaggio, lo allontana dalla situazione mostrata, come se appunto stesse ricordando. Veramente interessante, particolare, non lascia modo di respirare, è tutto da leggere in piena apnea.

Avenger 40 – La torre al centro di ogni cosa

A febbraio 2022 arriva una nuova minaccia che gli Avenger dovranno affrontare. Una emissione di ignota natura è percepita da un buco nero, base segreta del gruppo di eroi. Per capirne la provenienza e che tipo di minaccia è, vengono spediti nel Multiverso una serie di Deathlok e questo prologo si concentra sul viaggio del Deathlok che arriva sulla Terra 10222. Disegno veramente spettacolare, pieno di dettagli, di contrasti cromatici, un dinamismo e movimenti fluidi e coinvolgenti.

HULK – Accensione

M.O.D.O.K. è in procinto di dare il via al suo nuovo piano, ma a interromperlo è Hulk che praticamente si schianta addosso ai suoi, interrompendo il suo estatico discorso. Ma protagonista è Hulk che è alquanto introspettivo, combatte per approfittarne e raccontare a se stesso e al lettore i motivi del suo stato, rimuginando sul passato e rimpiangendo le scelte fatte, per poi concludere l’anteprima con una nuova decisione, contraria a tutto quanto già visto e conosciuto, almeno apparentemente. Hulk parte e va via. La vicenda, sicuramente un’estrapolazione, è alquanto confusionaria e quindi anche decisamente incomprensibile, con un disegno riccamente vistoso di elementi tecnologici, al contrario degli sfondi che quasi si annullano e diventa difficile concentrarsi su qualcosa. C’è veramente tanta roba.

Amazing Spider-Man – Giro di Prova

Una nuova ripartenza per Spiderman, ma sotto la maschera non c’è il solito Peter Parker e persino la maschera è diversa, anzi l’itero costume è completamente diverso dal solito, quando l’eroe arriva a Dallas, Texas e affronta Guerrigliero, un criminale che al posto delle braccia ha dei fucili. Nonostante il ritmo scattante e il continuo parlottare, il misterioso Mister Reilly è un vero sconosciuto e per sapere chi sia realmente, e per rivedere un disegno molto pittorico nei colori, ma che con le linee di contorno separa i personaggi dagli sfondi, isolandoli e irrigidendoli troppo, dobbiamo aspettare febbraio.

Venom – Tale padre, tale figlio

A 12.000 anni luce dalla Terra, il Re dei Simbionti si risveglia e prende il comando dei suoi. Assalta navi stellari, uccide criminali. Ma a quanto pare non è l’unico che riesce a comunicare con i suoi compagni ed entro 12 ore arriverà sulla Terra. Un prologo affascinante, con un flashback interrotto sul più bello, ma ancora più interessante è il disegno, ancora una volta con una linea che è troppo presente nei contorni, tanto da separare i personaggi dagli sfondi, sfondi che sono molto semplificati, ma siamo nello spazio e ci sta.

Daredevil – Devil’s Reing, Prologo

Altro prologo molto più pittorico dei precedenti, dal risultato finale che lo fa sembrare quasi un fotoromanzo, la linea molto realistica. Jessie sta investigando sulla morte di sei detective privati, uccisi in una sola settimana, quando arriva nell’ufficio di uno di loro, morendole tra le braccia. Il ritorno di Daredevil è inquietante, misterioso e folle, nelle mire di Wilson Fisk.

Fear State

James Tynion IV ci fa immergere in una nuova crisi per Batman e la cerchia di eroi che ha messo su attorno a se, per tenere sotto controllo il male sempre dilagante di Gotham e lo fa nel modo tradizionale, con Batman sotto attacco, in una situazione di classica paranoia psichedelica. Il racconto, quasi onirico, da incubo, è alternato ad una comunicazione in cui si esalta il nemico di turno, il tutto accompagnato dal disegno di Jorge Jimenez che crea dei volumi per i gruppi muscolari di Batman e quindi una fisicità e un forte trasporto e coinvolgimento per le sue reazioni, in vignette molto serrate e descrittive, quasi cinematografiche, in un miscuglio sapiente di stili, tra chine, retini, colorazione digitale. Purtroppo i testi sono ridondanti di alcuni errori e ripetizioni.

Io sono Batman

John Ridley traghetta in un futuro distopico una armatura da Batman e la mette nelle mani di un uomo di nome Jace che vuole a tutti i costi poterla indossare e difendere Gotham da un misterioso gruppo di privilegiati che vuole mettersi a spadroneggiare.
Qualcosa già si muove e Jace deve fermare sei criminali che sembravano scomparsi, ma chi li ha acciuffati ha intenzioni ben più spiacevoli. La narrazione è come al solito sopra le righe, condita da tante difficoltà che con un cambio di scena, scompaiono come se nulla fosse stato. 
Il disegno di Norm Rapmund e Rex Lokus è molto pulito, dal taglio classico supereroistico con vignette molto riassuntive, carenti di dettagli e immediate, decisamente più semplici del precedente episodio.

Shangri-La Frontier
Unico manga targato Panini, vede protagonista una storia fantasy ambientata nel mondo degli MMORPG e JRPG, i giochi di ruolo online.
Ma prima che questa ambientazione ci venga schiusa e rivelata nelle sue trame, l’inizio è caratterizzato dal tipico racconto shonen con protagonista un ragazzino fissato con i videogame spazzatura e una ragazzina che si è infatuata di lui. Una bella cornice che fa da pretesto per fare subito spazio alla storia vera e propria e che, devo essere sincero, non vedo l’ora di leggere e recuperare. Mi ha entusiasmato, come poche volte è accaduto, vuoi per la narrazione calma e coinvolgente, vuoi per il disegno pulito e possiamo dire tipico del genere, mi sa che lo seguirò, sperando non sia una cosa troppo lunga.

TOPOLINO 3449
Cronache degli Antichi Regni, Capitolo 1 L’araldo delle tempeste

Ovviamente non ne parliamo adesso, perché tanto lo faremo nella puntata dedicata e davvero non vedo l’ora! Che poi… il Topolino, con questo formato e questo tipo di disegno, è davvero una bomba!

Simulacri
Questo è un fumetto molto particolare, anch’esso tutto italiano, che ci porta all’interno di una storia che sembra volere indagare relazioni e sentimenti.
La protagonista è una ragazza che apparentemente saltella tra una relazione e l’altra e nonostante la premessa scritta a inizio dello spillato, indica una nota di mistero che dovrebbe spaventare i protagonisti, ma non è neanche lontanamente presente in queste poche tavole, che si concentrano solo sulla ragazza, il suo lavoro e i ragazzi con cui ha a che fare, mentre il mistero si limita alle prime due tavole di apertura.
Anche questo è un disegno molto realistico, nonostante le linee siano forse un po’ troppo dure e rigide.
Interessanti sono le scene al buio, con tagli di luce e riflessi che sottolineano le forme dei personaggi.

A Sign of affection
Storia carina e particolare, nella quale la protagonista non è perdutamente e stupidamente innamorata di un ragazzo impossibile, ma prende tinte molto più reali e lancia un messaggio importantissimo, proprio per la protagonista. È sordomuta. Un misto tra lo Shojo e il Josei, nel quale vediamo la vita dal lato di Yuki, con tutto quello che ne comporta, quindi il disegno diventa ancora più importante, proprio perché veicola, col linguaggio dei segni e le espressioni, i dialoghi.

Sweet Home
Serie manhwa che ha ispirato la serie Netflix, vede per protagonista Hyun Cha, un ragazzo palesemente hikkikomori che vive relegato in camera sua e che il giorno del funerale dei suoi parenti esce di casa solo per  mostrare il suo sconcerto per quanto poco gli avessero lasciato per campare. Scopriamo che vuole suicidarsi e spero che a lungo andare si venga a sapere anche i motivi, che di certo non possono essere legati all’assenza di denaro. Ma per ora, oltre a essere inquietantemente affascinante, il disegno è veramente bello da vedere, a colori, desaturato e molto scuro, sembra più un menabò, che un fumetto.

Il duro lavoro di Musubu
Goro Sagami arriva nel reparto di sviluppo generale, nell’azienda della gomma per la quale lavora e finalmente ha l’occasione di incontrare la donna per la quale è invaghito da mesi. Musubu è a capo del laboratorio di sviluppo sanitario e, senza farsi troppi problemi, questo manga tratta l’argomento della contraccezione maschile, con sottilissimi doppisensi e una comicità che si trascina nel disegno, molto esplicito e dettagliato, come anche semplificato al massimo nelle reazioni esagitate del protagonista. Molto carino, divertente e per niente sporco.

Deep Beyond

Solitamente siamo abituati a vedere un fumetto americano tradotto e adattato, per arrivare nell’edizione italiana. Stavolta, invece, la storia è tutta italiana, è stata pubblicata in principio proprio in America, per poi fare ritorno in patria e la storia è veramente molto affascinante, anche se l’inizio è impattante, con un forte flashforward ci rende l’immersione particolarmente difficile, probabilmente perché pretende che sappiamo già alcune cose, per poi lasciarci così il tempo di familiarizzare con ambienti e personaggi. Siamo in un futuro distopico, nel quale, a differenza di altre narrazioni simili, c’è sottoviluppo della popolazione e l’umanità è costretta a vivere in ambienti protetti, a causa di tossine e veleni che circolano nell’atmosfera e distruggono così le forme di vita, corrompendo la stabilità del DNA. Questo tipo di fantascienza mista a un qualcosa di più fantasy, un pò riprendendo il sapore di The 100, ha una facile presa, nonostante sospendere l’incredulità diventa uno sforzo di un certo peso per il lettore, ma socchiuso un occhio, stando al gioco, le porte della narrazione si aprono facilmente e questo avviene probabilmente anche grazie a un disegno, da un lato molto veritiero, carico di dettagli, e dall’altro, appunto, denotato da elementi tipici e caratteristici del genere Sci Fy.

Farcray

Lo ammetto, non sono per niente un appassionato di videogiochi, per cui non ho la minima idea di cosa sia il videogioco FAR CRY e perdipiù non so neanche in che contesto inserirlo, per cui prenderò questa presentazione per quella che, una piccola preview di una nuova storia a fumetti, che vede l’arrivo di un uomo alquanto brillo, in aeroporto e invece di sfruttare il comitato di benvenuto e lasciarsi così guidare, è lui che prende le redini in mano, per far perdere le proprie tracce e arrivare all’università, dove un insegnante decanta i punti a sfavore di un governo fantoccio, militare, che ha il solo scopo di impoverire ancor di più la popolazione.
Le premesse indicano così una lotta di classe, sociale e anche politica, e nonostante io non abbia la minima idea della natura di questo videogioco, tutti questi elementi sono veramente molto ben incastrati tra loro. Il disegno poi è veramente particolare, perché inizia come se fosse fatto a macchie di colore, per poi prendere molta più consistenza e, proprio come un videogame, anche le inquadrature diventano molto più dinamiche e coinvolgenti.
Il volume è in arrivo nei primi mesi del 2022.

Two Moons
Con questo fumetto torniamo alla seconda metà del 1800 e veniamo catapultati così nella Guerra di secessione americana, nella quale quindi si combatterono tra loro repubblicani e secessionisti.
La ricostruzione è veramente molto approfondita, non solo nell’aspetto narrativo della vicenda, ma soprattutto in quello del disegno, che ci riporta quasi all’epoca dei western e quindi a storie pubblicate tra gli anni ’70 e ’80, dove la maggior parte del lavoro è reso con macchie di china e forti tratteggi, a cui poi si aggiunge il colore nelle tipiche tinte dell’epoca.
La guerra viene così rappresentata in una splash-page straordinaria, ricca di movimento, di azione, il tutto però si condisce con un costante richiamo alla mitologia e alla tradizione delle popolazioni indigene americane, che quindi sviluppano il mistero, legandosi al protagonista. Veramente un bellissimo disegno, una bellissima storia che mi intrigano e non poco.

Cross Over
Questa storia è semplicemente spettacolare. Prende a pretesto quello che sta succedendo, ormai da tempo, non solo al cinema, ma proprio nei fumetti, ossia il sovrapporsi e l’incrociarsi di più linee narrative e di più personaggi differenti, in quello che appunto si chiama “cross-over“.
Solo che stavolta, questa sovrapposizione si sperimenta nel mondo reale, quando a piovere dal cielo è l’intero immaginario dei fumetti, che sembra stia dichiarando guerra al mondo reale. Più che un incrocio, sembra quasi uno scontro tra la realtà della finzione, della carta stampata, e quella invece del reale, in carne ed ossa.
Ancora più particolare, interessante, è il fatto che a partire da questo si sviluppino una miriade di temi molto attuali, che possiamo riassumere nelle visioni della paura dell’altro, dello scontro di religione, del razzismo, della xenofobia, ecc.
Il disegno poi offre uno spaccato ancora più immersivo di questa realtà narrativa, proprio perché viene particolareggiato come se al posto delle vignette ci fossero delle fotografie posterizzate e quindi i personaggi sono molto dinamici nelle pose, come nello sviluppo delle loro espressioni e atteggiamenti e allo stesso tempo, i personaggi provenienti dalla carta stampata ereditano tutte le caratteristiche degli stili con li quali sono resi su carta. Veramente uno spettacolo e mi sa che questa la dovrò per forza recuperare.