TOPOLINO
3443
Oggi parliamo del numero 3443! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Grosso Guaio a Paperopoli, terzo episodio
Storia di: Marco Gervasio
Disegni di: Giuseppe Facciotto
Siamo giunti all’episodio conclusivo della vicenda che vede protagonista Topolino alla ricerca della verità sulla scomparsa del giornalista, aiutato da Paperinik e tra i due c’è sempre un pò di maretta. Come in ogni buona conclusione che si rispetti, per questo personaggio che fa da detective, notiamo come le cose vadano subito al sodo e i misteri, come nodi, si sciolgono al pettine. L’unica differenza rispetto a storie simili che abbiamo visto in passato è che, invece di concludersi di colpo, i due protagonisti devono sudarsi la libertà e quindi anche la definitiva cattura dei malviventi, giungendo così a una conclusione molto positiva, che rivede il rapporto tra i due stessi protagonisti rinnovato.
Paperin Pigafetta, Oltre i confini del Mondo – Capitolo 3: Acqua
Storia di: Pietro B. Zemelo
Disegni di: Paolo Mottura
L’avventura di Pigafetta e Magellano continua e li riprendiamo quindi alla fine della capitolo precedente, con questo muro impenetrabile fatto di fuoco e fiamme, che mette paura ai nostri avventurieri. Ma quando poi tutto sembra andare per il meglio, tanto che viene finalmente superato il limite che fino a quel momento non era mai stato valicato e si giunge in un oceano mai visto prima di allora, ancora una volta il rischio e il pericolo si schiantano contro di loro. La narrazione è frenetica e coinvolgente, ma trova comunque il tempo di rallentare per mostrarci il rapporto tra Pigafetta e Magellano e, soprattutto, per mostrarci il cuore tenero di quest’ultimo che però arde di una impetuosa forza e desideri di sempre nuove avventure.
Amelia e la Numero Uno del Numero Due, secondo episodio
Storia di: Roberto Gagnor
Disegni di: Donald Soffritti
Amelia, carica di nuovo potere, decide finalmente di attaccare il Deposito per impossessarsi della Numero Uno. La vicenda viene raccontata quasi nel dietro le quinte, mentre i fatti accadono, da Paperone e Rockerduck riunitisi per cercare di porre rimedio a quanto accaduto. La storia sembra così andare in successione alle vicende raccontate nella ballata di Rockerduck, anche se sappiamo che ovviamente non è così, ma questo ci aiuta a creare spessore nei personaggi e credibilità, perché tra i due nasce un sodalizio molto traballante e sicuramente molto comico e ironico. Ironia che riesce a essere utilizzata per allentare la tensione e scatenarla tutta sul finale, dando così maggior risalto ad Amelia e alla sua stregoneria, in maniera molto originale, coinvolgente e strabiliante.
L’Esperimento!
Storia di: Enrico Faccini
Disegni di: Enrico Faccini
Storia brevissima nella quale incontriamo ancora una volta Pico De Paperis e Paperoga che stavolta non sono all’università, ma nonostante questo, Pico non riesce a non parlare di astrofisica, coinvolgendo il papero in una dimostrazione su una teoria. Si giunge poi così ad una conclusione decisamente all’altezza di Paperoga, decisamente assurda e spiazzante.
Indiana Pipps e la Via dell’Ambra
Storia di: Matteo Venerus
Disegni di: Alessandro Perina
Anche stavolta, l’ultima storia è suddivisa in due episodi e troviamo come protagonista Indiana Pipps che presenta al museo un letto fatto di Ambra, finché questo non viene derubato da una figura misteriosa. Così l’archeologo si avvarrà dell’aiuto di Topolino per inseguirlo e scoprire i suoi malevoli intenti. La narrazione si sviluppa con un doppio flashback, a inizio del primo episodio, e poi con un terzo, a inizio del secondo episodio, somministrandoceli poi un po’ a goccia, lungo tutto l’arco narrativo, intervallandoli con la ricerca dei due, che così risulta molto semplice, immediata, ma allo stesso tempo coinvolgente. Senza quindi farci rendere conto che, in realtà, le loro indagini sono forse fin troppo semplici, ma veramente interessante, nonostante la conclusione sia troppo affrettata e semplicistica, ma in linea col resto del racconto.
Disegni e stile
Copertina molto d’impatto, quasi a locandina cinematografica, con Paperinik e Topolino che creano quel mix tra le loro realtà, spesso separate, alla ricerca degli indizi del loro nuovo caso. Risultato molto evocativo, carico di sprint, bellissima la linea, stupendi i volumi che il colore e le sfumature riescono a creare.
-Per quanto riguarda il disegno sul Grosso guaio a Paperopoli, sostanzialmente non cambia nulla rispetto alla puntata precedente. Notiamo una linea veramente molto pulita e morbida, che alle volte dà come risultato un disegno forse troppo digitale per i volumi, e volte Topolino non riesce a fuoriuscire al meglio di sé. La linea si assottiglia man mano che ci si allontana sugli sfondi e per i dettagli all’interno delle figure, crea quel dinamismo che aiuta la lettura. In alcune occasioni però, questa linea sembra semplificare veramente tanto ciò che raffigura, permettendoci così una lettura molto rapida e quasi a colpo d’occhio. Particolare è il colore che fa sembrare il tutto molto più cinematografico e quindi più coinvolgente.
-Come in precedenza, anche per questo capitolo terzo del viaggio oltre i confini del mondo, il disegno è molto maturo, con le proporzioni tutte proprie e particolari di Mottura, che ci rimandano indietro nel tempo, non solo per la caratterizzazione data ai personaggi e dal colore che delinea così i volumi, sostenuto dal tratteggio e dalle macchie di china, ma anche attraverso i magnifici paesaggi, che però vanno a contrasto con il disegno precedente e sembrano più moderni, digitali, quasi più a illustrazione tradizionale. Tutto ci permette così di entrare ancora una volta nei racconti dei grandi classici d’avventura del tempo.
-Purtroppo il disegno di Amelia ha un grandissimo difetto di stampa, perché alcune tavole sono praticamente fuori registro, ma notiamo come la linea morbida e moderna non sia in effetti troppo presente e riesce così a creare dei volumi molto interessanti. Ma è soprattutto per le inquadrature, quasi cinematografiche e molto dinamiche, che il lettore è trascinato all’interno della narrazione stessa. Molto belli sono i colori e questa volta gli sfumati di sfondo, che così semplificano la scena ed danno risalto ai personaggi in primo piano, hanno senso di esistere a dispetto invece di storie che li semplificano e basta.
-Purtroppo anche questa storia soffre di questo errore di impaginazione dei colori, ma è comunque godibile il disegno di Faccini che, con il suo personalissimo stile, ammorbidisce ancora di più i personaggi, facendoli apparire come dei bambolotti. Riesce a far parlare, soprattutto Paperoga, attraverso gli sguardi, anche se nell’ultima vignetta mi sarei aspettato espressioni diverse da parte di tutti, ma sostanzialmente il disegno è già uno spettacolo di per sé.
-Purtroppo anche il disegno nell’avventura sulla via dell’Ambra soffre dell’errore di stampa, ma il disegno, che qui troviamo, è molto semplice e dai toni classici, anche se la linea è alquanto presente, creando elementi semplici, non disdegna però di fornire molti dettagli, sia negli ambienti esterni, che nelle raffigurazioni delle pseudo opere d’arte. Veramente particolari e interessanti sono poi gli scorci, tra i flashback e le situazioni odierne dell’ambientazione italo-romana dell’epoca. Non sempre, purtroppo, Topolino riesce a fuoriuscire al meglio di sé.
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