TOPOLINO
3439
Oggi parliamo del numero 3439! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
La Ballata di John D. Rockerduck
Storia di: Marco Nucci
Disegni di: Giorgio Cavazzano
La prima storia di questo volume è un appassionante sguardo indietro nel tempo, al passato di Rockerduck, attraverso il quale scopriamo l’indole del personaggio e molti aspetti finora sconosciuti, almeno al sottoscritto. Da lì quindi la voglia di rivalsa del protagonista, che si trasforma in un ennesimo inciampo quando il suo avversario torna a essere ancora una volta Paperone, che in questa storia viene raccontato come un personaggio molto negativo e spilorcio, sicuramente in linea con la visione vittimistica che fa di sé Rockerduck stesso. Il tutto si prefigura però come una grande premessa a quella che sarà poi l’avventura che, a quanto pare, partirà con la puntata successiva e non vedo l’ora di leggerla.
Le Giovani Marmotte in l’Arcipelago delle Tartarughe
Storia di: Francesco Vacca
Disegni di: Mario Ferracina
La nuova avventura delle Giovani Marmotte è suddivisa in due puntate e questa volta si partirà per un’isola famosa per le sue tartarughe. Come stiamo imparando a vedere ultimamente, quando parliamo di GM le tematiche che vengono affrontate sono molteplici e vanno sia dall’aspetto prettamente relazionale di questi giovani ragazzi, e quindi le difficoltà che incontrano quando di mezzo ci sono dei litigi, sia sull’aspetto più conturbante e moderno rappresentato dal tema dell’inquinamento e dell’ecologia. Come un’onda in piena che raccoglie entrambi questi temi, la narrazione coinvolge più personaggi e aiuta i protagonisti a mostrarsi a chi ancora non li conosce, coinvolgendoli e divulgando il metodo delle GM in lungo e in largo.
Pippo, Blog&Tales – Equivoci e guantoni
Storia di: Gabriele Panini
Disegni di: Luciano Gatto
Questa storia è molto breve e vede protagonisti Pippo e Topolino, che alla fine dell’Ottocento arrivano in una cittadina Europea per partecipare a una torneo di briscola. A differenza del modo tipico col quale viene tratteggiato Topolino, questa volta sembra veramente un imbranato e il più presente tra i due è Pippo, il che la dice lunga. La vicenda si sviluppa in maniera molto rapida e veloce, senza scendere troppo nei particolari, per giungere ad una conclusione che tenta di essere comica, ma che non ci riesce appieno, perché prevedibile.
Calisota Social Media – Pico e gli Ashtag su misura
Storia di: Alessandro Sisti
Disegni di: Federico Franzò
Anche questa storia è veramente molto breve e sembra che sia stata critta per i tempi che stiamo vivendo ultimamente. Quando Pico De Paperis viene interpellato per trovare il significato di alcune parole e scopre che queste servono per una contesa, al posto di un sano confronto scientifico, va su tutte le furie, dimostrando invece quale sia il comportamento corretto affinché, posizioni differenti, trovino il modo più giusto per essere confrontate proficuamente. Un grande insegnamento nascosto all’interno di una storia semplice e diretta.
Topolino e l’ingombrante sgombero
Storia di: Davide Aicardi
Disegni di: Marco Mazzarello
Quest’ultima storia vede come protagonista Pippo che cerca di far memorizzare a Topolino il suo intero albero genealogico. Per fortuna di Topolino, si mette in mezzo Minni che ha bisogno di una mano per sistemare la vecchia sede del club del libro. Ovviamente Pippo, per come è abituato a tenere la sua soffitta, difficilmente riuscirà a buttar via gli oggetti che infestano l’antica sede del club. Proprio quando Topolino pensa di aver risolto tutto, il mattino dell’inaugurazione si presenta il risultato del caos tipico di Pippo, supportato da Orazio. La storia è veramente molto, molto carina, di una semplicità disarmante, che praticamente racconta un spaccato della vita quotidiana a Topolinia e lo fa con quel tipico nonsense che contraddistingue i personaggi.
Disegni e stile
-La maturità espressa nella narrazione della storia su Rockerduck, si trascina ovviamente anche nel disegno, che prende tutte le fattezze di un disegno molto moderno, con una linea veramente molto pulita, morbida e dagli spessori interessanti, che riesce a costruire dei volumi molto belli da vedere. Creano così grande profondità, non solo nelle scene di sfondo, ma anche nella disposizione in queste dei personaggi. La nota moderna non si limita quindi solo alla linea, ma anche al colore, a un tratteggio che viene usato per sottolineare la drammaticità di alcune scene e anche ai vuoti che vengono creati per rendere ancora più pesante il silenzio del protagonista e la sua profonda riflessione. Un disegno che mi è piaciuto moltissimo.
-Il disegno delle GM è bellissimo. Ha una linea che alle volte diventa alquanto presente, ma sostanzialmente è una linea molto sottile, che se si ispessisce nei contorni esterni si va ad assottigliare nelle linee interne e man mano si allontana dai primi piani, rendendo così la lettura dei volumi e delle figure molto dinamica. Nonostante i dettagli in alcuni momenti siano pochi, preferendo colori a campitura piena per gli sfondi, altre invece sono le scene che ci presentano una dovizia di particolari veramente incredibile ed entusiasmante, soprattutto quando raccontano gli ambienti naturali. Anche l’impaginazione è molto moderna e le vignette alle volte rompono la tipica e classica gabbia, sovrapponendosi tra loro o prendendo l’intero spazio messo a disposizione dalla tavola.
-Il disegno del torneo di briscola di Topolino e Pippo sembra guardare molto indietro nel tempo, non solo per come sono le proporzioni dei personaggi, ma anche per le loro fisionomie e le loro forme. Scene veramente molto semplici, con pochi dettagli, che anzi riassumono con macchie di colore gli sfondi e che, purtroppo, neanche questa volta riescono a rendere il viso di Topolino per quello che è realmente.
-Il disegno su Pico De Paperis è alquanto classico, ha una bella linea molto pulita, che riesce così a raffigurare non solo bene i personaggi, ma mette anche a fuoco gli ambienti nei quali questi si trovano, permettendo così una lettura approfondita e introducendo il lettore in una comodità e familiarità che gli permette di conoscere e apprezzare il tutto.
-Il disegno della storia sul riordino della sede del club del libro è veramente bello, ha una linea molto moderna e pulita che riesce così a costruire dei personaggi credibili e ben presenti nello spazio e soprattutto, Topolino e Minnie, finalmente assomigliano quanto più possibile alle fattezze tradizionali. Anche gli ambienti, con poche linee, vengono ben descritti senza bisogno di appesantire la lettura degli spazi e senza soffocare chi è in primo piano. La colorazione è a tinte piatte e aiuta, nell’insieme, una lettura pulita e immediata.
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