TOPOLINO
3423
Oggi parliamo del numero 3423! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Calisota Summer Cup, pt. 4 – Forza Paperopoli!
Storia di: Marco Nucci
Disegni di: Stefano Intini
Ultimo episodio per la gara calcistica del Calisota, che vede quindi come protagonista la finale tra il Paperopoli e la 313. Riaccendendo i dissapori iniziali di questa avventura, la storia riesce, anche per uno come me che di calcio non ne capisce niente, a introdurre il lettore nell’azione calcistica a dispetto quindi di quanto visto sino a questo momento, per arrivare forse a un ovvia conclusione, che però, per il modo con il quale è stata trattata e raccontata, riesce a infiammare gli animi e a trascinare nel giusto entusiasmo il lettore.
Musicalisota – Le luci della città
Storia di: Giorgio Salati
Disegni di: Nico Picone
A dispetto del torneo calcistico, l’avventura musicale non è ancora arrivata alla sua fine. La band dei Bumpers arriva in una strana città, per il loro nuovo concerto, che diventa però più un esperimento universitario e soprattutto un momento nel quale il gruppo si rinsalda e il racconto trascritto portato avanti da Qua, prende quasi più spazio del concerto stesso.
Forse un allungamento del brodo, uno scendere ancora più in profondità nel legame che si crea tra i protagonisti, ma è una somma di esperienze che è bello vedere tutti stiano vivendo.
Zio Paperone e le case mobili
Storia di: Fabio Michelini
Disegni di: Marco Palazzi
Storia dal tono particolarmente estivo, nella quale Paperone sfrutta l’ennesima idea di Archimede per incitare i Paperopolesi ad andare in vacanza, senza però perdere le comodità di casa. Al contempo però, oltre alle comodità, i Paperopolesi non perdono neanche le frustrazioni, gli impegni, i doveri e le preoccupazioni da cui invece desiderano allontanarsi. Ma lo sguardo oculato di Paperone non lo mette assolutamente in allarme, anzi tutt’altro. Storia molto carina, divertente e ben ritmata dal sapore classico che mi ha fatto veramente piacere leggere, perché mi ha fatto tornare indietro nel tempo.
Paper Bat e la minaccia edulcorante
Storia di: Gabriele Mazzoleni
Disegni di: Francesco D’Ippolito
In questa spettacolare avventura ritorna finalmente Paper Bat, la versione mascherata di Paperoga, che scappa da Paperone dopo l’ennesimo guaio e se ne ritrova in un altro, nel quale affianca un agente di polizia per trovare un criminale chiamato l’Edulcoratore, la cui missione sembra quella di far sparire dalla circolazione ogni gesto e azione di violenza.
Parliamo di Paperoga, per cui già sappiamo com’è il personaggio e il fatto che sia nascosto dietro una maschera non fa altro che esaltarne ancora di più le caratteristiche, trasformando la storia di stampo supereroistico in un susseguirsi di scene comiche e divertenti che ho veramente tanto apprezzato.
Topolino e il Principe della Menzogna – Prologo
Storia di: Marco Nucci
Disegni di: Ottavio Panaro
L’ultima storia in realtà è un prologo che da avvio alla parte finale dell’indagine di Topolino riguardo Mister Vertigo ed è proprio l’editore Orson Kane a invitare Topolino nella sua biblioteca per mostrargli i suoi dubbi. Storia veramente molto potente, intrigante, che dall’avvio e riaccende un mistero che portiamo avanti da tanto tempo e che ancora non ha una vera e propria fine. Staremo a vedere cosa ci prospetta il futuro.
Disegni e stile
Copertina in linea con lo stile dato a Mister Vertigo, nonostante qui sia solo un prologo. Tratto molto presente, linea tipicamente deforme, che isola alcuni elementi che galleggiano sullo sfondo.
-Nulla di nuovo per quanto riguarda il Calisota Summer Cup, che con il disegno, Intini ripropone questa linea poco morbida, ma comunque molto dinamica e grazie alla quale le azioni di gioco hanno un sapore diverso e sono quindi anche più movimentate. Forse proprio grazie al disegno, si riesce bene ad apprezzare la gara calcistica.
-Nulla di nuovo o di particolare, rispetto alla puntata precedente del Musicalisota, se non che il disegno inizia in bianco e nero, a indicare un sogno e le tavole ormai sono sempre più fuori dall’ordine della gabbia tradizionale, con delle illustrazioni che prendono tutto lo spazio dello sfondo, inquadrature molto più dinamiche e molto più moderne, che catturano l’occhio e soprattutto l’esperimento universitario, che crea una pittura che reagisce con la musica, forse me la sarei aspettato un poco più impattante visivamente, con scene più approfondite e di più ampio respiro.
-Il disegno delle case mobili ha un grande difetto e lo ritroviamo nella stampa, perché purtroppo i colori e il nero sono fuori registro, per cui si perde gran parte della bellezza di questo disegno, che ha una linea molto presente, ma allo stesso tempo con uno spessore modulare. Inquadrature dinamiche che riportano sempre a un qualcosa di più classicheggiante e a guadagnarne ovviamente sono i personaggi con le loro espressioni e con le loro fattezze, che danno così una certa concretezza e una presenza nelle scene che ce li fa gustare ancor di più.
-Anche per la storia di Paper Bat il problema di questo disegno è la stampa fuori registro. La linea di questa storia è molto moderna, anche in questo caso molto presente e sicuramente meno morbida rispetto a quella classica, perché rischia alle volte di appiattire le forme e le figure dei personaggi, ma allo stesso tempo caratterizza in maniera sorprendente e coinvolgente i personaggi, dando grande attenzione alle espressioni, che li rendono così molto coinvolgenti e appetibili, a dispetto di alcune scene più prettamente in stile supereroistico e quindi difficili da leggere al primo impatto.
-Il disegno di Mister Vertigo non è molto diverso dagli altri episodi, anche se a dire la verità è decisamente più illuminato e non ha più i toni venefici in stile burtoniano, di una velenosa Gotham, ma sostanzialmente non cambia nulla per quanto riguarda la linea, il tratto, le impaginazioni e la struttura delle scene.
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