@Re_Censo #296 STAR WARS IX – L’ASCESA DI SKYWALKER o il tramonto di un’era?

STAR WARS IX
L’Ascesa di Skywalker

Torniamo nella Galassia lontana lontana… Iniziamo!

Questa volta, il viaggio che voglio fare con voi, serve per arrivare a fine puntata e risolvere un quesito che ancora non vi dico quale sia.
Andiamo con ordine.

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STAR WARS IX L’Ascesa di Skywalker è il nono capitolo della trilogia iniziata 42 anni fa, continuata con la trilogia prequel e che conclude quindi la trilogia sequel di casa Lucas, abbracciata dal fetente lato oscuro della Disney ed è anche l’ultimo film nel quale vedremo, almeno per il momento poi chissà, la nostra Carrie Fisher che è venuta a mancare già quattro anni fa.
Dopo gli eventi de Gli Ultimi Jedi, il legame tra Rey e Kylo Ren si è fortificato. Attraverso la Forza riescono a percepirsi a grandissime distanze e Kylo tenta, imperterrito, di condurre a se la giovane Jedi e governare, come nuovo Leader Supremo, l’intera Galassia. Nel frattempo però Rey si è rifugiata con Leia che ha iniziato ad addestrarla sulle vie della Forza. Questo film si pone quindi un anno dopo l’ottavo episodio.

In tutta la Galassia vi è fermento e paura, perché una registrazione circola di pianeta in pianeta. L’oscuro Imperatore Palpatine, Darth Sidious, sembra esser tornato dai morti e voler ripristinare l’Impero Galattico.
Kylo è sospinto nel trovare il Pianeta dei Sith, Exegol, cosa che ovviamente farà anche Rey, infischiandosi che la sua Maestra non la ritenga ancora pronta.

Nel tentativo di recuperare informazioni utili sulla posizione del pianeta, Rey incontra dinuovo Kylo che così le rivela ciò che lui stesso ha scoperto su Exegol. Rey ne esce sconvolta e, salvandosi per il rotto della cuffia, scappa da Jakku e va a finire su una delle lune di Endor, dove la Morte Nera dell’epoca era andata ad arenarsi. Lì trova le indicazioni per Exegol e parte.

I contatti tra Rey e Kylo aumentano, sembrano quasi due magneti che sono destinati ad attrarsi e a respingersi sempre, per poi ritornare a ripetersi in questa danza. In uno degli scontri, da lontano, tramite la Forza, Leia cerca suo figlio. Cerca di richiamarlo al Lato Chiaro e Kylo perde lo scontro contro Rey che, pur avendolo trafitto con la spada laser, ha pietà di lui e lo risana tramite la Forza.
Questo suo gesto redime il ragazzo che torna così ad essere Ben Solo, spogliando ogni orpello che lo collegava al nonno e al Leader Snoke. Lui conosce la verità, sa che tutto il suo cammino sino a quel momento è stato manipolato a distanza dall’Imperatore redivivo.

Tagliuzzando sui tentativi della Resistenza di arginare l’invasione che proprio da Exegol inizia a partire per annientare i pianeti liberi e contrari al ritorno dell’Imperatore, arriviamo al momento tanto atteso di questo film, ma anche quello nel quale si respira il punto più lontano dal mondo Lucasiano per antonomasia.
Ciò che si respira alla fine del film è quindi questo sapore di uno Star Wars che non è più quello che abbiamo conosciuto, pur rimanendo Star Wars. Ditemi se mi sbaglio, ma è come se tutti gli ingredienti fossero gli stessi, ma fossero cambiate le dosi, la cottura e la presentazione finale del piatto.

Rey è finalmente faccia a faccia con Palpatine, o meglio con quello che resta di lui e che è tornato indietro. Sa di essere sua parente, anche se io avevo letto che della sua famiglia non era rimasto nessuno. Torna il tema del sangue che fa da tramite e segno ereditario d’appartenenza per questa o quell’altra fazione, quindi Rey sa di far parte del Lato Oscuro, sa che in quanto Palpatine, il suo destino è segnato. Deve quindi uccidere l’Imperatore e la sua anima entrerà in lei e con lui tutti i Sith che lo hanno preceduto saranno una cosa sola con Rey.

Per quanto assurda e fuori dal mondo di Star Wars, la cosa può essere digerita, a forza, considerando il fatto che lui stesso, come Cancelliere, ammise che la via del Lato Oscuro è l’unica che porta ad una infinità di possibilità, ritenute sbagliate dal Lato Chiaro e dai Jedi.
Spinta dai ricordi, che finalmente si fanno chiari e non più confusi flash, Rey è tutta presa dal compiere finalmente il suo compito, abbracciare finalmente la sua missione e far ritornare i Sith, lì radunati in forme di spiriti incappucciati in una arena oscura al cui centro svetta un trono acuminato.

Ed è in quel momento che arriva la Resistenza che inizia a combattere ad Exegol la flotta dell’Imperatore, nascostasi lì per decenni. Ed è in quel momento che arriva anche un redento Ben Solo e mentre i ricordi si fanno più chiari in lei, Rey cambia nuovamente idea. Afferra la spada di Anakin, afferra la spada di Leia e affronta finalmente Darth Sidious, distruggendolo e con lui spariscono gli oscuri spettatori di quel rito, ben poco Starwarsiano, che non ha mai avuto inizio.

Lo sforzo del combattimento la uccide, ma Ben trova la sua utilità, non più assoggettato a nessuno e ricambia il gesto di pietà che la ragazza ha avuto con lui, ridonandole vitalità attraverso la Forza. È così che muore, è così che Leia e Ben svaniscono definitivamente, ascendono, ed è così che, finalmente tutto concluso, Rey atterra su Tatooine e, seppellite le spade a casa di Anakin e Luke, vede i fantasmi di Luke e Leia e prende su di se il cognome Skywalker, perché non è il destino del sangue a decidere per noi, ma la nostra volontà a forgarci. E ci mostra così la sua lama laser.

Gli Skywalker sono tutti morti, ma questo non significa che non li vedremo mai più o non ne sentiremo parlare in futuro. Saranno le gesta della giovane Jedi a portare avanti la loro eredità.

Ma se parliamo di eredità, dobbiamo parlare di differenze. E la differenza che mi fa sorgere la domanda cui vorrei una risposta da voi è questa: abbiamo imparato a conoscere il sapore di Star Wars nella prima trilogia e in parte nella Prequel. Sappiamo cosa sia canonico e cosa, con l’avvento della Disney, sia divenuto Legend, ampliando maggiormente il bagaglio culturale di questa saga.
Eppure proprio questa trilogia è quella più lontana, più strana, meno approfondita di tutto il complesso mondo esplorato dai film, dai fumetti e persino dagli spinoff.

Abbiamo Rogue One che è il chiaro esempio di come tornare a dare quel sapore della saga ad un film, eppure non siamo, con questi tre film, al cospetto della stessa impressione.

Quello che è iniziato in questa trilogia è un allontanamento netto, non solo dalla vicenda storica del franchise, ma anche dal modo di raccontarla.

Se siamo stati lasciati con la morte dell’Imperatore e quindi la realizzazione della profezia, conosciuta nella sequel, di un Jedi che avrebbe portato equilibrio nella Forza, Anakin, passando da un Lato all’altro della Forza, abbiamo forse dimenticato l’intento di questa trilogia nuova, che è stata semplicemente un recupero dei fan, una strizzatina d’occhi una dietro l’altra con fanservice continui, introduzione di personaggi storici (a cui hanno fatto una pulizia di rughe in CGI eccessiva) e nel frattempo una conclusione alla vicenda degli Skywalker per potersi poi dire, i produttori e sceneggiatori, più liberi di potersi muovere e esplorare nuove storie.

Ma così facendo si è voluto rimanere nell’orto di casa propria, ripescando cadaveri e personaggi del passato, uscendo dal seminato, pretendendo però di essere all’altezza delle vicende originali, quando bastava semplicemente raccontare altro, iniziare con un

Tanto tempo fa, nella galassia lontana lontana,
cinquant’anni dopo le vicende degli Skywalker,
nuovi Jedi si sono succeduti a protezione della Galassia
e un nuovo terrore imperversa nell’orlo esterno…

per così dire eh.

Avrebbero sicuramente fatto meno torti ad una vicenda già raccontata e con la sua linearità, che ha avuto un inizio in Palpatine che modella il Senato a sua immagine, per divenire egli stesso il Senato, facendo a pezzi la Repubblica mentre instilla dubbi, rabbia e paura, voglia di potere nel giovane Anakin, lasciando che i fatti facciano il loro corso, portandolo al Lato Oscuro, governando assieme con alti e bassi, fino al nuovo incontro con Obi-Wan Kenobi, uccidendolo finalmente, ma al contempo incontrando un ragazzo sconosciuto con una forte capacità nella Forza.

Aiutando l’Imperatore ad annientare la feccia Ribelle, Darth Vader ha la possibilità di portare a se Luke e, scoperto che è in realtà suo figlio, volerlo come apprendista e uccidere il suo Maestro per governare la Galassia come padre e figlio.

Ma un’altra Skywalker era nell’ombra, pronta a continuare i sogni della madre mai conosciuta, di libertà e valori repubblicani. A capo della Ribellione, Leia affronta le sfide dell’Imperatore che incontra finalmente Luke e Vader si mette di mezzo quando Darth Sidious tenta di uccidere il ragazzo, compiendo il suo ruolo e realizzando la profezia, uccidendo l’Imperatore.

Qui invece si è voluto andare oltre, figurando un Imperatore ritornato in vita, non si sa come e per mano di chi, rientrato nel suo corpo, non si sa come se non vedendo quei tizi incappucciati che lo aiutano, nascosto su Exagol e per tutti questi anni, mentre Luke allenava Leia e la successiva generazione di Jedi sulle vie della Forza, lui ha incontrato Snoke, non si sa come, lo ha istruito come Sith, lo ha posto al comando del nuovo Impero, come Primo Ordine, colmando il vuoto di potere, facendo al contempo leva sul giovanissimo Ben Solo, illudendolo che per discendenza di sangue era destinato a completare il percorso iniziato dal nonno Vader.

Corrotto Ben, ucciso il padre Han, Kylo Ren è al pieno servizio e volere di Lord Snoke. Un frignone esagitato, senza alcun equilibrio, che insegue fantasmi e l’ossessione per il nonno, illudendosi di esserne all’altezza. Quando incontra una nessuno Rey, capacissima nell’uso della Forza, un risveglio che non ci è stato spiegato appieno, decide di volerla per se come sua apprendista, deciso a scalzare Snoke, cosa che farà uccidendolo e prendendone il posto, senza però riuscire a far cambiare Lato a Rey.

Rey che per tutto il tempo, lontana finalmente da Jakku sul quale era stata abbandonata dai genitori, si domanda che fine abbiano fatto e perché l’abbiano lasciata da sola, fino a incrociare i passi della Ribellione, ora chiamata Resistenza dal momento in cui Snoke ha distrutto nuovamente il Senato, sente crescere in se un potere che la spaventa. Paura che viene alimentata dal dubbio del suo passato, da una serie di flashback che non dicono molto sui suoi genitori. Cerca Luke, ritenuto scomparso dopo il fallimento con Ben Solo, vuole che lui l’addestri e quando lui poi muore, affrontando il Primo Ordine e il nipote, Rey segue gli insegnamenti di Leia, ultima quasi Jedi che possa tramandare gli insegnamenti del fratello.

Fino a quando, dall’abisso del passato, torna a riecheggiare la voce dell’Imperatore, che si dice redivivo, pronto a riprendere la Galassia con la sua flotta, l’Ultimo Ordine. Kylo scopre la verità, che è sempre stato manipolato, perché in realtà l’obbiettivo di Palpatine era ritrovare una sua parente, una nipote, scomparsa da troppo, ma parte importante di un rito che avrebbe permesso il suo definitivo ritorno al potere, impossessandosi del corpo della parente, travasando in lei tutti i loro predecessori Sith, a patto che lei lo uccida. Kylo si lascia convincere dalla madre, attraverso la Forza, a tornare al Lato Chiaro, sentendola morire.

Ecco che quindi Rey trova il suo posto, trova la sua discendenza, capisce che cosa si aspettavano da lei e perché i genitori l’avevano lasciata, loro malgrado, sola, nella speranza di allontanarla dall’Imperatore.

Ma Rey, cresciuta senza sapere del male che legava la sua famiglia al Lato Oscuro, è capace di atti di amore e di pietà. Ha compassione di Kylo Ren, lo salva, legandosi a lui, creando una Diade nella Forza. Un concetto che non viene sviscerato, che non viene approfondito, appare e scompare come una meteora, giusto il tempo per creare un escamotage col quale l’Imperatore possa attingere da loro la linfa vitale che gli serve non più per impossessarsi di Rey, ma per tornare perfettamente in vita, giusto prima di esser fatto fuori da Rey, che muore, ma non muore perché Ben le ridona linfa come lei aveva fatto con lui, e muore.

Insomma la domanda è questa:

Possibile che la storia di questa ultima trilogia, che poteva anche funzionare, sia stata sviscerata e poi spiegata con così tanta superficialità, da risultare di basso valore, poco veritiera, poco all’altezza, così tanto distante dall’imponenza di quanto visto in passato?

Come è stato possibile rendere Star Wars, una mera commercialata condita dal fanservice, pur conoscendo il tanto materiale prodotto in tutti questi anni di fumetti e serie animate?

Risulta solo a me, una visione molto amara e poco accogliente, appunto uno Star Wars che non è più quello di un tempo non solo stilisticamente, ma perché manca effettivamente uno studio di sceneggiatura degno?

Con una trilogia e così tanti soldi messi a disposizione, si poteva seriamente fare molto meglio, come anche molto peggio.

In definitiva, resto grandemente deluso da tutto ciò.
Avevo promesso di sospendere il giudizio quando parlai del Risveglio della Forza e degli Ultimi Jedi, ma ora che l’ultimo tassello è stato messo, non posso più nascondere il fatto che, seppur il viaggio all’interno della Galassia sia stato affascinante, resta ben poco di quei fasti, di quel passato, di quelle capacità narrative, da salvare e recuperare…

Detto in soldoni, questa trilogia c’è o non c’è, non cambia minimamente quanto visto prima. Non da nulla in più, ma anzi sembra voler violare e spolpare un sacrario, profittando del fandom, pur di fare soldi facili al botteghino e con tutta una serie di merchandise.

Adesso devo assolutamente sapere cosa voi pensate di questo film, di tutta questa trilogia, sapendo che trovate nell’infobox le puntate precedenti!

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Vi ringrazio per la visualizzazione e aver passato del tempo assieme.

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Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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