TOPOLINO
3445
Oggi parliamo del numero 3445! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Paperino e il Sigillo di Papero Magno
Storia di: Carlo Panaro
Disegni di: Marco Palazzi
La prima storia di questo volume del Topolino è divisa in due episodi e ci riportano finalmente, dopo 25 anni dall’ultimo, nel regno governato da Papero Magno, che viene gabbato e imbrogliato dal Barone Rockerduck che lo imprigiona. Toccherà quindi a Paladino Paperino di ingegnarsi per aiutare il sovrano e liberare nuovamente il regno dall’attacco dei Bassotti. Le due parti di questa storia vedono impegnato così questo Paladino in un viaggio molto semplice, ma ben raccontato, che lo mette in contatto con altri personaggi di questa mitologia qui creata, caratterizzando ognuno di loro in modo tale da rievocare una tipica storia medievale formato Disney. L’unica cosa che manca in questa occasione, è la magia, al posto della quale invece troviamo l’ingegno della tecnica e della alchimia di Archimede. Peccato che si semplifica forse troppo il momento nel quale si scalza l’avversario, raccontandolo forse in maniera troppo rapida e semplicistica, ma nel complesso è un’esperienza che mi è piaciuta tantissimo e spero non passino altri 25 anni per trovare un nuovo capitolo.
Le orripilanti bomboniere di Pico de Paperis
Storia di: Francesco Vacca
Disegni di: Mattia Surroz
Pico de Paperis ormai è noto ai suoi parenti per le innumerevoli lauree che gli vengono conferite e ad ogni laurea c’è una festa, con conseguente bomboniera dai dubbi gusti. La storia ci mostra come i personaggi reagiscono alle diverse bomboniere, una volta lasciata la festa di Pico e tra tutti, Paperoga è quello che ovviamente si distingue più degli altri, perché, con la sua innocenza e delicatezza è in grado di far ripartire la ruota, che invece Paperone stava cercando di spezzare, guardando ovviamente al suo profitto. Storia breve, ma molto ben dettagliata, davvero interessante e carina, che raffigura quasi una danza tra questi personaggi e le bomboniere stesse.
Topolino le Origini – con gli occhi del nemico
Storia di: Danilo Deninotti
Disegni di: Ottavio Panaro
Con le origini di Topolino, torniamo indietro nel tempo fino a toccare più episodi di questo stesso filone narrativo, a partire da maggio del 2020 e nel fare questo viaggio indietro nel tempo, vediamo alcuni piccoli retroscena, nei quali Gambadilegno incrocia la figura di Topolino, all’epoca in cerca di lavoro, senza ancora ben sapere chi sia e neanche gli interessa poi tanto, finché appunto Topolino non diventa un reporter e allo stesso tempo inizia a partecipare alle indagini della polizia. È allora che Gambadilegno e la sua nuova banda mettono a segno un colpo più fortunato dell’altro, in rapida successione, passando anche al rapimento di uno degli amici più stretti di Topolino, troncando così l’episodio sul più bello e riuscendo così allo stesso tempo a creare una forte tensione, dovuta non solo a questi flashback, ma anche soprattutto al continuo cambio di personaggi, da una parte all’altra della due fazioni che si sono così create, che non fa altro che aumentare il ritmo della vicenda. Sono veramente curioso di sapere come si evolverà la situazione e se riuscirà a mantenere lo stesso stile tenuto sinora.
Amelia in: le origini di una fattucchiera
Storia di: Maya Astrup
Disegni di: Giorgio Cavazzano
L’ultimo episodio dedicato all’anniversario della strega Amelia, che compie ben 60 anni, e per l’occasione torniamo indietro nel tempo e la ritroviamo bambina, nel momento in cui, un po’ alla Harry Potter, a casa degli zii scopre non solo che lei è una strega, ma che la madre e la zia erano due potentissime streghe, che si erano trasferite a Napoli per far fortuna. Qualcosa però è andato storto e Amelia è rimasta a vivere solo con la zia e il marito, tenendo il segreto della famiglia, fino al momento in cui ha deciso finalmente di abbracciare il suo destino e di studiare da autodidatta. La storia ci racconta veramente le origini del personaggio, riallacciandosi al momento in cui inizia la sua ricerca delle monete toccate dai più ricchi del pianeta, che le permetteranno quindi di ottenere quel potere tanto ricercato dalla madre. Storia formidabile, spettacolare, molto ben raccontata e approfondita e con tanti rimandi e richiami, che concretizzano ancor di più una narrazione già molto organica.
Disegni e stile
Altra copertina monografica su una delle storie di questo numero, dedicata quindi a Papero Magno e Paladino Paperino. Molto dinamica, non tanto per le pose dei personaggi, molto statici e statuari, ma per la saturazione del colore che li separa dallo sfondo, molto particolareggiato.
-Il disegno di Paperino Paladino è alquanto classico, con una linea molto presente, morbida e che ricrea le fattezze dei personaggi guardando molto indietro nel tempo. Questa linea crea anche un bel contrasto rispetto a quella realizzata in alcune scene, nelle quali tutto sembra diventare un po’ più arzigogolato e spigoloso, come ad esempio alcuni alberi e alcuni paesaggi rocciosi. Bellissime le caratterizzazioni date attraverso il vestiario e le ambientazioni, tipiche dello stile medievale disneyano che crea un ambiente fantasy, soprattutto in alcune scene, come il laboratorio ausiliario di Archimede e il secondo contrasto che troviamo, visto il disegno che ammicca molto al passato, è invece nell’impaginazione più moderna, quindi dinamica, che velocizza il ritmo della lettura, non lesinando però di numerosi dettagli.
-La storia sulle bomboniere di Pico de Paperis è caratterizzata da un disegno molto moderno e pulito, da una linea che così riesce a caratterizzare le fattezze dei personaggi, esaltandone volumi e soprattutto le espressioni. Con poche linee infatti riescono a fuoriuscire una gran quantità di dettagli, alle volte si annullano gli sfondi per far risaltare l’ambiente intero, e quindi la comicità che circonda ciò che sta accadendo. Un risultato veramente stupendo, eccezionale, incastonato in vignette molto moderne, dinamiche, fresche, ben ritmate e coinvolgenti.
– Il disegno delle origini di Topolino non cambia rispetto alle puntate precedenti, lo troviamo infatti con una linea alquanto presente, ma allo stesso tempo sicuramente molto morbida, che riesce a creare dei personaggi dai bei volumi, non solo molto dinamici nelle pose, ma anche molto veritieri, grazie alla resa delle loro espressioni, circondati poi da ambienti molto semplici che con pochi tratti e linee rendono quei pochi dettagli essenziali alla lettura, senza approfondire troppo.
– Il disegno sulle origini di Amelia è veramente spettacolare, molto moderno nella parte iniziale del racconto, con una linea molto pulita che crea così dei volumi interessanti e che si modifica man mano che scorre il tempo e ci si avvicina al momento clou delle sue origini, quella già conosciuta e che l’ha portata inizialmente sulle pagine del Topolino, dando così tanta profondità, non solo al personaggio ma all’intera sua evoluzione. Bellissimi i colori, bella l’evoluzione della caratterizzazione del personaggio.
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