TOPOLINO
3373
Oggi parliamo del numero 3373! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Papersera News presenta: Paperino, Paperoga e lo squalo squalificante
Storia di: Corrado Mastantuono
Disegni di: Corrado Mastantuono
In questa nuova avventura targata Paper Sera, Paperone costringe i suoi due nipoti Paperino e Paperoga a scrivere un articolo per la nuova uscita del giornale, ma i due non sanno che pesci prendere ed è proprio il caso di dirlo! Perché uno squalo apparirà nei mari di Paperopoli, mettendo in subbuglio e in pericolo la stagione estiva. La vicenda, a dire la verità, è molto veloce e soprattutto nella risoluzione sembra essere molto scarna e tutto l’umorismo e le battute ironiche che contraddistinguono i personaggi sino a quel momento, scompaiono di colpo, lasciandoci quasi con l’amaro in bocca.
Topolino le Origini – Gli insoliti sospetti
Storia di: Giorgio Fontana
Disegni di: Ottavio Panaro
Ancora una volta torniamo a esplorare la vita di Topolino, prima che diventasse il Topolino che conosciamo ed è quindi alla disperata ricerca di un lavoro. Mentre però deve fare i conti con la realtà, Topolino continua a desiderare e sognare la sua carriera da giornalista e forse anche da detective. Quello che probabilmente mi ha più colpito è la relazione che Topolino ha con Pippo e soprattutto il modo con il quale Pippo vede le cose e riesce a passarle, con tutta la sua bonarietà, ai suoi amici. Nonostante la storia fosse molto semplice, proprio per questo passaggio di Pippo, diventa molto sentita e importante.
Paperino e le vacanze a casa
Storia di: Pietro B. Zemelo
Disegni di: Libero Ermetti
Puntata molto divertente nella quale vengono presentati e raccontati alcuni e bellissimi episodi di vita familiare tra Paperino, Qui, Quo, Qua. Questi episodi vengono raccontati in una o due tavole, poi addirittura in una sola e verso la fine, incredibilmente riassunti in pochissime vignette e sono tutte stracariche dell’ironia tipica di Paperino in perenne ricerca del riposo e dei massimi risultati col minimo sforzo. Nonostante siano storie autoconclusive, lette comunque di seguito l’una all’altra, hanno comunque una coerenza progressiva tra di loro.
Gambadilegno in… fast runner
Storia di: Luca Tito Faraci
Disegni di: Emanuele Virzì
Storia brevissima nella quale Gambadilegno viene messo sotto allenamento da Sgrinfia. Nonostante la storia sia veramente breve è raccontata molto bene, forse proprio grazie al disegno che vediamo dopo, la conclusione è presentata in modo molto divertente.
Paperino e Paperoga in Varietoga
Storia di: Giorgio Fontana
Disegni di: Marco Palazzi
Questa storia ci mostra Paperoga nella sua nuova passione e questa volta si sta barcamenando nella messa in scena di uno spettacolo televisivo. Il malcapitato ospite di questa trasmissione, nonché padrone di casa, è proprio Paperino che volente o nolente sarà costretto a partecipare della pazzia del cugino. Facendo seguito alla mente folle del personaggio, la storia non fa altro che seguire la scaletta che si è costruito il papero, arrivando così a un finale incomprensibile e fuori dal mondo, tipico del personaggio che risolleva sicuramente l’umore.
Zio Paperone e l’insidioso tesoro dei ghiacci
Storia di: Peter Snejbjerg
Disegni di: Giorgio Cavazzano
Questa avventura tra i ghiacci si divide in due parti: la prima parte vede il racconto di Paperone a Paperino e poi la seconda parte, il viaggio vero e proprio col quale Paperone vuole finalmente mettere le mani sopra su un tesoro che la prima volta gli è sfuggito. A fare da contraltare in questo racconto c’è la Banda Bassotti e i loro tentativi di impossessarsi dei tesori di Paperone, inseguendolo fino ai ghiacci del Nord. La vicenda è molto avvincente e ben ritmata, ma allo stesso tempo ha un finale confusionario e veramente troppo frettoloso, che si dimentica delle promesse fatte e lascia i pezzi un po’ a casaccio.
Disegni e stile
Questo è un recupero estivo, mentre qui fa un freddo incredibile… andiamo con ordine, vah!
– I disegni della puntata del Paper Sera sono classici e tradizionali di Mastantuono, con questa linea molto presente, moderna, pulita, fresca e dinamica, non solo nelle impostazioni delle vignette ma anche nella vita stessa dei personaggi, che così nelle loro fattezze e proporzioni sembrano più moderni.
-Il disegno non cambia per le origini di Topolino, rispetto alle puntate precedenti, con questa linea molto presente ma allo stesso tempo molto morbida e flessuosa. Le scene sono molto semplici, ma come al solito quello che forse va un po’ più a perdere, sono le rese delle espressioni di Topolino, forse poco legate alla tradizione perché tentano di rappresentarlo più giovane e accattivante.
-Il disegno delle vacanze di Paperino è molto classico, mantiene le proporzioni tipiche dei personaggi, anche se alle volte le linee sono molto modulari negli spessori e risultano poi essere troppo presenti. Particolari sono i dettagli e nei campi che vengono raccontati assottigliando la linea man mano che ci si allontana dal primo piano.
– Come dicevo per la storia di Gambadilegno, il disegno è molto moderno e la linea, penso digitale così modulare, è quasi affilata e raffigura i personaggi in maniera molto moderna, svecchiando non solo le loro proporzioni ma anche la resa delle espressioni, cosa che aiuta tantissimo il racconto della storia soprattutto nella parte finale.
-Il disegno di Paperino e Paperoga è molto tradizionale e classico, non solo quindi nella linea morbida, ma anche nelle proporzioni dei personaggi e nel modo col quale vengono posizionati all’interno delle scene. Quello che però è ancora più interessante è il modo con il quale questi elementi si combinano per sottolineare le emozioni dei personaggi, il loro essere presenti sulla scena proprio come se fossero realmente in una trasmissione.
– Anche in questa occasione, nell’ultima storia il disegno mi è piaciuto particolarmente, perché è un disegno molto classico, con una linea ben tracciata che esalta non solo le fisionomie e i volti dei personaggi, ma anche le proporzioni dei loro corpi e il modo con il quale questi stanno nello spazio. Pose molto dinamiche e tinte piatte che con un minimo di tratteggio riescono comunque rendere i volumi dei vari soggetti.
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