Più nello specifico, amici cinefili!
Rammentate la grande iniziativa dell’anno scorso, dei Cinema2Day?
Ogni mese, un giorno solo al cinema a soli 2€?
Ecco, quest’anno hanno, invece, proposto i CinemaDays, ossia tre giorni ogni tre o quattro mesi. Insomma, dei periodi predefiniti, a 3€.
Voi lo sapevate?
Ecco, io l’ho saputo per puro caso, perché questi CinemaDays sono passati un pò in sordina, poco pubblicizzati e poco chiacchierati, a differenza dei vecchi Cinema2Day, che per un anno vi ho proposto con una serie di film, visti proprio in quelle occasioni.
Potete trovare qui l’elenco dei film visti.
E infatti, proprio per la poca pubblicità fatta a questa iniziativa, sono stati soppressi i CinemaDays di ottobre.
Lo rende noto il sito stesso dell’iniziativa, dal Ministero per i beni e le attività culturali.
Qui si riporta il testo integrale che hanno condiviso. Grassettato e sottolineato, sono miei.
Le Associazioni del Cinema italiano desiderano innanzitutto ringraziare per l’attenzione e la disponibilità che stanno manifestando, sin dall’inizio del mandato, sia il Ministro Bonisoli, che il Sottosegretario Borgonzoni, nei confronti delle tematiche e delle specificità del nostro settore, con una visione prospettica che ci fa credere possano essere risolte quelle criticità che ancora coinvolgono un settore importante e strategico come il nostro.
Con riferimento alla promozione del cinema in sala, visti gli alterni risultati riscontrati dalle recenti campagne, siamo indotti a pensare, per il bene del mercato cinematografico italiano e anche dei fruitori, a nuove e più efficaci modalità di svolgimento di tali iniziative, che passino da una campagna promozionale molto più forte e capillare; ad esempio, con il lancio di una Grande Estate di Cinema 2019, che parta con una campagna promozionale già dall’inizio del prossimo anno, e con una Festa del Cinema in primavera, in coincidenza con la premiazione dei David di Donatello, il momento più alto di aggregazione, visibilità e celebrazione del Cinema italiano.
La “Festa”, accompagnata da un prezzo ridotto, consentirà di lanciare la stagione estiva e sarà accompagnata da un ampio battage promozionale che annuncerà il consistente listino di uscite.
Target privilegiato dell’iniziativa, anche con una mirata campagna social, il pubblico giovane.
Le Associazioni per questi motivi hanno deciso di posticipare l’ultima fase della loro precedente campagna promozionale, i CinemaDays, con lo scopo di arrivare a più cittadini con una proposta di un programma solido e con maggiori offerte per l’anno 2019 in linea con l’intenso lavoro che sta svolgendo il Ministero anche sull’annosa questione della stagionalità e della promozione della fruizione in sala dei film.
Partendo dal presupposto che, al giorno d’oggi, dire che per pochi giorni ad un prezzo così basso, l’industria cinematografica possa essere in “pericolo” e quindi pensare di sopprimere questi giorni di ottobre per “il bene” del mercato cinematografico italiano, è un pò troppo esagerato.
Come dissi in passato, per i Cinema2Day, non sono certo pochi giorni all’anno a far andare in rovina un’industria che specula su ogni biglietto venduto al botteghino, per non parlare dei rincari di quello on-line, tra tasse, prevendita eccetera! Anzi sarebbero da regolarizzare e controllare i prezzi esorbitanti di questi esercenti, soprattutto i maxicinema.
Esiste una normativa al riguardo? Possibile mai che una famiglia deve veramente vendere il rene del figlio di turno al mercato nero, per poter portare tutti in sala?
Insomma, cambio di governo, cambio di ministri, cambi di idee ed eccoci qui con un prodotto pensato già male in partenza (e ancora doveva cambiare governo), pubblicizzato anche peggio, anzi per niente pubblicizzato, e ora sospeso in attesa di un qualcosa che riempirà le tasche dei soliti in maniera diversa.
Abbiamo realmente bisogno di un altro Festival o Festa del Cinema, che dir si voglia, in estate o in primavera? Non sarebbe meglio svecchiare quelli già esistenti per farli riscoprire e dargli ancora più peso?
Tra l’altro parlano dei David di Donatello e delle campagne social mirate ai giovani, che al cinema non sanno comportarsi, come già dissi nei miei video precedenti. Andare al cinema a vedere un film è un atto di cultura, di appropriazione di un linguaggio e di un patrimonio, non un momento di caos totale, che diventa il festival della scostumatezza.
Le possibilità di certo non mancano, ma già temo il peggio per le parole usate nel comunicato: “La “Festa”, accompagnata da un prezzo ridotto“.
Ridotto.
Diremo addio al cinema a 2€, visto che già era salito a 3€, nel giro di un anno?
Che sia tutto questo nato in concomitanza con la decisione di Netflix di tenere in programmazione il film su Stefano Cucchi, Sulla mia pelle, presentato proprio al Venezia, pur essendo questo al cinema, danneggiando (stavolta si) il cinema stesso?
Non penso sia questo il modo migliore di correre ai ripari.
Altrove Netflix sta pubblicando nelle sale i propri film, per un periodo limitato di tempo, per poi rendere disponibile il titolo in questione sulla sua piattaforma, ai suoi abbonati. Anzi, alle volte è arrivato prima sulla piattaforma che al cinema.
Nessuno si scontentava e tutti ci guadagnavano.
Perché in Italia dobbiamo fare sempre le cose difficili?
Avete notizie più precise al riguardo?
Fatemi sapere cosa ne pensate al riguardo, guardiamo al di là del nostro stesso naso e cerchiamo di costruire, tutti assieme, un pensiero costruttivo e propositivo, con la giusta dose di autocritica!
Buoni film a tutti!
Vi ricordo che sono su Facebook, Twitter e Google Plus, ma mi trovate anche su Periscope, Instragram e Telegram! Non dimenticate di sfogliare le altre notizie su www.re-censo.it e di iscrivervi al Canale YouTube! Ogni venerdì alle 16, una nuova puntata!
Sempre qui, sempre su Re_Censo, pronti a sfogliare nuove storie e a volare nel mondo della fantasia!
Re_Censo
