Addio a Gigi Proietti, magnifico attore italiano

Addio a Gigi Proietti
magnifico attore italiano

@Re_Censo Addio a Gigi Proietti, magnifico attore italiano

Luigi Proietti è nato a Roma il 2 novembre 1940, proviene da una famiglia di umili origini e dopo essersi diplomato presso il “Liceo Ginnasio Statale Augusto” di Roma, tentò la carriera universitaria, a “La Sapienza” di Roma nel corso di Giurisprudenza, che però abbandonò dopo sei soli esami dalla laurea.

Sin da piccolino era appassionato di musica, spaziando dalla chitarra al pianoforte e al contrabasso esibendosi in feste studentesche e nei night-club più celebri della capitale e, come ricorderà lui stesso in una intervista a “Il Fatto Quotidiano“, era in quelle occasioni che i suoi più celebri ruoli comici presero vita, ispirandosi alle scene vissute in quelle serate, ma in quel periodo il teatro e la recitazione non erano nei suoi pensieri.

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Non essendo figlio di attori, sentendosi fuori dalle possibilità, si iscrisse al “Centro Teatro Ateneo” e fu allievo di Arnoldo Foà, Giulietta Masina e Giancarlo Sbragia e nello stesso periodo lascia il percorso universitario per frequentare il corso di mimica del “Centro Universitario Teatrale” di Giancarlo Cobelli.
Già a partire dal 1964 ricopre ruoli marginali sul palcoscenico, assieme al “Gruppo Sperimentale 101” con la direzione di Antonio Calenda e dello stesso Cobelli e, non ultimo, con Andrea Camilleri.
La sua prima comparsa all’aperto, lo vede travestito da upupa nella rappresentazione de “Gli uccelli di Aristofane” nel 1964, ma già dopo quattro anni ottiene ruoli da protagonista nel “Teatro Stabile” de L’Aquila.

Conosciuto col nome di Gigi, Proietti era parte di quella cerchia di artisti, di formazione teatrale, che hanno maturato un notevole successo già a partire dagli anni ’70.
Noto per la sua voce e il tono maturo e incartapecorito, era un eccellente affabulatore e trasformista; considerato uno dei massimi esponenti della storia del teatro italiano, nel 1963, grazie a Giancarlo Cobelli, esordì nel “Can Can degli italiani“, arrivando a calcare le scene teatrali di “A me gli occhi, please” nel 1976, al quale seguiranno numerosissime repliche nel 1993, nel 1996, e nel 2000. Lo spettacolo segnò un record di oltre 500 000 presenze al “Teatro Olimpico” di Roma.

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Affermatosi quindi come attore teatrale, iniziò ad accumulare esperienze anche nel campo televisivo sulla fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 e prese parte allo sceneggiato “Il circolo Pickwick” di Ugo Gregoretti.
Seguirono, fino agli anni ’80, svariati spettacoli di successo come “Sabato sera dalle nove alle dieci“, “Fatti e fattacci“, “Fantastico” e “Io a modo mio“.

Proietti, verso la fine degli anni ’70, ha avviato anche il proprio “Laboratorio di Esercitazioni Sceniche“, che ha formato numerosi tra gli allievi che sono poi divenuti volti noti nello spettacolo italiano.

Ha raggiunto la consacrazione cinematografica solo nel 1976 con “Febbre da cavallo“, nel ruolo dell’incallito scommettitore Mandrake, divenendo poi col tempo un vero e proprio film di culto, riprendendo la produzione e il sodalizio con i Fratelli Vanzina, nel 2002.

@Re_Censo Addio a Gigi Proietti, magnifico attore italiano Maresciallo Rocca

Nel 1983 debutta come conduttore televisivo, nel varietà “Fantastico 4” e tra il 1990 e il 1991 fu inoltre conduttore del fortunato “Club ’92“.
Nel 1990 è protagonista di svariate serie televisive di successo, soprattutto firmate RAI, quali “Il maresciallo Rocca” dal 1996, che è divenuta quella di maggior audience della televisione italiana e, sempre per la RAI, è stato San Filippo Neri nella miniserie “Preferisco il Paradiso“, poi il cardinale Romeo Colombo da Priverno in “L’ultimo papa re“, il generale Nicola Persico in “Il signore della truffa” e lo stravagante giornalista Bruno Palmieri in “Una pallottola nel cuore“.

Come regista televisivo debutta nel 1990 con una delle prime sitcom italiane, “Villa Arzilla“, basato sulle vicende di un gruppo di anziani pensionanti in una casa di riposo, apparendo in brevi cameo.

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Nel 2002 ritorna al cinema con il sequel di “Febbre da cavallo”, “Febbre da cavallo – La mandrakata“, definito dallo stesso attore un «ritorno sul luogo del delitto», che lo porta a vincere un “Nastro d’argento” come miglior attore protagonista.

Nel 2003, da una sua idea nasce il “teatro scespiriano Silvano Toti Globe Theatre” di cui è direttore.
L’opera scelta, “Edmund Kean” di Raymund FitzSimons, rievoca la vita e i successi dell’omonimo attore inglese.

Nel 2007 lascia la direzione artistica del Teatro Brancaccio, per assumere quella del GranTeatro sempre a Roma.

Al cinema collabora sempre con i Vanzina, nell’aprile 2010 esce nelle sale “La vita è una cosa meravigliosa” ed è affiancato da Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli e Luisa Ranieri.
Mentre, all’infuori del suo sodalizio con i Vanzina, al cinema, nel 2011, appare in “Tutti al mare” e “Box Office 3D – Il film dei film“.
Nel 2012 compare come guest-star in un episodio della fiction “I Cesaroni“, per poi tornare in TV nel 2013, nella fiction in due puntate “L’ultimo papa re“.

@Re_Censo Addio a Gigi Proietti, magnifico attore italiano Gandalf Lo Hobbit Ian McKellen

Sempre nel 2012 viene scelto dal direttore di doppiaggio Francesco Vairano, per sostituire lo scomparso Gianni Musy nel doppiaggio del personaggio Gandalf il Grigio (Ian McKellen) nella trilogia prequel de “Il Signore degli Anelli“, “Lo Hobbit“.

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Nel 2013 è protagonista della fiction “Una pallottola nel cuore” in quattro puntate. La fiction riscuote un buon successo arrivando alla produzione di una seconda stagione, trasmessa nel 2016 e di una terza nel 2018.

Nel 2014 ritorna al cinema con il film di Natale “Ma tu di che segno 6?” con Massimo Boldi e Vincenzo Salemme e per la regia di Neri Parenti.

Partecipa, in un programma televisivo, in qualità di giudice al talent di Rai 1 “La pista” condotto da Flavio Insinna, ricoprendo poi lo stesso, l’anno successivo, nella quinta edizione di “Tale e quale show” di Carlo Conti, affiancato da Loretta Goggi e Claudio Lippi.

Nel 2016, finalmente, debutta per la prima volta come attore al teatro Globe Theatre che aveva fondato, portando in scena dall’8 al 17 luglio 2016 lo spettacolo “Omaggio a Shakespeare“.

Nel 2017 conduce in prima serata su Rai 1, il varietà “Cavalli di battaglia“, un ritorno alla conduzione dopo 26 anni dall’ultima esperienza con “Club ’92”, riproponendo i migliori “sketch” del maestro e non solo, tratto dall’omonima tournée, per celebrare i suoi 50 anni di carriera.

Dal settembre 2018 è narratore in “Ulisse – Il piacere della scoperta“, programma documentaristico di Rai 1, dando voce a rievocazioni storiche, personaggi del passato, al fianco di Alberto Angela.

Il 19 gennaio 2019 conduce l’evento inaugurale di “Matera capitale europea della cultura 2019” alla presenza del presidente del consiglio Giuseppe Conte ed al capo dello stato Sergio Mattarella e il 12 marzo compare nella prima puntata di “Meraviglie – La penisola dei tesori“, altro programma documentaristico condotto sempre da Alberto Angela.
Sempre nel 2019, a dicembre, è al cinema con “Pinocchio“, di Matteo Garrone, in cui interpreta Mangiafuoco.

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Da tempo malato di cuore, Gigi Proietti, che ha dato la voce in numerosi doppiaggi di film e cartoni animati, il più ricordato e commovente è il Genio della Lampada in “Aladdin” della Disney, è deceduto questa mattina, 2 novembre 2020, giorno in cui ha compiuto 80 anni, presso la clinica romana dove era ricoverato, “Villa Margherita“.

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Ricorderò sempre il suo viso istrionico, la sua mimica e soprattutto la sua voce così pastosa, viva e accogliente.
E soprattutto, ricorderò il suo legame con mia cugina, che da lui si è formata come attrice e con lui ha recitato in tante occasioni (ultima proprio “Cavalli di battaglia”) e che a lui ha mostrato una foto mia e di mia sorella da piccolini. Fu lui stesso a dirle di farci andare a Roma per dei provini per delle réclam pubblicitarie, ma mio padre non è mai stato d’accordo.
Questo piccolo episodio di un legame che mai si è concretizzato, ma che mi ha fatto conoscere ai suoi occhi, seppur di sfuggita, mi è sempre rimasto impresso nella memoria e sono da sempre e per sempre legato a questo grande uomo, a questo magnifico artista e attore, la cui scomparsa mi ha lasciato senza parole…

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Riposa in pace, carissimo Gigi Proietti.
E grazie.

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Pubblicato da Re_Censo

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