TOPOLINO
3382
Oggi parliamo del numero 3382! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Minni pret-à-porter – Questione di stile
Storia di: Valentina Camerini
Disegni di: Giada Perissinotto
Per la prima volta dopo tanto tempo, abbiamo il primo di una serie di episodi tutti dedicati al Minnie e possiamo dire al mondo “rosa” di Topolinia. Pronta per un raduno sulla sua serie tv preferita, Minnie si ritrova catapultata in una frenetica corsa nella costruzione dell’abito perfetto per una importantissima vip. Ma, come capita nelle migliori delle storie del Topolino, la concorrenza inizia essere sleale. Per essere il primo episodio siamo in linea con la semplicità del racconto e la leggerezza degli eventi che vengono raccontati. Quasi più una introduzione a quello che ci aspetta in futura, lo vedo forse caricato di un po’ troppi stereotipi femminili che si tenta di ammorbidire, leggasi, la serie tv preferita di Minnie che è, stranamente, un fantascientifico. Staremo a vedere.
Paperbridge – Capitolo 4, La regata
Storia di: Marco Gervasio
Disegni di: Marco Gervasio
Nel quarto episodio, viene data una sferzata al racconto degli eventi. Molti misteri salgono a galla e inizia anche l’addestramento di Quacky, che viene esplorato più a fondo rispetto al suo coprotagonista Tommy. È anche l’occasione per raccontare da dove hanno origine le qualità da ladro del futuro Fantomius. Di certo un episodio molto leggero, tranquillo e un po’ sottotono.
Topolino le origini – Una sudatissima promozione
Storia di: Giorgio Fontana
Disegni di: Ottavio Panaro
La storia è divisa in due parti, la prima è più un flashback, nel quale Topolino racconta via email com’è andata la sua giornata a Paperino. Un susseguirsi di strani eventi che lo hanno messo a dura prova e la seconda parte torna al presente per mostrarci la conclusione di quegli stessi eventi, con una serie di piccoli e piacevoli colpi di scena. Nonostante appaia frettolosa sul lato del flashback, è comunque interessante, poiché si introducono quelli che conosciamo essere gli amici storici di Topolino.
Paperoga e la Gallinocinesi
Storia di: Enrico Faccini
Disegni di: Enrico Faccini
Paperoga incontra uno strano mago che gli offre un potere magico per sole 12 ore e lui, una volta scoperto di che si tratta, decide di approfittarne aguzzando le sue capacità imprenditoriali. Ovviamente per farlo mettere di mezzo Paperino. La storia è particolare, perché si riempie di occasioni metanarrative che le danno quel brio, che sostiene così tutta la narrazione.
Archimede e la sovrapianificazione culinaria
Storia di: Pier Giuseppe Giunta
Disegni di: Valerio Held
Archimede, per soddisfare la sua voglia di peperoni, decide di costruire un apparecchio che compensi le sue incapacità culinarie. Purtroppo per lui, si fa prendere dall’euforia… e sarà costretto a prepararli in altro modo. Essendo la storia breve, il personaggio, calato in uno dei suoi momenti di frenesia ingegnosa, rischia quasi di presentarci un Archimede che se la canta e se la suona da solo.
Amelia e la malefica OBSOL-essenza
Storia di: Marco Meloni
Disegni di: Marco Meloni
La Strega Amelia è nuovamente alla riscossa e questa volta è aiutata da una sua vecchia amica, una strega con il pallino per la tecnologia. Sarà proprio una sua invenzione a darle la possibilità di mettere le mani sulla Numero Uno. La storia ha una trama molto interessante, un ritmo incalzante e al tempo stesso una semplicità che la riporta a storie di stampo più tradizionale e vintage.
Disegni e stile
-Disegno molto particolare per Minnie, perché ha una linea molto molto sottile e allo stesso tempo molto dinamica negli spessori. Proprio per questo motivo alcune scene sembrano molto piatte e dall’altra parte invece molto più approfondite. Inizialmente sembra quasi una rievocare lo stile del disegno utilizzato nel “La carica dei 101“, col risultato che si ha un disegno molto più digitale e quindi molto più moderno e decisamente lontano dai classicismi disneyani.
– Anche questa volta per Paperbridge non c’è granché da dire se non che l’avventura stessa dei personaggi ci mostra sempre più angoli nuovi e diversi di questo college e quindi scenari che si approfondiscono e che vengono raccontati sempre con la tipica linea, bella, pulita e morbida di Gervasio.
– Anche in questo caso, il disegno è molto moderno seppur sia particolarmente dettagliato nella prima tavola, con addirittura l’uso delle ombre, mentre tutto il resto ha una colorazione molto più piatta. A farla da padrone è proprio questa linea che costruisce personaggi in maniera molto più moderna, con un tocco giovanile. Rischiamo più volte di perdere le proporzioni classiche e soprattutto la costruzione dei visi dei personaggi, che appunto non sono solo più giovani, ma proprio più moderni e l’unico ad apparire sempre uguale è proprio Paperino che sembra fuori contesto.
– Per Paperoga, il disegno è quello tipico di Faccini, che questa volta si cimenta in scene più complesse del solito, arricchite di dettagli e di scenari, sia campagnoli che cittadini. Particolare il risultato della resa di alcuni personaggi che non mi ha soddisfatto molto.
– In Archimede, il disegno è molto classico, non sono nella linea e nella proporzione dei personaggi, ma anche nella costruzione delle vignette, cosa che viene sottolineata anche dalla costruzione di Archimede stesso, che si ritrova ad avere nuovamente un becco molto grande.
– Come la storia, anche il disegno prende una linea classica morbida, che combina stili vintage a elementi più moderni. Particolarmente interessanti sono le vignette nelle quali, con pochi elementi, si riesce ad approfondire la descrizione degli spazi, mentre amaro è il risultato della resa di alcuni volti.
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