TOPOLINO
3409
Oggi parliamo del numero 3409! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Papersera News presenta: Zio Paperone in i Paperi non cambiano
Storia di: Corrado Mastantuono
Disegni di: Corrado Mastantuono
Puntata molto divertente alla redazione del Papersera, mista a un viaggio nei ricordi che fa Paperone, tornando indietro nel tempo ai tempi del Klondike. Questa volta però, strumento che fa da principio del ricordo, è un amico di Paperone che in passato sembra averlo burlato più e più volte e il ricco papero, a furia di essere gabbato, non riesce più a fidarsi dell’amico e vecchio socio. La risoluzione che incontriamo sul finale e il risvolto melanconico e positivo dell’ultima tavola, mostrano come non sempre tutto è come appare. Storia veramente molto intensa e bella da leggere.
Topolino e l’Ombra di Mister Vertigo, secondo tempo
Storia di: Marco Nucci
Disegni di: Ottavio Panaro
Nella seconda parte del mistero su Mister Vertigo, Topolino segue le tracce già segnate nella trama del famoso film, in compagnia di un Pippo sempre più scettico e accondiscendente, che in questa narrazione è l’elemento comico che rende la narrazione più leggera. Il mistero si infittisce con una strana metanarrativa, che solo sul finale rivela il complotto architettato alle spalle del protagonista, fino ad arrivare quindi a una risoluzione che mette ordine a tutto il caos creato sin dall’inizio, facendo collimare tutti i punti di domanda. Narrazione fresca, intensa, ben ritmata, che crea una gran confusione, portandoci lì dove vuole.
Zio Paperone, Battista e i Segreti del Deposito, terza puntata
Storia di: Alessandro Sisti
Disegni di: Giuseppe Facciotto
L’ultimo episodio che vede come protagonista il silenzioso Deposito e i suoi misteri, ci trova ancora una volta avanti a uno dei tentativi dei Bassotti di derubare Paperone, ma il loro intento di carpire i segreti del Deposito dal povero Battista finiscono tutti con un fragoroso buco nell’acqua e sarà stessa la spilorceria di Paperone a dare manforte a Battista, per riuscire a risolvere la questione. Come abbiamo visto anche in passato, in realtà è tutta una storia per descrivere e mettere in risalto le particolarità architettoniche e non solo del Deposito che, come personaggio silenzioso, viene scoperto e ancora più calato nel mistero.
Miao, Cronache Feline – Il felino vendicatore
Storia di: Roberto Gagnor
Disegni di: Enrico Faccini
Nuovamente una puntata breve nella quale scopriamo una delle tante malefatte di Malachia, che stavolta insegue Paperino e trova Paperinik, si infila per la notoria curiosità dei gatti nel borsone dell’eroe mascherato, entrando a far parte di una notte scatenata all’inseguimento dei malfattori. Storia ben articolata, con un intreccio molto carino e divertente, che sfrutta più personaggi, solitamente lontani dal protagonista, per approfondirne la narrazione.
Messer Papero e il Ghibellin fuggiasco
Storia di: Guido Martina, Giovan Battista Carpi
Disegni di: Giovan Battista Carpi
L’ultima puntata è dedicata a Dante Alighieri, ripresa da una pubblicazione del 1983. Primo tempo della vicenda, ci presenta Paperone e Paperino in viaggio verso Firenze, nella quale Paperone stesso è preso dalla vena poetica e inizia il suo racconto, mostrandoci come abbia conosciuto e incontrato il Sommo Poeta e come lo abbia aiutato a fuggire da Firenze a causa della diatriba tra Guelfi e Ghibellini. Una storia densa e carica di elementi, ma poiché è appunto la prima puntata non mi spingo oltre.
Disegni e stile
-Il disegno delle avventure del Papersera è ormai assodato nello stile così personale di Mastantuono, che con la sua linea così morbida e personalizzata riesce a dare veramente tanta anima ai personaggi, già a partire dalle loro espressioni. Belle le scene, cariche di dettagli, leggibili perché hanno linee pulite, nette, che creano begli elementi, senza bisogno di appesantire le scene.
-Il disegno della seconda parte di Mister Vertigo è molto moderno, a partire già dalla linea che è molto presente e dal risultato delle proporzioni dei personaggi, decisamente più dinamiche e poi anche dal colore, un colore che, come già ho detto, prende dei toni molto mefitici e chi ricordano un poco la Gotham burtoniana.
-Per la storia del Deposito, oltre a una brutto risultato di stampa soprattutto sul finale, la linea non cambia rispetto ai numeri precedenti, presentandosi molto dinamica e presente negli spessori, ma allo stesso tempo riesce a mantenere fedeli le proporzioni dei personaggi e le loro espressioni, con uno sguardo sicuramente rivolto a qualcosa di molto più moderno. Come moderne sono anche le impaginazioni, le trovate con le quali le vignette vengono posizionate nelle tavole e con le quali le scene sono studiate.
-Il disegno di Malachia non cambia rispetto alle puntate precedenti. Peccato per gli errori di stampa che ne fanno perdere in parte la qualità, ma la linea di Faccini è sempre molto personale e questa volta anche molto presente, tonda, morbida, molto espressiva.
-Il disegno di Messer Papero è molto evocativo, perché torniamo indietro di più di 30 anni, percui la linea non ha un grande gioco di spessori, le proporzioni dei personaggi sono molto classiche, vintage diremmo oggi, e soprattutto, nel modo con il quale la stampa è colorata, abbiamo colori semplici, piatti, primari e con poche combinazioni di questi a creare tavole e vignette molto semplici e nonostante questo, molto evocative negli elementi architettonici iconici della bella Firenze.
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