@Re_Censo #82 #STARWARS Lo Squadrone Perduto

STAR WARS
DART FENER E LO SQUADRONE PERDUTO

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Amici Recensiani, bentornati!
Per chi mi segue sui vlog che ho iniziato a pubblicare ogni giorno, sa che non ho pubblicato nelle ultime due settimane per vari problemi e me ne scuso. Se non seguite i vlog, qui il video che spiega la situazione. Detto questo, oggi torniamo in una Galassia lontana lontana. Iniziamo!

Prima di iniziare, una bella notizia data dal ministro Franceschini il primo marzo: il #Cinema2Day proseguirà per altri tre mesi!
Ed ora, parliamo di una storia, con protagonista Dart Fener, suddivisa in cinque puntate, in cinque volumi, che fanno parte dell’universo LEGENDS.
Sto parlando del filone intitolato DART FENER E LO SQUADRONE PERDUTO.

A differenza di altre storie, per la prima volta, almeno nella mia lettura, l’Imperatore è contento dell’operato di Fener. Il che è molto strano, ma all’imperatore serviva qualcosa e ha ottenuto ancora più ascendente su Tarkin per mezzo dell’opera di Fener, il suo cane fedele.

È una storia, scritta da HADEN BLACKMAN, diversa dalle altre, anche se ha gli stessi principi e le stesse dinamiche: Fener ha una missione e vuole ottenere successo a scapito delle ambizioni dei militari che gli vengono affiancati. È sempre più oppresso dal dolore e dal patimento per la morte di Padme e l’unico modo che ha per dimenticare è continuare e uccidere e ad avvicinarsi al Lato Oscuro, costretto sotto l’ombra del suo signore. Ciò che continua a non piacermi è la figura della sacerdotessa, davvero troppo scontata e irrealistica in questo mondo narrativo.

Con le matite di RICK LEONARDI,  chine di DANIEL GREEN e colori di WES DZIOBA, esaltanti, molto dinamici e alle volte, seppur nella semplicità del tratto di alcune scene, molto descrittivi e comunicativi, rievocano molte inquadrature funzionanti e cinematografiche. Esplosioni e scene di combattimento che sembrano rompere la barriera della vignetta per fuoriuscire verso il lettore, il che le rende molto coinvolgenti. A differenza del resto, le tavole che raccontano l’esperienza onirica sono più abbozzate, linee che ricordano il tratto a matita e colori molto più chiari e dalle tinte del pastello, con lo sfondo della gabbia diverso dal solito bianco. E a differenza di altre storie, le vignette sono contenute, poche, per ogni tavola, ma dense di dettagli.

Abbiamo poi il consueto adattamento di MARCO RICOMPENSA, con le traduzioni di LUIGI MUTTI e il lettering di ALESSANDRO BENEDETTI. Una squadra ben oleata che ci ha fruito una storia allettante e densa, soprattutto se si considera il viaggio psicologico fatto da Fener, più che quello fisico.

Questo era DARTH FENER E LO SQUADRONE PERDUTO e questo è ciò che penso al riguardo!

Ora voglio sapere la vostra! Se vi è piaciuto, ditemi cosa ne pensate con un commento!
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