@Re_Censo #81 – #Cinema2Day e SPLIT

 #CINEMA2DAY
SPLIT

Amici Recensiani, bentornati sul canale!
Ieri c’è stato l’ultimo #CINEMA2DAY e questa volta ci sono andato da solo. Nella speranza che questo esperimento abbia accolto grande successo e che questo convinca i piani alti e si ripeta per altri mesi ancora, oggi parliamo di SPLIT!
Iniziamo!

Prima di parlarvi del film, volevo fare un’osservazione. Delle ragazzine che erano sedute la fila sotto la mia, hanno lasciato intendere che loro stavano al cinema dal pomeriggio. In pratica si sono viste un film dietro l’altro e quello non era l’ultimo.
Le ammiro, perché era quello che volevo fare io sin dall’inizio, ma che non ho fatto. Il punto è che, se ci saranno studi sui numeri degli spettatori, risultano un po’ falsati perché una parte si è vista più film… ma poco importa. A loro, i piani alti, basta che entrano guadagni!

Quindi!
Oggi parliamo di SPLIT. Avevo grande attesa e alte aspettative per questo film, perché quando mi sono ammalato, vedevo il trailer ad ogni pausa pubblicitaria, tra una dormita e l’altra. E la mia aspettativa non è stata delusa. Il che è tutto dire, perché sono molto esigente sui film.

Il film inizia con tre ragazzine e ciò che ci promette il trailer è subito mantenuto. Entriamo nel vivo dell’azione e della vicenda, sin da subito.
Vengono rapite e portate in un edificio murato. Niente finestre, niente porte. Solo un uomo che le tiene li in attesa che un ospite d’onore venga.

E l’ospite verrà per loro.

Vi è un uomo che va dallo psicologo. La dottoressa Fletcher studia casi di individui con dissociazioni dell’identità. Il suo interesse è mostrare al mondo che la mente di ogni identità riesce a modificare il corpo. Alcune identità ad esempio possono soffrire di patologie e altre no, patologie riscontrabili dalle analisi del sangue e non solo. Quest’uomo è in cura e ha molteplici personalità.

Quello che forse attira di più in questo film, è il modo nel quale, forse per la prima volta, la tematica del disturbo dissociativo d’identità viene toccato. E viene messo in luce in modo serio, preciso, con termini ed esempi, conferenze e una forte coerenza che non ho mai visto sul grande schermo.
La storia prosegue e veniamo a conoscenza di altre identità che in quest’uomo combattono per ottenere la luce, ossia il comando del corpo, lasciare la stanza dove sono tutti seduti, per vivere la propria unicità.

Straordinario in questo ruolo è James McAvoy la cui capacità di piangere, l’intensità delle sue espressioni, sono state sin troppo coinvolgenti e trascinanti nelle pellicole precedenti. Ecco, ora portate tutto ciò all’ estremo, in un contesto, anzi in un ruolo nel quale ogni identità è una personalità unica, forte, diversa, decisa. Ed è stato straordinario vederlo, perché si nota lo studio che ha fatto per ogni identità, non solo caratteriale, ma anche di impostazione fisica. Non risulta mai banale, ma anzi, spettacolarmente a suo agio in ogni veste.

Credibilissima è anche una delle tre ragazze che all’inizio pensavo complice, ma che la sceneggiatura, pian piano, ci mostra sotto riflettori diversi, in un cammino particolare attraverso dei lunghi e immersivi flashback. È una narrazione mai lenta, mai scadente o stancante, ma anzi appunto immersiva, coinvolgente e spettacolare.

Insomma, questo è un film talmente carico, talmente denso, che non posso che consigliarvelo. Lasciatevi prendere dalla regia e dalla fotografia e soprattutto dalla bravura espressiva del “trio” che si forma sullo schermo, che dal protagonista Kevin, alla psicologa, Karen e la ragazza Casey è un susseguirsi di primi e primissimi piani, dettagli sugli occhi, espressioni, lacrimoni, profondità che vi faranno stringere le mani sui braccioli della poltrona e tirare e trattenere il fiato fino alla fine del film.

Si parla di un seguito che pare accennato alla fine. Se ci sarà, spero sia sempre sullo stesso personaggio e che gli sceneggiatori non si facciano prendere troppo la mano dal successo di questo film per poi darci una schifezza. Ma sono fiducioso!

Però adesso voglio sapere voi cosa avete visto in quest’ultimo #Cinema2Day e se avete visto SPLIT, dovete assolutamente farmelo sapere! Commentate qui sotto con  l’ashtag #Re_Censorisponde!
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