@Re_Censo #76 Miss Peregrine e i ragazzi Speciali

MISS PEREGRINE 
e i Ragazzi Speciali

Amici di Re_Censo, bentornati sul canale, primo video del 2017!
Quindi benvenuti e buon anno!
Durante questi giorni di festa ci sono state tante brutte notizie, come la fine di Carrie Fisher e della madre Debbie Reynolds, ma anche a livello personale per me… ho però visto Miss Peregrine al cinema e quindi ne parlo oggi!
Iniziamo!

Questa pellicola di Tim Burton è tratta dal romanzo LA CASA DEI BAMBINI SPECIALI DI MISS PEREGRINE scritto da Riggs nel 2011.
Protagonista di questa pellicola è Jacob che, dopo la perdita del nonno, affronta la realtà del lutto che però si intreccia con le storie strampalate, incredibili e forse senza un vero fondamento, tramandategli dal nonno stesso.
A dispetto dei genitori, Jacob riesce a trovare ciò che cerca e così inizia la sua avventura in questa casa di bambini speciali, una sorta di X Men perennemente bambini, bloccati per protezione in un anello temporale che li custodisce dai pericoli del mondo reale, pericoli tenuti a bada da una Ymbryne, interpretata da una spettacolare, magnifica e sensuale Eva Green nel ruolo di Alma Peregrine.

Come è ovvio, Jacob entra in contatto, abbandonando man mano il mondo reale, con i pericoli di questa realtà bloccata nel tempo, scoprendo chi in realtà sia il nonno e quale compito gli era riservato all’interno di questo gruppo di speciali; una sorta di viaggio all’indietro nel tempo nella storia vera del nonno, che lo porterà ad affrontare la sua stessa storia e il suo stesso destino.

Ovviamente, come ho avuto modo di leggere da alcune ricerche online, perché non ho letto il libro, il film ha uno sviluppo di personaggi e del finale completamente diverso dalla storia originale. Ma tutto ciò può per il momento esser messo da parte per un solo motivo. Tim Burton.

Si sa, io lo adoro, soprattutto per il fatto che lascia degli indizi di se in ogni sua opera. Macchie di colori in forte contrasto tra loro, su uno sfondo desaturato, tinte assurde che su schermo non si vedono di solito accostate tra loro, apparire dalle ombre della scena. I suoi verticalismi resi nell’architettura, quasi impossibili, conosciuti nella Sposa Cadavere, ad esempio, tornano nell’inclinazione del tetto della casa protagonista del film, come anche il modo dinoccolato e le sembianze affusolate e allungate di alcuni personaggi, come i Vacui. Ma anche da alcune caratterizzazioni, come la bocca sulla nuca di una degli speciali, ricorda molto i personaggi di Nightmare before christmas. Quindi luci, colori, fotografia e design sono i segni che contraddistinguono quest’opera e la indirizzano subito alla paternità di Burton.

I personaggi sono caratterizzati e spiegati in maniera molti semplice e lineare. Non c’è molto mistero, se non proprio con il protagonista Jacob, interpretato da Asa Butterfield che ho amato in Hugo Cabret e ne il Bambino con il pigiama a righe. Ho però trovato molto interessante il nonno e il suo passato, interpretato da Terence Stamp che gli da un’aria molto paterna, affettiva, amorevole, poi Miss Peregrine, soprattutto per l’interpretazione di una donna matura, piena di sicurezze, decisa e risoluta, ben riuscita a Eva Green che devo dire ho apprezzato forse per la prima volta, ma dico così perché probabilmente non la ricordo in altri film… sapete, ho una memoria che fa schifo. Già il fatto che fumi la pipa e indossi abiti che di solito vediamo indossare da Helena Bonam Carter, qui assente per la prima volta, le danno uno spessore davvero intrigante e a proposito!

Qualcuno di voi sa se la parte era di Helena e dopo il divorzio s’è creata l’opportunità per la Green? Sono curioso di saperlo! #Re_CensoPettegolo.

Devo assolutamente recuperare il romanzo e vedere bene come funziona il suo finale, perché anche se non mi allettava vederlo al cinema, invogliato da Paola, ho trovato non un capolavoro, perché la parte finale si conclude troppo velocemente e con troppo uso di effetti speciali 3D, ma perché la storia in se è trasposta in modo spettacolare e basta non soffermarsi sulla rapidità della conclusione per apprezzare il film appieno; uno scontro con il nemico, reso quasi tutto in CGI che toglie il posto a tutto il cast è un vero peccato, non capirò se c’era un problema di budget o di sceneggiatura, ma se lo si considera una parentesi, il film funziona.
Ho letto che Riggs ha scritto altri due romanzi che seguono il primo… quindi chissà! Potremmo vederne ancora sul maxischermo! Di questi tempi si serializza e commercia di tutto!
Se voi ovviamente l’avete visto o letto il libro, ditemi la vostra nei commenti qui sotto usando l’ashtag #Re_Censorisponde!

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Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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