#CINEMA2DAY
DOCTOR STRANGE
Recensiani bentornati sul canale! Nella puntata di oggi vi racconterò il terzo mese del CINEMA2DAY indetto dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e una sfilza di sigle a seguire.
Non perdiamoci in chiacchiere, che sennò avete ragione a dire che parlo troppo!
Iniziamo!
Partiamo dal solito presupposto che ho messo in evidenza la volta scorsa. Non c’è educazione e rispetto per la sala, per il cinema e per gli altri spettatori. Non è ammissibile, a mio avviso, che ci si possa mettere a litigare da una fila all’altra, a luci ormai spente, su chi abbia dato o meno i biglietti a chi, in che modo, con quale grazia, e soprattutto sembrava di vedere quasi una scena da basso borgo. Triste spettacolo.
Quindi passiamo al film vero e proprio.
Il dottor Stephen Vincent Strange è un neurochirurgo pieno di se, borioso e al limite della spocchia famosa del Dottor House. Solo lui sa, solo lui può. Non è indubbia la sua competenza, ma questa non lo aiuterà a salvarsi da un incidente che lo porterà al lastrico, economico e professionale.
Nel frattempo però non dobbiamo dimenticare che siamo nell’universo Marvel e quindi siamo ben consci, e la sceneggiatura lo ricorda, della presenza degli Avengers e delle loro gesta contro le forze del male, o per meglio dire, i loro disastri nei tentativi di proteggere il mondo a modo loro. L’ambientazione di questa storia è diversa. Non ci sono armi, distruzioni di massa, cataclismi. Ciò che scopriamo è un mondo quasi parallelo, guidato dal misticismo, dalla forza degli incantesimi che attivano energie arcane e forzano la realtà.
In questo nuovo mondo di guerrieri mistici, guidato da un sommo stregone, vi si innesta anche Strange, per i motivi più egoistici che possa avere. Rivuole la possibilità di poter operare e tornare ad essere il medico famoso, geniale e abile di un tempo.
Doctor Strange è quindi lo stregone fumettistico della Marvel, la cui prima apparizione nei fumetti è del luglio del 1963. E da allora è stato posto come baluardo contro temibili nemici, come Cthulhu, e il nemico che qui nel film è portato in vita, Dormammu, mostro del vuoto senza tempo che vaga nei mondi e vuole la Terra, bramandola contro le barriere poste a sua difesa.
Seppur rappresentato in maniera differente rispetto al fumetto, dove è un ubriaco donnaiolo, genio della neurochirurgia che ha già da piccolo avuto tensioni con un nemico, il Barone Mordo, che percepiva già allora le sue capacità, lo Strange del film è, come detto, un affermato medico che passa semplicemente da una relazione all’altra, quando la precedente lo ha stancato, interpretato da un brillante Benedict Cumberbatch, seppur non abbia apprezzato, conoscendo il suo timbro vocale, il doppiatore che gli è stato affiancato (che io adoro perché di solito è la voce di Ewan McGregor), Francesco Bulckaen.
Interessante è la figura dell’Antico, interpretato da TILDA SWINTON, già magnifica di suo in NARNIA, cui avrei voluto si potesse dare molto più spazio anche in futuro. Stupenda interpretazione, magnifica espressività del viso e degli occhi. Un personaggio profondo ed enigmatico che su schermo è il top.
Come ho twittato all’uscita dal cinema, il film si può riassumere con due parole. Caleidoscopio e Escher. Caleidoscopiche sono le deformazioni sfruttate per dare un nuovo visual design alla magia degli stregoni, diversa dalla magia di Scarlet. E con Escher intendo le sue spettacolari litografie e incisioni che raffigurano le costruzioni dell’impossibile. Un gioco di impressioni e psicologie percettive che rendono la magia di questo nuovo gruppo di “eroi” diverso dal solito, diverso da tutto ciò che abbiamo già visto, non limitandosi solo ai cerchi arcani che appaiono per fare magie, ma coinvolgono lo spettatore senza mai arrivare al disgusto e alla nausea. Magnifico, semplicemente magnifico.
E il modo nel quale si affronta la magia, la crescita del personaggio Strange, rendono questo il film migliore del progetto Marvel sugli Avengers. Non è una corsa testosteronica a chi è il meglio cazzuto, a chi ha l’arma migliore. Ma è l’esplorazione di un mondo e un modo nuovo e diverso di approcciarsi all’ignoto, al pericolo, al domani. E se c’è quindi una cosa che Doctor Strange ci lascia e trasmette, è proprio ciò che manca negli Avengers. La forza e la determinazione di voler crescere a scapito dei propri interessi personali. Fare una scelta, personale, concreta, pagandone le conseguenze di una carriera e una vita costruita sinora e che non tornerà più. Questo non è presente in nessuno dei film monografici degli eroi visti sinora.
Che dire di più, io l’ho adorato e di sicuro vorrei rivederlo ancora e ancora, cosa che non mi hanno suscitato i precedenti. È proprio l’antitesi di Guardiani della Galassia, il peggio cui poteva aspirare la Marvel. Non mi è proprio piaciuto… metteteci che a me Chris Pratt mi sta sullo stomaco e il gioco è fatto. Strange è quel personaggio maturo, ma ironico, determinato, pieno di se ma saggio, che manca nell’orizzonte degli eroi. Finalmente è arrivato!
A fine dei titoli di coda graficizzati, vi è un rimando ad un crossover con Thor, Loki e Odino. Mentre alla fine dei titoli di coda classici, si prospetta un Doctor Strange 2. Non vedo l’ora!
Come al solito, fammi sapere cosa ne pensi di questo ennesimo cinecomicon e se non hai visto questo, raccontami quale è stato il film che hai visto in questo terzo CINEMA2DAY. Aspetto i vostri pareri nei commenti qui sotto, usando l’ashtag #Re_Censorisponde!
E se il video ti è piaciuto, fammelo sapere con un mi piace qui sotto! Ti ringrazio per avermi ascoltato sin qui! Prossimo film ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVALI!!!
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Re_Censo
