@Re_Censo #67 #Labadessa e le Cose così

LE COSE COSI’

Ogni volta che scrivo una puntata su un evento recente, sembra sempre che io ne parli in ritardo, ma perché queste cose succedono di venerdì o nel weekend, e io pubblico il venerdì successivo! Se avessi più tempo e questa cosa riuscisse a farmi fruttare qualcosina, potrei investirci di più e far uscire più puntate a settimana. Per ora non è così.
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Parliamo quindi di LE COSE COSI’ scritto da LABADESSA.

 Inziamo!

Venerdì della settimana passata, presso la fumetteria STAR SHOP a Napoli, è stato presentato questo volumetto, edito da Shockdom, giallo, ma tutto giallo che di più giallo non si può dal prezzo di 15 €. Brossura con copertina flessibile, dotata di ali.

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Ma chi è LABADESSA. Seppur nelle vignette il disegnatore si presenta come un cactus, cosa che ancora non ho capito e che volevo chiedere, ma c’era troppa gente e non ho voluto rallentarlo, chi c’è dietro tutto ciò è Mattia Labadessa, ragazzo napoletano che ha frequentato l’artistico di Aversa e l’Accademia di Napoli. Il personaggio, o meglio la pagina LABADESSA, nasce più che altro come una vetrina, un po’ come faccio io qui con Re_Censo, o anche con OIRAD e Neo The Phantom.
Dicevo, nasce tutto come una vetrina per mostrare chi è e soprattutto cosa fa questo designer digitale.

Perché Labadessa è un’opera tutta digitale, fatta a partire da fondi gialli, che su schermo distruggono le retine, ma su carta sono molto rilassanti, o almeno io son miope e mi rilassa. Non ci sono sfumature, le tinte sono piatte e vanno prevalentemente dal nero, al bianco e al rosso. I personaggi, umanizzazioni di uccelli, sono posti a ¾ e nascono con linee semplici, dal tratto quasi bambinesco, che forse rende la cosa poco appetibile, ma la forza di questo lavoro sta negli sguardi che riescono a rompere la scena, fissando in modo perentorio e interrogativo il lettore.

Nasce così una finestra che dà libero sfogo e confronto alle paure, le ansie e i turbamenti affettivi di uno qualunque di noi, spaziando dagli affetti, dagli amori, agli esami, gioie e soprattutto dolori della vita.

Mi sento di fare un piccolo raffronto, anche se la produzione è diversa, ma entrambi sono nati dal web. Parlo di Simple e Madama della Magic Press. E lo faccio per un solo motivo. Aprire un libro, o un fumetto in questo caso, significa immergersi in qualcosa di vivo, frizzante e soprattutto nuovo. Questo succede con Simple e Madama, dove Lorenza ci accompagna nella relazione dei due personaggi principali, con sketch comici ed esilaranti, proponendo poi, sui suoi temi, vignette nuove e monografiche anche online, proprio laddove è nata.
Con Labadessa questo avviene solo in parte, perché la maggior parte di quello che si vede in questo volume, è già online. Ovviamente non sto dicendo che tutto ciò che c’è sulla sua pagina è finito nel libro. Online c’è una vastità di materiale assurdo! Ma leggendolo in fila, mi ha dato questa impressione.

Sono strano, lassamo stà!

Ciò che comunque contraddistingue Mattia è la forza comunicativa del suo personaggio, non solo per i dialoghi e le battute, forti sostenitori del #neverajoy, ma è il disegno che fa fare un balzo in avanti, pur nella sua semplicità, a tutta l’opera. Questo avviene perché la linea semplice, pulita, chiara e ad impatto, l’assenza di riquadri che ricordino le gabbie del fumetto, trasformano l’uso degli strumenti pubblicitari in un substrato creativo che dà potenza al suo raccontare. Mi spiego meglio.
Guardando i disegni vien forte l’idea di una ispirazione delle scelte dell’arte moderna e alla pop art, tinte piatte, pochi colori, messaggi chiari e comunicativi eccetera. Tutto questo avanguardismo, possiamo dire, si trasforma nella forza che strizza l’occhio al disegno semplice, perché se RatMan è semplice, pur nella complessità di retini, tratteggi ecc,  in questo disegno c’è qualcosa che va ancora oltre e parte già dall’idea dell’utilizzo della carta gialla e non bianca come si è soliti fare, va oltre e arriva a spingere e dare movimento a tutto l’apparato.

E se già l’introduzione ha una potenza inimmaginabile, procuratevi questo fumetto e sfogliatelo, ritornate indietro, prendete pagine a caso e lasciatevi trascinare in un misto di parole, immagini, sguardi e ansie che sono di tutti e in tutti i giorni. E ricordatevi, se qualcuno vi dice che potete fare una domanda al grande uccello, non perdetevi in chiacchiere. Potrebbe essere l’occasione della vostra vita!
Come suona brutto e carico di doppisensi questa frase…!

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Re_Censo

Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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