@Re_Censo #551 TOPOLINO 3484

Oggi parliamo del numero 3484! Iniziamo!

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Oggi parliamo del numero 3484! Iniziamo!

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Storie e Sceneggiature

Minaccia dallo Spazio – Terzo Episodio
Storia di: Francesco Vacca
Disegni di: Andrea Casty Castellan
L’avventura del pianeta ramingo continua a coinvolgere sempre più personaggi, che dalle varie linee narrative che abbiamo visto sinora, come se fossero degli spin off, convogliano le energie di tutti i personaggi in un’unica grande storia. Ovviamente, nonostante il protagonista non sia solo Topolino ma anche Paperino, sarà proprio Topolino a prendere le redini dell’intera faccenda, per cercare di mettere in salvo il pianeta Terra. Sono veramente ritmi molto elevati, con un succedersi di situazioni ed eventi che si manifestano a grande velocità, permettendoci di non dare troppo peso alle semplificazioni del caso, per goderci invece una storia che non è solo d’avventura, ma anche molto fantascientifica.

Newton Pitagorico e il rigeneratore soporifero
Storia di: Francesco Vacca
Disegni di: Simona Capovilla
Proprio parlando di spin-off, la puntata su Newton ne crea uno nuovo, sfruttando un elemento della narrazione principale che si conclude e che viene quindi approfondito, nonostante la narrazione primaria ci avesse già dato la sua naturale conclusione. Anche in questo caso, la storia funziona molto bene, è molto coinvolgente e ha un ritmo molto scattante e col fatto che Newton salti da una parte all’altra della scena, spostandosi rapidamente nell’intera Paperopoli, non ci permette di riposare un attimo, trascinandoci con se mentre Qui, Quo, Qua tentano di frenarci.

Paperino, Qui, Quo, Qua e il tesoro del nord
Storia di: Terje Nordberg
Disegni di: Arild Midthun
L’avventura inedita questa volta è proposta da due autori norvegesi, che ci presentano una storia molto classica che sembra guardare indietro nel tempo e nella sua brevità ci racconta l’ennesima avventura di Paperino, Qui, Quo, Qua alla ricerca di uno strampalato tesoro. Quello che è affascinante di questa storia non è tanto il sentore di avere a che fare con una spia approfittatrice, quanto proprio il modo con il quale si sviluppa e i tentativi che fa Paperino di sviare gli occhi indiscreti dalla loro missione. Nonostante i suoi tentativi, sembra che tutta la situazione si riavvolga su se stessa, in un destino ovviamente crudele per il povero papero.

Paperino e i Pirati di Tangheria
Storia di: Carlo Panaro
Disegni di: Marco Palazzi
Anche questa settimana, gli ultimi due episodi fanno parte di un’unica storia, divisa in due puntate e ci ritroviamo nel mondo immaginario governato da Papero Magno, che è in viaggio su uno dei suoi velieri per firmare un patto con la Principessa Elvira, nella lontana Quackia. Ci allontaniamo così dalla corte che abbiamo conosciuto nelle storie passate, per immergerci invece in un’ambientazione più piratesca. Questo fa un pò scemare il tono di una ambientazione tipicamente medievale, tanto che anche gli elementi magici vanno in secondo piano e prendono più forza i temi dei pirati e delle ciurme. Elementi diversi, come se si stesse raccontando il trascorrere del tempo. Questa storia è sicuramente molto rapida nella sua esecuzione e trova tutta una serie di personaggi che non fanno altro che facilitare la soluzione al problema che si pone davanti alla riuscita del piano del Re, soprattutto attraverso la narrazione e i dialoghi affidati a Capitan Pepita, che è come se diventasse una calamita per tutta la narrazione, trascinandola, senza alcun tipo di affanno, alla soluzione e quindi all’epilogo.

Disegni e Stile

Copertina ormai lontana dall’estate, immersa nella rievocazione del ciclo Paperingio, con un bellissimo e chiaro riferimento stilistico a Mottura, che con i suoi grandangoli deforma l’inquadratura e ci mostra un grande scorcio. Peccato che alla bellezza dei volumi, questa mongolfiera sia messa troppo a parte poi nelle due puntate.

– Per quanto riguarda il pianeta ramingo nulla da dire di più o di meno rispetto a quanto già abbiamo visto la volta precedente. Casty infatti ci ripropone la sua linea e il suo stile, in una impaginazione molto classica, anche se alle volte guarda un po’ più indietro nel tempo e stesso fa lo stile, ravvisabile nella linea data ai becchi e nella costruzione molto semplice delle scene e, tranne in un piccolo caso nel quale non ho avuto subito ben chiaro cosa stesse succedendo, tutte le altre vignette sono veramente molto immersive, nella loro semplicità e immediatezza.

– Carino è il disegno su Newton Pitagorico, con questa linea alquanto presente nei contorni esterni, ma che poi va ad assottigliandosi nelle scene di sfondo, riuscendo così a inserire più elementi senza appesantirli alla vista e alla lettura. Alle volte invece, le scene si semplificano molto, annullando gli sfondi e concentrandoci solo sugli elementi in primo piano, incastonando il tutto in vignette molto ma molto più moderne nell’impaginazione.

– Il disegno della storia inedita guarda veramente tanto indietro nel tempo, a qualcosa di molto vintage non solo per l’impaginazione delle vignette, ma proprio per la resa della linea, in uno stile che la vede molto sottile costruire i personaggi all’interno di scenari molto semplici. Le loro stesse proporzioni e la posa nelle vignette, raccontano uno stile particolarmente interessante, ma meno attento alle proporzioni, proprio come quello di un tempo, a dispetto poi invece di vignette che nella loro semplicità riescono comunque a creare scorci e paesaggi molto suggestivi, non solo attraverso il colore, ma anche per la linea, sottilissima, e un tratteggio che crea così molta profondità.

– Il disegno di Paperino e i pirati non cambia rispetto a quanto abbiamo visto in passato per il Ciclo Paperengio. La linea infatti è molto sottile, costruisce delle vignette sicuramente molto immersive, che non rallentano la lettura, proprio per la linea così sottile che va a degradare assieme all’intensità del colore, man mano che si allontana dai primi piani, a simulare una profondità di campo. Veramente belli e genuini sono invece i personaggi, che mantengono le loro caratteristiche fisiche ed espressive, acquisendo maggior spessore attraverso il vestiario. Molto bella è l’impaginazione, che guarda a un qualcosa di molto classico e che trasmette grande spaziosità e vastità alle vignette, perché sono delle vere e proprie finestre che si aprono sulla narrazione, alternando la loro dimensione, quasi sfruttando quel linguaggio visivo tipico del cinema.

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Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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