Oggi parliamo del numero 3478! Iniziamo!
Oggi parliamo del numero 3478! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Topolino e l’Incubo dell’Isola di Corallo
Storia di: Marco Nucci
Disegni di: Andrea Casty Castellan
Questa nuova avventura con Macchia Nera si ricollega al filone di eventi in cui lo abbiamo lasciato l’ultima volta, presentandoci però un antefatto mai raccontato prima, che così approfondisce la vicenda. La storia si svolge su un’isola sulla quale vi è un carcere di massima sicurezza, da cui nessuno ha mai osato scappare e Macchia Nera prova a diventare l’incubo peggiore di Topolino, con uno stratagemma che, sia sul grande che sul piccolo schermo, ha sempre funzionato e che non mi aspettavo assolutamente di vedere e invece riesce a creare i suoi risvolti interessanti. È solo il primo episodio, per cui in realtà di bello non c’è niente, se non nel modo con il quale Topolino si rende conto di quello che sta succedendo e inizia a odorarne i problemi che ne verranno.
Megaricchi – una poltrona per tre, ep. 3-4
Storia di: Bruno Enna
Disegni di: Alessandro Perina
L’avventura del reality “Megaricchi” continua e questa volta la sfida si fa ancora più intrigante. Nel guardare nel dietro le quinte, scopriamo che i sotterfugi che si susseguono uno dietro l’altro, sono la vera anima di questa trasmissione, alternando fake news create ad hoc e bufale in risposta. Ci allontaniamo da quella narrazione che passa da un personaggio all’altro, come in una presentazione eterna, andando così a intrecciare finalmente l’azione di più personaggi l’uno con l’altro. Si arriva così all’ultima puntata, nella quale tra un battibecco e l’altro degli esperti in TV e un meraviglioso colpo che ribalta la situazione, anche se alquanto prevedibile, si giunge al finale. Si va quindi a sfumare e a dissolvere una storia che, aperta la finestra, si richiude e conclude la narrazione dell’ennesima avventura paperopolese.
Paperino e il deserto da disertare
Storia di: William Van Horn
Disegni di: William Van Horn
Da questo numero parte una nuova iniziativa che ci ha accompagna per tutta l’estate e sono delle storie inedite che ci vengono quindi proposte a partire da quella di William Van Horn, che ci presenta una piccola giornata nella quale l’avventura di Paperino e dei suoi tre nipoti è quella di fotografare il deserto per un concorso artistico. A farla da padrone è ovviamente la sfortuna del nostro papero. La storia è molto vintage, è un racconto di una semplicità disarmante, che non ha la pretesa di dirci nulla più di quello che viene raccontato, in maniera molto chiara, piana e tranquilla.
Brigitta e l’impresa 3D
Storia di: Marco Bosco
Disegni di: Giampaolo Soldati
Facendo seguito alle storie ispirate alla scienza, prosegue quindi il ciclo “Topolino comic&science” e questa volta protagonista è una stampante alimentare in 3D, che diventa così il fulcro attorno a cui Brigitta e Filo Sganta costruiranno la loro nuova attività. Proprio come anche già visto in passato, per nostra fortuna la storia non gira tristemente attorno all’apparecchio tecnologico, ma è il pretesto con cui gli eventi si sviluppano e tengono conto anche degli altri personaggi e delle loro storie. Bello è quindi vedere il dinamismo che si crea tra i vari personaggi, il modo con il quale i due imprenditori creano dal nulla la loro attività, rifacendosi a professionisti di vario genere. Una storia veramente molto carina e ben articolata, che fa tornare sui suoi passi persino Paperone.
Disegni e Stile
Copertina molto interessante, con questo Macchianera al centro, illuminato a contrasti molto netti di luci e ombre, come in una rievocazione delle scene di film gangster. Emblematica è la presenza di Topolino che sembra incastrato nella veste scura, come in un pozzo nero o in uno spiraglio scuro.
– Il disegno di Topolino e Macchia Nera è presentato ancora una volta da Casty, che torna con il suo solito stile, che mi lascia sempre un po’ interdetto. Perché ci sono vignette nelle quali riesce a creare degli scenari veramente interessanti, molto maturi nel risultato, e altri in cui invece le fisionomie dei topi vanno perdendo le loro caratteristiche e la linea, così presente, appiattisce le figure, facendone perdere tridimensionalità e volume. Altre con macchie di China e tratteggi, trasmettono al lettore tutta la potenza, la drammaticità e la cupezza del momento.
-Nulla di nuovo per quanto riguarda “Megaricchi” che si presenta con lo stile che gli abbiamo visto fino a questo momento. Veramente spettacolari sono le espressioni dei personaggi, soprattutto meraviglioso è Paperone quando urla e starnazza in giro tutta la sua rabbia. Le scene sono veramente bellissime, cariche di elementi, ma allo stesso tempo molto leggere alla lettura, come interessanti sono le scene al buio, che creano fascino e profondità con questo gioco di colori e sfumature, che danno risalto ai personaggi.
-Il disegno della storia inedita su Paperino e i suoi nipoti, proprio come fa la narrazione, guarda indietro nel tempo a uno stile molto più vintage, che però ci fa assaporare allo stesso tempo delle figure molto chiare e pulite nella resa della linea, come anche della pulizia del colore.
-Molto carino è il disegno dell’ultima storia su Brigitta e Filo Gganga, con una linea molto moderna, modulare negli spessori che crea così dei personaggi dalle forme e dai volumi presenti e belli da vedere. Le vignette aprono delle vignette su scene molto ben dettagliate, che però non appesantiscono la lettura, perché realizzate con linee molto più sottili, che così staccano sui personaggi in primo piano, facendoceli leggere in questa simulazione della profondità. Interessantissimi sono poi le espressioni dei vari personaggi.
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