Oggi parliamo del numero 3474! Iniziamo!
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Storie e Sceneggiature
Foglie Rosse – Il lungo inverno, ep. 1
Storia di: Claudio Sciarrone
Disegno di: Claudio Sciarrone
Foglie Rosse fa finalmente il suo gradito ritorno e, a dispetto della leggerezza con la quale è stato affrontato il riassuntone la settimana scorsa, qui ci ritroviamo catapultati all’interno di tutte quelle sensazioni vissute nelle puntate precedenti. Vengono riproposte nuovamente le due fazioni, quella degli Sgharooz ancora in cerca di un modo per partire e quella di Tip, Tap e degli amici di Philly che stanno mettendo su un piano per trovare una nuova sistemazione. I dialoghi che qui vediamo svilupparsi sembrano però essere veramente molto ripetitivi, come se si girasse attorno alla situazione più e più volte, senza riuscire a trovare una vera attuazione di quello che si progetta, per poi ritrovarci, sulla fine della puntata, con quei famosi agenti federali che si mostrano finalmente, uscendo dall’ombra e mettendo i bastoni fra le ruote a tutti.
Paperiliade – Libro Secondo: La caduta, ep. 1 e 2
Storia di: Roberto Gnagor
Disegno di: Alessandro Perina
Ci tuffiamo indietro nel mito, attraverso le pagine dell’Iliade Papera, con il secondo libro e anche questa volta è diviso in due puntate, che ci riportano in una delle pagine più illustri della letteratura antica, ricostruita ovviamente secondo lo stile Disney. Nonostante siano due le puntate, il ritmo è talmente frenetico che si salta veramente di palo in frasca con una rapidità incredibile e più che un vero e proprio racconto, sembra un voler selezionare alcune scene chiave e riproporle al lettore, adattando ovviamente molti dialoghi, seguendo quella logica che abbiamo visto la settimana scorsa che li vede così fusi con un tema più moderno e che, se sicuramente stride con il linguaggio antico, è anche però motivo per creare tensione e comicità.
Lord Hatequack Presenta… L’ora del Terrore: Paperoga e il lungo, lunghissimo nastro misterioso
Storia di: Marco Nucci
Disegno di: Enrico Faccini
Puntata strabiliante nella quale torniamo a far visita a Lord Hatequack che si appresta a raccontarci una nuova storia, che però si trasforma quasi in metanarrativa e che coinvolge così il vero protagonista in un viaggio che lo allontana dalla sua città, per farlo capitare nelle tenebre, tra ombre minacciose. La vicenda sembra non voglia raccontare nulla, ma in realtà il racconto diventa muto e i due sceneggiatori lasciano il posto al disegnatore, dandogli tutti gli elementi perché al posto dei dialoghi funzionino le scene. E la loro coordinazione funziona benissimo, ma per il disegno ne parliamo dopo. La storia funziona alla grande!
Anacleto e i giorni senza Paperino
Storia di: Davide Fortuna
Disegno di: Marco Mazzarello
L’ultima storia è bellissima, perché siamo abituati a vedere solitamente la parte dell’avventura che nasce quando Paperone obbliga a Paperino in una delle sue ricerche in giro per il mondo. Questa volta invece, il focus si sposta sul vicino di Paperino, Anacleto che, sconfortato per la lunga lontananza del papero, non sa cosa inventarsi per rallegrare le sue calde giornate e cerca così un degno sostituto con cui litigare amorevolmente. La storia si fa veramente molto divertente, proprio perché andiamo a esplorare questo aspetto solitamente sconosciuto e non visto delle avventure di Paperino e lo facciamo in un modo molto originale e coinvolgente, proprio per il modo di fare di questo insolito protagonista, in cerca del vicino, più o meno vicino, con cui litigare.
Disegni e Stile
Copertina in controtendenza rispetto alla stagione che stiamo vivendo, ma molto in linea con quanto vive Topolinia. Bella, moderna nella linea, nelle forme e nel colore e, anche in questo risultato, ricorda molto la fantascienza anni ’80.
-Finalmente ritorna il vero disegno di Foglie Rosse, che devo dire la verità mi è mancato veramente tanto. La linea è veramente molto morbida, riesce a costruire degli elementi molto plastici, aiutata poi soprattutto dalla colorazione e dalle sfumature che ci danno così modo di vedere fuoriuscire dalle vignette i personaggi. Personaggi che hanno una bella presenza nelle scene, molto piacevoli, concreti. E moderne tornano a essere le vignette e il modo in cui sono disposte nella tavola, così come lo studio delle scene, con un risultato molto maturo che ci trascina in quelle storie di fantascienza tipiche degli anni ’80 e ’90, un po’ alla E.T. e un po’ alla Stranger Things.
-Per quanto riguarda la Paperiliade, nulla cambia rispetto a quanto abbiamo visto la settimana scorsa. Il disegno è alquanto moderno soprattutto nel modo in cui le scene sono gestite, ma raffigura i personaggi secondo uno stile più classico. Interessanti sono le scene che fotografano gli eventi chiave, sottolineati da colori che vanno a contrasto tra di loro e con tinte che creano scene luminose e quindi drammatiche e epiche.
-Il disegno sulla storia di paura è meraviglioso. Inizialmente non mi dava quella sensazione che ho visto nelle prime volte che abbiamo incrociato Lord Hatequack, perché ci viene proposto da Faccini che con la sua linea e il suo tratto più tondeggiante e morbido, mal si configura per una storia horror, ma invece quel senso di paura e di mistero funziona proprio quando la vicenda perde la voce e diventa muta. La tensione che si crea, nel farci passare da una vignetta all’altra sulle strisce orizzontali, aumenta a mano a mano che la luce scompare e il personaggio si addentra nelle tenebre. La tensione cresce a dismisura e la storia funziona benissimo, con un coinvolgimento spettacolare.
-La storia su Anacleto ha un disegno veramente molto bello da vedere, perché ha una linea semplice, pulita e leggera, e le campiture del colore distinguono chiaramente gli elementi. A uscirne in maniera eccelsa sono quindi le forme dei personaggi, molto tridimensionali, gustosissime da vedere, inquadrate in scene molto ben dettagliate, nonostante siano descritte con pochi elementi, ma veramente solidi, chiari e immediati.
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