TOPOLINO
3466
Oggi parliamo del numero 3466! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Le Strabilianti imprese di Fantomius, ladro gentiluomo – La notte di Fantomius, Primo Episodio
Storia di: Marco Gervasio
Disegni di: Marco Gervasio
Torniamo in una delle avventure di Fantomius, nuovamente alle prese con uno dei suoi diabolici piani. La vicenda in realtà si apre dal lato opposto del personaggio, quindi con la sua controparte nella polizia di Paperopoli, che vediamo così impegnata per sventare un’eventuale rapina nel momento in cui Paperone stesso ritorna in città. Come abbiamo già visto per altre narrazioni simili, è una storia che ha un ritmo veramente molto elevato, con una successione rapida di eventi che si svolgono uno dietro l’altro, calamitando il lettore in quella che diventa quindi una scena d’azione molto movimentata e che, al tempo stesso, ci fa rendere conto di quanto Fantomius abbia ormai una macchina organizzativa veramente all’avanguardia. Il tutto ci conduce, freneticamente ma con chiarezza, a un finale aperto e carico di mistero, in attesa del suo continuo la settimana prossima.
Gli Urbani Paperi – Il grande circo, secondo episodio
Storia di: Matteo Venerus
Disegni di: Emmanuele Baccinelli
Nel viaggio che stiamo facendo nell’antica Roma papera, come abbiamo visto anche in precedenza, vengono utilizzati eventi tipici del tempo per raccontare e approfondire la relazione tra i personaggi e allo stesso tempo per mostrare al lettore come si viveva all’epoca e come il prestigio passava anche attraverso la bellezza e alcuni discutibili passatempi. Come succedeva negli episodi precedenti, a mantenere alto il ritmo e quindi anche l’attenzione del lettore, è un racconto che salta da un personaggio all’altro e quindi da una narrazione all’altra, che intrecciandosi ne formano una ben solida e costruita, fatta di aspettative ma anche di occasioni da cogliere. Il viaggio continua la settimana prossima.
Amelia e le 7 Streghe Vulcaniche, terzo episodio
Storia di: Bruno Enna
Disegni di: Roberto Vian
Il piano di Paperone continua a svolgersi sotto gli occhi increduli delle streghe, che non riescono così a trovare le altre monete recuperate tempo addietro da Amelia. Nel loro viaggio simultaneo a tappe, Paperone e i suoi parenti iniziano così la consegna di queste monete, ma nel frattempo la paura che Irma suscita nelle sue colleghe fa sì che il gruppo di streghe inizi a rompersi e le alleanze a cambiare. La stessa organicità che quindi abbiamo visto nelle puntate precedenti continua a passare anche nella narrazione attuale, facendo sì che, aiutati dal ritmo della narrazione, anche questo terzo episodio riesca a saltare da un personaggio all’altro e allo stesso tempo da una fazione all’altra, che si stanno delineando in dirittura di quello che sembrerebbe essere uno scontro finale. La vivacità e veridicità con cui viene raccontata la storia, riesce ad appassionare e non poco!
Pluto e l’inseguimento canino – l’incidente
Pluto e l’inseguimento canino – quasi preso…
Pluto e l’inseguimento canino – praticamente perso!
Pluto e l’inseguimento canino – trovato?
Storia di: Gabriele Panini
Disegni di: Libero Ermetti
L’ultima storia in realtà è una storia che funziona a tappe ed è dedicata ai 91 anni di Pluto, che così viene raccontato in una sua giornata tipica, nella quale, attraverso uno strumento di tecnologia regalatogli da Topolino, scopre che il padrone è in pericolo e decide quindi di passare all’azione. Queste quattro piccole finestre che vengono aperte, fotografano gli istanti in maniera rapida e il povero cagnolino diventa l’eroe, correndo a salvare il suo amato padrone, il tutto raccontato con il pensiero attivo dei personaggi a quattro zampe e non come invece accade in altre episodi simili, in cui le onomatopee dell’abbaiare del cane vengono poi tradotte. Interessantissimi sono i momenti nei quali Pluto rompe la quarta parete e guarda direttamente il lettore.
Disegni e stile
Ultima copertina stampata con tecniche e carta differenti, come le ultime viste in queste settimane. Stavolta è una bellissima carta ruvida che ben si combina con il mistero e la drammaticità di Fantomius e il suo mondo ladresco. Belli i riflessi del dipinto che sembra uscire dal supporto, come anche le ombre dei personaggi che assumono volumi incredibili.
-Per quanto riguarda Fantomius, in realtà non abbiamo nulla di nuovo da cui discutere riguardo il disegno, infatti Marco Gervasio ci ripropone la sua linea molto pulita e modulare nello spessore, che crea così elementi di facile lettura e al tempo stesso crea delle scene cariche di elementi, che però non soffocano gli attori principali, che vengono quindi esaltati nei volumi attraverso colori e ombreggiature. Meno presente è il colore stile seppia e desaturato.
-Ancora una volta, nulla di nuovo per quanto riguarda la storia degli Urbani Paperi e quindi ritroviamo questa linea veramente stupenda da vedere, che crea personaggi e volumi molto moderni, pur conservando le proporzioni classiche. Ho trovato particolarmente interessante le vignette, molto più moderne rispetto all’impaginazione classica, che sviluppano così la narrazione in maniera più cinematografica, soprattutto quando la gabbia viene rotta e queste sono così impaginate alla maniera americana, in una continua rievocazione storica, attraverso gli scorci paesaggistici.
-Anche questa settimana nulla di nuovo per quanto riguarda lo stile di disegno dato alle 7 Streghe Vulcaniche, che appare con questa sua linea così pulita e semplice, decisamente molto più digitale nel risultato, tanto che ancora una volta alcuni elementi fisionomici e anatomici è come se creasse volumi un po’ a sé stanti, rispetto al resto del corpo. Particolare rilievo e interesse, lo hanno le espressioni degli occhi e il modo con il quale invece alle volte gli occhi stessi scompaiano, quando le figure vengono semplificate estremamente, in uno stile veramente molto moderno e che gioca molto quindi anche sullo spessore delle linee, che cambia per simulare la profondità di campo.
-Carino il disegno dato alle 4 mini storie di Pluto, nelle quali quindi si cerca di rappresentare al meglio l’unicità di questo fidato amico a quattro zampe, nonostante in alcune scene la linea sia veramente molto presente, ma questo esasperare, non fa altro che marcare la prospettiva, forzandola per rendere meglio la lettura degli spazi. Nella semplicità con la quale il disegno è reso, alle volte sembra quasi di saltare da una scena all’altra, senza continuità visiva, proprio come se fossimo all’interno di un corto animato, nel quale è la nostra fantasia a combinarsi con le scene mancanti della storia.
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