@Re_Censo #520 TOPOLINO 3465

TOPOLINO
3465

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Oggi parliamo del numero 3465! Iniziamo!

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Storie e Sceneggiature

Gli Urbani Paperi – ai vostri posti, primo episodio
Storia di: Alex Bertani, Matteo Venerus
Disegni di: Emmanuele Baccinelli
Torniamo indietro nel tempo, all’epoca dell’espansione dell’Impero Romano, e riacchiappiamo così tutti i personaggi che da Paperopolum si sono trasferiti nell’urbe romana. Paperonoro tenta ancora una volta di fare affari con Tizio Caio, che però nel frattempo è diventato Senatore e dimostra così un ligio attaccamento alle regole e alle leggi, non guardando in faccia a nessuno e mettendogli i bastoni tra le ruote. La cosa bella di questo episodio è la profondità con la quale si raccontano i vari temi, non solo quello storico, ma anche quello culturale, sociale, familiare e politico, che vengono quindi approfonditi pian piano per darci tutta la credibilità che serve a immergerci nuovamente all’interno di questa rievocazione storica targata dai paperi della Disney. Sembra in realtà un grande e profondo prologo, ma staremo a vedere in futuro che cosa ci riserverà questo tipo di avventura.

Amelia e le 7 Streghe Vulcaniche, secondo episodio
Storia di: Bruno Enna
Disegni di: Roberto Vian
Secondo episodio sulle streghe vulcaniche e troviamo ancora una volta una narrazione molto spedita e ben intrecciata, che salta da un gruppo di personaggi all’altro, in maniera costante e con un ritmo molto brioso. Infatti, non c’è solo Amelia che si lamenta con la nonna, ma anche Paperone e i suoi amici e parenti che cerca una soluzione al problema che le altre streghe potrebbero procurargli, avendo lui rubato tutte le monete numero uno degli altri ricchi. La storia è ancora più entusiasmante dell’ episodio precedente e infatti, con questo continuo saltare da un gruppo all’altro, crea una tensione incredibile ma anche una organicità e consequenzialità nelle cose che accadono. Veramente entusiasmante leggere una storia così ben fatta, che si prende il giusto tempo per raccontarci tutto quello che deve, senza tagliare corto sul nulla.

Fumetti Muti – Don’t worry Bum Happy presenta Il Mago
Storia di: Corrado Mastantuono
Disegni di: Corrado Mastantuono
Ritroviamo Bum Bum in una delle sue storie brevi e soprattutto mute. Stavolta è alla TV, dedicarsi alla visione di alcuni trucchetti magici che lo entusiasmo a tal punto da farlo correre al circo, dove il mago si sta esibendo. Riesce a essere talmente tanto pedante, che persino il mago lo trova insopportabile. La storia prende una comicità ad alti livelli, forse proprio per il fatto che questa è sostanzialmente muta e ovviamente grande parte la fa proprio il disegno, che vediamo dopo.

Miao, Cronache Feline – Mistero senza risposta
Storia di: Enrico Faccini
Disegni di: Enrico Faccini
Altro episodio molto breve con protagonista Malachia, nel quale il gatto di Paperoga riscopre la bellezza delle scatole di cartone, a dispetto invece dei regali che contenevano. Questa puntata torna di nuovo a essere raccontata con quei toni tipici del sogno, nel quale quindi Malachia va a finire e con il quale quindi viaggiamo all’interno della sua psiche. La tenerezza di questo personaggio è sempre più evidente, man mano che Faccini torna a raccontarlo e il finale ci lascia col fiato un po’ sospeso.

Topolino e la grande rapina ronzante
Storia di: Sisto Nigro
Disegni di: Ottavio Panaro
L’ultima storia è una nuova indagine che Topolino porta avanti, quando scopre che nei guai è finito proprio il suo amico Orazio, coinvolto in una rapina. A farla da padrone è proprio l’indagine, che però dalla polizia, raccontata con potenti mezzi, passa nelle mani di un semplice cittadino, appunto Topolino. Ecco che ci presenta una serie di indizi, carpiti sia dall’osservazione del luogo del crimine, che da piccoli interrogatori che svolge su alcuni personaggi. Riuscendo a seguire ogni indizio, arriviamo inizialmente a un finale che non soddisfa le ricerche e solo quando Topolino approfondisce l’indagine, si arriva alla vera soluzione, nella quale si rivede il solito problema di questa narrazione giallistica, in cui il colpevole spiega retrospettivamente i suoi loschi piani e Topolino sfrutta un elemento nascosto alla narrazione fino a quel momento, per attirare a sé gli aiuti necessari, annullando così tutta la tensione creata sino a quel momento.

Disegni e stile

Copertina bellissima, questa seconda stampata con questi inserti lucidi metallizzati. Troviamo Paperino in pieno stile romano, su una biga veramente ben dettagliata, con una linea veramente spettacolare, morbida, col suo piumaggio sfumato che sottolinea i volumi del personaggio.

– Il disegno che vediamo in Urbani Paperi non si allontana da quanto visto in passato, infatti ritroviamo tutta la bellezza che vignette molto moderne riescono a proporci attraverso scorci paesaggistici e ricostruzioni delle antiche ville romane. Stracarichi di dettagli, questi disegni riescono a presentarci così la parte più bella e produttiva dell’Impero, attraverso quindi l’abbigliamento variegato dei personaggi e il modo con il quale sono delineati edifici e case varie. Tra tratteggi e macchie di China, si riesce a dare una profondità incredibile, tanto che alcune vignette si rompono, presentandoci scene e scorci a piena tavola, su cui le altre vignette galleggiano.

– Ancora una volta il disegno delle streghe vulcaniche ha un non so che di cinematografico. Sarà l’effetto che viene dato attraverso il puntinato, che alleggerisce le figure e al tempo stesso ne approfondisce i volumi, dando così anche drammaticità alle scene, o il modo con cui queste sono studiate e le inquadrature sono rese per sottolineare quindi attraverso il linguaggio cinematografico e con pose differenti dal normale quella tensione, quella potenza e anche quella magia e quell’atmosfera in più che normalmente non siamo abituati a vedere, a rendere questa storia veramente avvincente da leggere. La linea rimane comunque molto presente, ma è anche necessaria a creare quei volumi così belli, non solo per i personaggi, ma anche per gli oggetti e gli ambienti, alle volte resi attraverso la lente di un grandangolo, che riesce, nonostante la deformità, a far entrare nelle scene un gran quantitativo di elementi, senza però appesantirne la lettura.

– Il disegno di Bum Bum è bellissimo, ovviamente non cambia nulla rispetto alla volta precedente, infatti torna questo strano bianco e nero, fatto di colori più desaturati in realtà rispetto al bianco e nero. Lo stile del personaggio, la linea con la quale sono resi gli ambienti e le scene, restano fedeli a quanto conosciamo di lui e importantissimi sono quindi le espressioni, che in una storia muta raccontano più ancora di quanto farebbero le parole. Anche qui, la conseguenzialità con la quale alcune vignette vengono disegnate, ci aiuta anche a leggere il movimento e a dare un filo a quanto succede nell’intera vicenda.

– Per quanto riguarda il disegno di Malachia, nulla cambia rispetto a quanto abbiamo visto in passato, sia per la linea utilizzata da Faccini, che per le proporzioni delle forme e dei personaggi. Poco convincenti, in alcune vignette, sono le zampe stesse di Malachia che perdono completamente i connotati anatomici delle zampe di gatto. Sono sempre le espressioni a trascinarci e attirarci alla scoperta del personaggio.

– Il disegno della rapine con le api è un disegno veramente molto classicheggiante, con una linea non molto presente, ma molto morbida, che crea così degli elementi molto puliti e semplici da leggere e che ritmano in questo modo la vicenda in modo coinvolgente. Le vignette riescono a creare delle vere e proprie finestre cinematografiche, non solo per l’inquadratura, ma anche per la posizione dei personaggi al loro interno, rendendole così molto accoglienti, come se fossimo presenti noi stessi nella scena.

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Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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