@Re_Censo #511 TOPOLINO 3462

TOPOLINO
3462

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Oggi parliamo del numero 3462! Iniziamo!

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Storie e Sceneggiature

I Misteri di Paperopoli – Zio Paperone e l’avventura sui tetti
Storia di: Massimiliano Valentini
Disegni di: Marco Palazzi
Per la prima volta a raccontarci la storia non è un personaggio, ma una città e protagonista è proprio Paperopoli, che si mostra e si svela al lettore attraverso i misteri nascosti tra le pieghe della sua stessa storia. Il tutto avviene ovviamente attraverso la rivalità di Paperone e Rockerduck e, nonostante si raggiunga il finale in maniera forse troppo semplicistica, interessantissimo è il ritmo che viene dato alla vicenda attraverso i tentativi e i fallimenti di Paperone e Paperino che così girando in lungo il largo, presentandoci nuovi scorci e angoli finora sconosciuti di Paperopoli. Una bella iniziativa, molto originale, decisamente fresca e coinvolgente.

Paperino, Bum Bum e l’inventore maldestro
Storia di: Corrado Mastantuono
Disegni di: Corrado Mastantuono
Mastantuono ci delizia ancora una volta con il suo mitico Bum Bum, anche se non capisco perché nel titolo non ci sia anche Archimede, dato che l’inventore maldestro non penso sia lui. La storia è molto semplice, una banda di malviventi scambia Bum Bum per Archimede e lo costringono a creare un’invenzione che riesca a portare a termine un loro astuto piano. La vicenda è condita dalla solita euforia e dall’esuberanza di Bum Bum, che ci porta in scene particolarmente comiche che fanno sganasciare dalle risate, stemperando così tutta la tensione creata dai malviventi. Archimede è rappresentato con una certa spocchia, che mi dà un po’ fastidio, ma per il resto è una storia piacevolissima da leggere, ben articolata e che sa ben sfruttare le caratteristiche del protagonista per condurci al finale in modo coerente.

Pippo e l’ombra dilettevole
Storia di: Roberto Moscato
Disegni di: Giulia La Torre
Storia molto breve nella quale incrociamo Pippo che, non riuscendo a creare le ombre al solito modo, ci tenta ovviamente a modo suo. La vicenda ha dell’assurdo, ma ovviamente è tinta di una certa nota comica, che arriva al suo apice soprattutto nell’ultima vignetta, che sottolinea così tutta la natura del personaggio.

Detective Donald, il Caso Numero Uno
Storia di: Vito Stabile
Disegni di: Carlo Limido
Con questa storia sembra di tornare veramente tanto indietro nel tempo, con un Paperino nei panni del detective Donald, che mi ha ricordato un po’ Cormoran Strike di Galbraith/Rowling, sempre in crisi economica. Al suo fianco l’instancabile Oletta, l’assistente che sarà il gancio, l’aiuto e lo sprona a fare meglio. Ma il sapore vintage del racconto lo si ritrova nel personaggio di Zio Scrooge. Non conosco il contesto di detective Donald, ma l’ho trovato molto fresco, dinamico e il riuscire a seguire tracce e indizi, mi ha fatto molto piacere, nonostante poi la rapidità della faccenda. Davvero interessante è il rimescolare delle peculiarità dei personaggi, per creare ambientazioni diverse.

Topolino e Eta Beta e il Ciarliero Fandoniatore
Storia di: Davide Aicardi
Disegni di: Lucio Leoni
L’ultima storia è dedicata a un’avventura tra Eta Beta e Topolino, perché in una loro passeggiata al parco, un altro alieno sembra rapire il cane di Eta Beta. I due amici partono all’inseguimento e si ritrovano così su un’astronave, alla ricerca della verità. Verità che viene rappresentata però sottosopra e se per me è già difficile leggere i dialoghi di Eta Beta a causa della “p” avanti a tutte le sue parole, figurarsi stare dietro al linguaggio di questo alieno, che dice una cosa ma ne pensa un’altra. Per fortuna però l’intuito di Topolino è decisamente molto affinato e intuisce così la situazione quasi al volo, risolvendola in pochissime battute. Ancora una volta il finale è quindi molto semplice, a dispetto di come sia invece articolata tutta l’intera vicenda, che è un aprire e chiudere una finestra su una giornata all’apparenza normale.

Disegni e stile

Copertina bellissima, con un Paperone in primo piano su una città dai colori tenui, ben illuminata, ma sfocata che così ci fa concentrare sul personaggio in tutta la sua bellezza, capace di tutto pur di riuscire.

-Il disegno sull’avventura a Paperopoli è veramente stupendo, perché ha una linea che è modulare negli spessori, sicuramente molto presente soprattutto nei soggetti in primo piano, ma che riesce a diventare molto leggera e sottile man mano che ci avviciniamo agli sfondi, dove diventa talmente tanto sottile da abbozzare solamente gli elementi. Molto pulita che riesce a rendere, attraverso le inquadrature, tutta la bellezza delle forme dei personaggi e anche la presenza degli edifici, attraverso le inquadrature stesse e gli scorci che vengono così esaltati.

Nulla di nuovo per quanto riguarda lo stile che Mastantuono ripropone nella storia con Bum Bum, nella quale ritroviamo quindi la sua linea molto moderna, crea fisionomie lontane dalle proporzioni classiche, ma funzionano benissimo e sottolineano, attraverso le espressioni dei personaggi, le loro peculiarità e caratteristiche. Spettacolare è la resa della gag principale, tra la posa della foto e l’alternanza delle vignette.

-Disegno molto semplice quello di Pippo, che si presenta a noi con una linea alquanto presente, ma molto pulita che crea così delle scene di rapida lettura. Più attenta del solito alle proporzioni, anche se il personaggio sembra più tozzo e meno slanciato del solito. Riesce comunque a esaltarne la personalità, soprattutto attraverso il suo modo esagitato, che passa attraverso le pose e le sue espressioni.

-Quello di Detective Donald è un disegno veramente molto bello, che però non riesco ad inquadrare con precisione. La linea è molto pulita, ha un bell’aspetto, soprattutto nei primi piani, ma crea anche proporzioni e fisionomie che guardano un po’ più indietro nel tempo, a dispetto poi invece di posizioni e inquadrature nelle scene un po’ più moderne. Interessantissimo invece è l’utilizzo del tratteggio, che crea con le macchie di china nera drammaticità, suspance e tensione narrativa, che danno al disegno una forte impronta in stile giallo, come se fosse uscito in parte da un romanzo e in parte da un telefilm degli anni ’60.

-Anche per il disegno di Eta Beta e Topolino la linea è veramente molto presente, soprattutto nei dettagli e nei primi piani, eppure riesce a creare delle figure molto semplici, che si combinano bene con gli ambienti, creando così scene che hanno pochi elementi, facilmente leggibili. Anche l’aspetto più tecnologico e fantascientifico di astronavi e robot, risulta essere molto elementare e semplice. Nonostante alle volte il muso di Topolino non sia proprio convincente, il risultato è comunque quello di avere un disegno talmente immediato, da aiutare il ritmo della lettura e quindi sostenere l’intero ritmo della vicenda.

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Pubblicato da Re_Censo

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