TOPOLINO
3453
Oggi parliamo del numero 3453! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Le Tops Stories – Il X Klum
Storia di: Giorgio Pezzin
Disegni di: Davide Cesarello
Storia spettacolare quella che vede come protagonista Top de Tops, che parte in direzione del Perù, dove una sua collega sta facendo degli studi sulle linee di Nazca. La mitologia che viene qui approfondita riguarda un contatto alieno, ma non viene raccontato come la tipica teoria complottista, ma come l’occasione di un incontro che ha una durata talmente effimera, nella realtà dei fatti, che quasi passa in secondo piano, fino al finale, nel quale il mistero rimane comunque apparentemente il risolto. Ciò che qui è veramente coinvolgente, è il tipo di avventura che viene costruita, che ci permette di essere coinvolti nel tipico turbinio disneyano, ma che in maniera molto organica riesce a raccontare e a farci protagonisti della vicenda.
Pianeta Paperone – come ai vecchi tempi
Storia di: Vito Stabile
Disegni di: Marco Rota
Paperone sta concludendo l’ennesimo affare quando, per riuscirci il venditore vuole a tutti i costi conoscere il suo migliore amico. La vicenda è un’occasione incredibile che, con la scusa di riportaci indietro nel tempo, riesce ad approfondire il personaggio, ambientandolo ancora una volta nel Klondike, ma anche e soprattutto per rivisitare alcuni suoi aspetti sentimentali. Ci riesce benissimo, soprattutto quando Paperone resta scottato e, nello scoprire assieme al venditore chi sia poi effettivamente questo suo amico di vecchia data, ci viene riproposto un ennesimo flashback, che così, non solo introduce altri personaggi, ma nel guardare indietro nel tempo e nel ricollegare alcuni eventi, ci mostra quanto ormai la narrazione di questi personaggi si sia talmente tanto infittita e allargata, da essere veramente tanto profonda. Una riuscita eccezionale, con una conclusione molto commovente.
Miao, Cronache Feline – Questione di gusti
Storia di: Pietro B. Zemelo
Disegni di: Enrico Faccini
Storia brevissima nella quale ritroviamo una piccola finestra che si apre sul mondo felino di Malachia. Questa volta Paperino decide di risparmiare anche sul cibo del suo gatto, proponendogli una sottomarca economicissima. La storia mi ha ricordato un po’ le volte in cui anche io, cambiando tipologia di crocchette, avevo difficoltà nel fargliele apprezzare a Codino. Ma, devo dire la verità, Malachia è molto più furbo del mio cane e Paperino, ovviamente dovrà correre ai ripari, perché persino il gatto è più sveglio di lui. Storia breve, ma veramente stupenda.
Filo, Brigitta & la Ducklink superveloce
Storia di: Pier Giuseppe Giunta
Disegni di: Francesco Guerrini
Ancora una volta siamo alle prese con una storia che ha tutto il sapore di una di quelle vicende d’altri tempi, ma che poi in realtà, in fin dei conti, le tematiche che tocca sono tutte quante molto moderne, soprattutto tecnologicamente parlando. Questa volta infatti, Filo e Brigitta mettono su un’azienda per scambiare più velocemente i dati digitali, sfruttando la discrezione dei doni volanti. Paperone è quindi deciso a testare questa tecnologia, per vedere se è un’occasione d’oro o meno, ma è come se si stesse dando un po’ la zappa sui piedi. Nel rispettare questo tipo di narrazione vintage, la storia è molto semplice e viene raccontata con una organicità che non ha nulla a pretendere, e sia lo stratagemma che la soluzione che conduce al finale, non hanno praticamente nulla di originale, eppure funzionano veramente molto, molto bene. Il tutto è anche condito con una certa dose di umorismo.
Gambadilegno e la rapina ippica
Storia di: Francesco Vacca
Disegni di: Graziano Barbaro
Quest’ultimo episodio è una storia veramente sconcertante, nella quale Gambadilegno riesce in uno dei suoi colpi, ma una serie di sfortunati eventi, mettono a repentaglio la sua incolumità ed è per questo quindi, che la vicenda inizia a tingersi quasi di assurdo, con un ritmo veramente eccezionale, condito da un’ironia molto sottile e spassosa, che si spalma su più personaggi e che sicuramente funziona in maniera eccezionale anche attraverso il disegno. Nonostante la rapidità della vicenda, è una di quelle poche storie che riesce ad avere un capo e una coda, con al centro tanta bella roba da leggere.
Disegni e stile
Copertina bellissima, quasi cinematografica, con questo aereo preso di scorcio che ci propone i protagonisti della prima storia, riprendendo in pieno il loro stile, anche se con una colorazione più moderna. Veramente bellissima e di forte impatto.
-Il disegno dell’avventura di Top de Tops sembra riportarci molto indietro nel tempo, soprattutto per quanto riguarda questa linea classicheggiante, alquanto presente, che nello stile ricorda un poco Zironi, anche se effettivamente le linee sono meno morbide e non poi così completamente graffianti. Eppure, Cesarello qui riesce a creare dei bei personaggi e a trasformare una vicenda dal sapore vintage, macchiandola con alcuni elementi quasi steampunk, creando anche vignette molto riassuntive, non solo nei movimenti dei personaggi, ma anche nei dettagli raccontati al loro interno.
-I disegno di pianeta Paperone ci riporta indietro nel tempo, proprio come fa la sua storia. Quindi ritorna una linea che non cambia negli spessori, è molto semplice, pulita e anche morbida, nonostante però risulti poco attenta alle anatomie e alle proporzioni. Il disegno è veramente meraviglioso, perché nella sua semplicità riesce a creare delle scene vividissime e nei flashback addirittura ripesca gli stili del passato, come ad esempio il cambio d’abito di Paperone e non solo. Particolare è la resa di Archimede, che al posto delle zampe presenta poi due piedi umani.
–Faccini torna a disegnare una delle avventure di Malachia e così torna anche la sua linea alquanto presente, ma soprattutto molto personalizzata, che ci riporta queste sue proporzioni più piccole e rotondette, non solo di Paperino, ma anche dei suoi nipoti. Il disegno è quindi molto semplice, gli sfondi ben caratterizzati, anche se con poche linee, che ricreano quella ambientazione casalinga e familiare, tipica della narrazione per immagini dell’autore.
-Il disegno dell’avventura di Filo e Brigitta, prende dalla storia lo stesso sapore vintage. Infatti, la linea è molto semplice, sottilissima, alle volte veramente molto graffiante, che ricrea i personaggi come se stesse veramente guardando a qualcosa di passato, sia per quanto riguarda le anatomie, che le proporzioni e la resa anche delle loro espressioni. Poche vignette, molto d’impatto, che vengono realizzate dimenticandosi della linea morbida della Disney, per andare incontro a un effetto quasi più simile a quello di una biro o di una penna dalla punta molto più sottile, che si fa comunque apprezzare, a dispetto del fatto che sia poco moderno come risultato.
-Anche il disegno su Gamba sembrava un d’altri tempi, almeno a prima occhiata. Poi si scopre essere veramente geniale. Nonostante la linea alquanto presente, riesce a creare dei personaggi molto dinamici, che prendono vita all’interno delle vignette, così come se fosse un film commedia, molto comica. Attraverso un ripetersi di vignette molto strette, si esalta la comicità della vicenda. Esilarante è il modo in cui si comportano i personaggi, il come si guardano tra loro e quasi guardano il lettore, con una serie di occhiate e di espressioni veramente stupende.
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