@Re_Censo #486 TOPOLINO 3442

TOPOLINO
3442

@Re_Censo #486 TOPOLINO 3442

Oggi parliamo del numero 3442! Iniziamo!

@Re_Censo #486 TOPOLINO 3442

Storie e Sceneggiature

Amelia e la Numero Uno del Numero Due – ep. 1
Storia di: Roberto Gagnor
Disegni di: Donald Soffritti
La prima storia di questo volume ci presenta una sconfitta Amelia, che di punto in bianco ritrova la fiducia nelle arti magiche e mette su un piano grandioso, per sopraffare una volta per tutte Paperone. Ma per farlo, deve recuperare un’antica magia, che si basa sulla Numero Uno del Numero due, grazie alla quale acquisire un grandioso potere per mettere sotto scacco il papero più ricco del mondo. La vicenda è raccontata attraverso un enorme flashback che parte proprio dall’incontro tra Rockerduck e Paperone, che per la prima volta, a quanto pare, devono allearsi. Bellissimo ritmo, coinvolgente la narrazione, che allo stesso tempo è molto leggera ma anche ben approfondita, soprattutto attraverso i disegni che vediamo dopo.

Paperin Pigafetta, Oltre i confini del Mondo – Capitolo 2: Fuoco
Storia di: Pietro B. Zemelo
Disegni di: Paolo Mottura
Continua l’avventura del Capitano Paperon Magellano e dello scribacchino Paperin Pigafetta, ma il malumore dell’equipaggio viene utilizzato contro il capitano a favore e da parte dei Bassotti, che così organizzano un ammutinamento per prendere il comando. La storia non fa altro quindi che approfondire la personalità del capitano e sottolinea ancora quale sia il suo sogno e il fuoco che gli brucia dentro, affinché questo sogno possa realizzarsi. Ma non è l’unico personaggio che viene approfondito, infatti anche Pigafetta combatte con se stesso alla ricerca del suo vero io; stanco di scappare, prende finalmente una decisione. La storia si sviluppa anche questa volta in maniera molto rapida, coinvolgente, con un ritmo molto serrato, ma lo stesso tempo decisamente scorrevole.

Grosso Guaio a Paperopoli, ep. 2
Storia di: Marco Gervasio
Disegni di: Giuseppe Facciotto
Continuano le investigazioni di Topolino a Paperopoli alla ricerca del giornalista scomparso e gli indizi che riesce a recuperare dal telefonino, lo portano a un piccolo fraintendimento. Saranno Paperino e il suo Paperinik a intromettersi nelle indagini del topo, loro malgrado, per dargli delle dritte. Tutta la parte investigativa è molto coinvolgente, ha un ritmo molto intenso, anche se poi tutto si sbriga in brevissime battute, ma questo avviene con dei toni molto realistici, che non tengono da parte il lettore, ma gli rendono possibile partecipare attivamente in tutta la vicenda, aumentando così il pathos della narrazione, fino al momento finale di questa puntata, nel quale i nostri protagonisti incappano in un grave errore.

Calisota Social Media – Eta Beta e l’esclusivo evento inclusivo
Storia di: Alessandro Sisti
Disegni di: Federico Franzò
Piccola finestra che viene aperta sul quotidiano di Topolino nel momento in cui Eta Beta torna a fargli visita, ma lo fa per un motivo ben preciso che questa volta non riguarda Topolino, ma una sua ricerca personale. Il tutto sembra una strana retorica su come vengono utilizzati i social attualmente nel ventunesimo secolo, a dispetto invece di come lo saranno nel futuro di Eta Beta. Il tutto è raccontato con toni un po’ canzonatori e paternalistici, per mostrare quindi come i social debbano diventare uno strumento di inclusione e non di esclusione. Nonostante il tema sia molto importante, è forse la saccenza di Eta Beta a non funziona a dovere.

Pippo e il ricordo sfuggente
Storia di: Roberto Moscato
Disegni di: Graziano Barbaro
Questa storia mi ha lasciato alquanto interdetto. Troviamo Pippo che è alla ricerca di soluzioni che gli permettano di ricordare ciò che ha dimenticato, quindi facciamo un vero e proprio viaggio all’interno della testa di Pippo, che ci viene mostrato attraverso immagini assurde, senza senso e molto sconclusionate. Il tutto funziona ovviamente in combinazione con il disegno che vediamo dopo, ma tutto il giro che viene fatto per arrivare in maniera incredibile sul finale, lascia veramente interdetti e, fidatevi, per la prima volta non so cosa dire.

Paperino Paperotto e… uno Chef a Quacktown
Storia di: Valentina Camerini
Disegni di: Giulia Lomurno
La puntata vede una storia creata per Paperino Paperotto dal fondo del FAI con una scuola che è veramente a pochi passi da casa mia, la Minniti di Napoli.
Paperino Paperotto è su di giri perché il covo usato da lui e dai suoi amici viene dato in concessione a un famosissimo chef, che sta decidendo se rimanere o meno a Quacktown. Quindi farà di tutto per sabotarlo e mandarlo via, per riprendersi il posto nel quale giocava con i suoi compagni. La storia però si fa molto più intrigante e molto più intrecciata di quanto ci si aspetti a una prima occhiata. Infatti, la vicenda si gioca su vari sabotaggi e sul sapore di ricette più tradizionali, contrapposti a una più moderna cucina, con una riscoperta dei sapori e dei gusti da parte dello chef stesso. Mi sarei fosse aspettato qualche collegamento alla cucina napoletana, invece questa non viene praticamente nominata, se non dai ragazzi della scuola. Il tutto però è comunque gradevole, funzionale e ammicca su più fronti, raccontando una storia a più livelli, comprendendo anche quello della critica culinaria da parte dei giornalisti, che rende, nella stravaganza della narrazione, il tutto più veritiero.

Disegni e stile

Copertina molto carina, anche stavolta monografica sulla serie in partenza su questo numero, con Amelia che trionfa su Paperone, col tipico tratto di Mastantuono, ravvisabile dalla forma dei becchi, più pronunciati sulla punta e spigolosi nella mandibola.

-Il disegno sulla storia di Amelia è un bellissimo disegno moderno, dalla linea particolarmente presente, ma allo stesso tempo morbida, che atteggia i personaggi in modi dinamici e di cui escono belle forme e volumi, rendendo la lettura di questa storia, attraverso i dettagli delle scene, molto matura. La disposizione delle vignette poi, crea un gran ritmo e i primi effetti speciali, dati dalla magia di Amelia, sono veramente d’effetto e coinvolgenti. Peccato per alcuni errori nel registro di stampa, che rovinano così la lettura dell’intera vicenda.

-Il disegno dell’avventura oltre i confini del mondo è offerto da Mottura e, come abbiamo già visto negli episodi precedenti, la sua è una linea molto matura, che si discosta dalle proporzioni classiche dei personaggi, proponendoci così un disegno molto più pittorico, che riesce a deformare i personaggi nel dare loro quindi un forte dinamismo, anche attraverso inquadrature di grande respiro. La forza e il cambiamento di alcuni dei personaggi passa anche attraverso le loro espressioni e il continuo cambio di inquadrature rende la vicenda attraverso uno stile di racconto molto cinematografico.

-Per quanto riguarda le indagini di Topolino, nulla cambia rispetto all’episodio precedente. Il disegno infatti è molto moderno, allo stesso tempo sia morbido che maturo e riesce così a creare dei bei volumi per i personaggi e persino le espressioni. Anche la fisionomia di Topolino sono rispettate e rese al meglio. Purtroppo però, in alcuni punti, la linea è talmente presente e spessa da appiattire molto le forme dei personaggi, così come succede anche per quanto riguarda alcune campiture, che prendono un pattern che appiattisce troppo. Anche le vignette hanno un impaginazione molto moderna, che riprende lo stile narrativo del tipico telefilm d’azione, conferendo così ancora più veridicità alla faccenda.

-Il disegno sulla vicenda di Eta Beta è classico e tradizionale. Crea delle vignette molto semplici, che con poche linee caratterizzano l’ambiente, per poi renderlo ovviamente confusionario a causa degli effetti speciali dei gadget dell’ alieno. Scene molto veloci e semplici, che si ritmano molto rapidamente, senza però riuscire a goderne appieno a causa di un ennesimo errore nella messa a registro della stampa.

-Il disegno sulla memoria di Pippo è un disegno a metà tra un qualcosa di moderno e un qualcosa di un po’ più retrò. Di moderno troviamo sicuramente le proporzioni del personaggio e le sue fattezze, così come anche le sue espressioni, ma di retrò invece osserviamo la linea morbida e quasi più pittorica nel tratto, che però in alcune occasioni cambia e si modifica perdendo la sua curva morbida. Il risultato è un qualcosa che ricorda molto gli anni ’80 e ’90.

-Il disegno della storia di Paperino Paperotto non ha nulla di diverso rispetto a quanto già abbiamo visto in passato, per quanto riguarda questo personaggio e i disegni realizzati per il concorso del FAI. La linea è molto morbida, riesce così a creare delle ambientazioni che con pochi elementi riesce a dare comunque una profondità di dettaglio tale da apprezzarne ogni aspetto. Lo stesso succede anche con i personaggi, che ammiccano sicuramente a qualcosa di più moderno, attirando così l’attenzione dei lettori più giovani, ma si rifanno poi a proporzioni e caratterizzazioni molto classiche. Anche in questo caso, mi aspettavo forse di vedere rappresentate delle ricette più tradizionali e non inventate di sana pianta, ma sostanzialmente però il disegno funziona lo stesso.

Vi aspetto nei commenti qui sotto, ditemi cosa ne pensate! E se la puntata vi è piaciuta, ricordate di mettete mi piace e di condividerla con i vostri amici e se ancora non vi siete iscritti, cliccate il pulsante e la campanella a lato!

Vi ricordo che sono su Facebook, Twitter, ma mi trovate anche su Periscope, Instragram e Telegram!
Non dimenticate di sfogliare le altre notizie su www.re-censo.it e di iscrivervi al Canale YouTube!
Ogni lunedì alle 14 e ogni venerdì alle 16, due nuove puntate!

Sempre qui, sempre su Re_Censo, pronti a sfogliare nuove storie e a volare nel mondo della fantasia!

Re_Censo

Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

Lascia un commento

Verified by MonsterInsights