TOPOLINO
3430
Oggi parliamo del numero 3430! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
L’ultima Avventura di Reginella, ep. 1
Storia di: Vito Stabile, Alex Bertani
Disegni di: Stefano Zanchi
Torniamo su Pacificus e ritroviamo così Reginella, che però sembra essere molto più sottotono, preoccupata e quasi allarmata, come se le mancasse un pezzo importante della sua vita. Tutta la schiera dei suoi consiglieri decide quindi di riunirsi in segreto, per trovare una soluzione a qualcosa che in realtà hanno già fatto e il corrispettivo del pezzo mancante che è sulla Terra, fa più o meno la stessa cosa, presentandoci così una storia dal tono misterioso, ma con un’ambientazione, un ritmo e una narrazione molto calmi e accoglienti, che ci fanno pregustare così un viaggio estremamente interessante. La genuinità con la quale i personaggi sono raccontati, accompagnati dal disegno, ci fa immergere ancora di più nella vicenda.
Io sono Macchia Nera, ep. 2
Storia di: Marco Nucci
Disegni di: Andrea Castellan
Questo secondo episodio sul ritorno di Macchia Nera, sembra in realtà essere più un secondo tempo di un prologo che ci prepara a qualcosa che probabilmente vedremo più in futuro. Quasi a volere ripristinare la fama e le capacità di Macchia Nera, questa seconda parte ci permette di vedere come le indagini di Topolino stiano andando nella giusta direzione e gran parte di queste si sviluppa attraverso il suo pensiero, fin quando non incontra il suo nemico. Un po’ rimanendo nella tradizione, Macchia Nera non attacca, ma anzi fugge pensando di aver ottenuto così il suo scopo. Staremo a vedere più in là se questo è l’effetto desiderato o meno, ma per il momento la storia si è sviluppata talmente velocemente, che con questo finale sembra quasi un nulla di fatto.
Paperinik e la Minaccia alla Fattoria, ep. 2
Storia di: Marco Gervasio
Disegni di: Giuseppe Facciotto
Il secondo episodio sulla sciagura accaduta a Nonna Papera, vede l’introduzione di un altro personaggio pronto a sfidare mister Duckan e lo fa con delle ricerche che lo porteranno al vero proprietario del terreno e della fattoria della nonna. La storia è raccontata in maniera molto organica, ha un ritmo veramente molto veloce e incalzante, però, nel fare questo, si mantiene comunque fedele a quanto raccontato sino a questo momento e soprattutto è fedele al modo di fare dei personaggi, per cui non ci sorprende ciò che fa Paperone, anche se ci lascia un po’ con l’amaro in bocca, per arrivare quindi a una conclusione tipicamente disneyana e anche in questo caso molto positiva.
Paperi al Supermercato
Storia di: Francesco Vacca
Disegni di: Giulia La Torre
Storia breve e muta, nella quale parte della famiglia papera si ritrova al supermercato di Paperon de Paperoni e, mentre Paperone e Archimede battibeccano sulla pulizia dell’insegna, all’interno Paperino, Qui, Quo, Qua scappano dal nuovo commesso che viene assunto, ossia Paperoga, che inizialmente, per la sorpresa di molti, sembra essere veramente un impiegato modello, ma poi, per la sua notoria capacità di mettersi nei guai, la situazione si capovolge, dando vita a un inarrestabile ciclo di eventi, uno più particolare dell’altro, più caotico dell’altro, come ci dimostra anche il disegno, che poi andremo a vedere.
YOUNG DONALD DUCK – Ep. 14, Vacanza da grandi
Storia di: Alessandro Ferrari
Disegni di: Marco Mazzarello
L’ultima avventura ci riporta ancora una volta nel filone narrativo di Young Donald Duck e questa volta siamo in tema estivo e vediamo quindi Paperino ospite di Topolino a casa di sua zia. Interessante in questa vicenda è la sottolineatura che la narrazione fa della crescita dei personaggi, che da bambini stanno diventando adolescenti, e per la prima volta, la figura di un adulto riesce a impartire loro una lezione, a farsi ascoltare, ubbidire, con risultati ben più che eccellenti, cosa che non mi sarei mai aspettato visto il modo con il quale queste storie sono state raccontate sinora. L’avventura dei due giovani viene raccontata per sommi capi, quindi forse s’è voluto dare davvero più attenzione al lato educativo della faccenda.
Disegni e stile
Copertina stupenda, molto evocativa, romantica quasi, che con questo sfondo luminoso crea una fantastica ambientazione, ma ormai niente più tema estivo.
-Il disegno su Reginella è spettacolare. Ha una linea molto moderna, ma allo stesso tempo riesce a mantenersi fedele alle proporzioni classiche dei personaggi. Sia le impaginazioni delle tavole che le inquadrature delle scene nelle vignette, sono molto occidentali, quasi in stile più americano, il che sottolinea un linguaggio molto più cinematografico e, aiutati da sfumature e ombreggiature, si danno grande risalto ai volumi, agli ambienti molto particolareggiati e alle espressioni dei personaggi.
-Rispetto alla puntata precedente, il disegno sul ritorno di Macchia Nera non cambia, sia sul tipo di linea, molto moderna, sia per la resa dei personaggi che non riescono, soprattutto Topolino, a trovare giustizia, almeno per quanto riguarda le proporzioni e le fattezze delle espressioni. Per il resto, le ambientazioni, soprattutto quelle al buio, sono molto evocative e le vignette a piena tavola riescono nel loro intento a sorprenderci e a creare mistero e tensione.
-Il disegno sulla fattoria di Nonna Papera non cambia rispetto alla puntata precedente, ha una linea veramente molto presente, ma lo stesso tempo abbastanza morbida, soprattutto per quanto riguarda le espressioni dei personaggi, ma il fatto che sia così presente, e allo stesso tempo pulita, ci offre delle vignette che, con poche linee, riescono a dare comunque un numero di dettagli tale da riuscire a leggere tutto, approfondendo in maniera semplice sia le ambientazioni, che le caratteristiche dei personaggi.
-Il disegno sul Supermercato e sull’ esperienza lavorativa di Paperoga è veramente molto carino da vedere, perché ha una linea molto pulita, che quindi costruisce delle belle forme. Poi, il fatto che la storia sia muta, grande ruolo hanno le espressioni dei personaggi, che diventano così l’unico mezzo comunicativo. Vignette molto serrate, ben ritmate tra loro e che vedono rompere la gabbia tipica, per raccontare ancora meglio tutta la serie di eventi caotici che mettono Paperoga in difficoltà. Un disegno veramente molto ben riuscito.
-Anche per Young Donald Duck nulla è cambiato, lato disegno, che si presenta sempre con una linea moderna, abbastanza presente, che non appiattisce però i personaggi, ma riesce a dare loro volume, aiutata dalle ombre e dalle sfumature e per fortuna gran parte degli sfondi, che abbiamo visto all’interno del contesto scolastico così opprimenti, scompaiono per far posto invece a elementi molto più particolareggiati e soprattutto a colorazioni più tenui.
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