TOPOLINO
3407
Oggi parliamo del numero 3407! Iniziamo!
Storie e Sceneggiature
Zio Paperone, Battista e i segreti del Deposito – pt.1
Storia di: Alessandro Sisti
Disegni di: Giuseppe Facciotto
La prima storia di questo fumetto è dedicata all’avvio dell’avventura sul Deposito di zio Paperone e vediamo come la Banda Bassotti sia riuscita a fregare sia Paperone che Battista, invitando Battista stesso a un incontro tra maggiordomi.
Nonostante inizialmente la cosa potesse sembrare reale e realistica, non appena Battista è condotto nella sua camera d’albergo si scoprono gli altarini, producendo un meraviglioso effetto a sorpresa. Storia veramente ragguardevole, con un ritmo molto incalzante e al tempo stesso una semplicità disarmante e un’inventiva incredibile.
PK – Una leggendaria notte qualunque
Storia di: Alessandro Sisti
Disegni di: Lorenzo Pastrovicchio
Per festeggiare l’anniversario di PK, ci viene offerta una storia che è una piccola finestra su una delle tante avventure temporali che vive l’eroe e questa volta, a intromettersi nella festa in corso, è proprio il Razziatore.
A dire la verità, PK non mi ha mai interessato tanto, perché le sue storie sono veramente molto caotiche, per di più intrise di nomi particolarissimi, personaggi ancora più strani e bizzarri e un disegno che non sempre attira la mia attenzione e lo vediamo dopo.
Macchianera in: semplice, pulito, diretto
Storia di: Marco Nucci
Disegni di: Nicola Tosolini
Siamo alle prese con Macchia Nera, Gamba, Trudy e Sgrinfia. Questa volta i piani di Macchia sono reputati troppo macchinosi e quindi gli altri si alleano tra loro e tutto sembra funzionare. Poi saltano tutto e la verità sale a galla, mostrando dei retroscena incredibili nella loro semplicità e bellezza, che a loro volta ci conducono a un finale che ci rivela questa storia come la prima faccia di una medaglia che solitamente la dipinge sempre come seconda, ma che ha il suo fascino.
Zio Paperone e la sfida affaristica
Storia di: Lars Jensen
Disegni di: Marco Rota
Storia breve nella quale torniamo di nuovo indietro nel tempo assieme a zio Paperone e lo vediamo in una storia veramente d’altri tempi, nella quale, pur di dimostrare di avere ragione riguardo la Numero Uno, viene sfidato da una delle tante miliardarie di Paperopoli e, seppur il finale era alquanto scontato, la storia nella sua semplicità e bellezza si è fatta apprezzare appieno.
Pippo e gli acquisti creativi
Storia di: Giorgio Fontana
Disegni di: Giulia La Torre
Storia brevissima nella quale incappiamo in Pippo che entra in un negozio di colori, pretendendo di acquistare ben altro, dando così morte e passione al titolare, con un finale sconvolgente, divertente e assurdo.
Filo&Brigitta e l’impresa spaziale
Storia di: Pier Giuseppe Giunta
Disegni di: Roberto Vian
L’ultima storia è dedicata ancora una volta le avventure di Filo e Brigitta che questa volta si misurano con Paperone, lanciandosi in un’impresa spaziale. Infatti il riccastro sfida Filo per cedergli il suo posto tra i ricconi. Storia molto carina, ben ritmata, forse un po’ troppo veloce nell’esecuzione, ma veramente molto apprezzabile, perché passa da un personaggio all’altro, introducendone altri e sfruttando la loro personalità per dare profondità e ritmo alla narrazione.
Disegni e stile
-Il disegno della prima puntata sul Deposito è molto moderno, ha una linea che è veramente molto presente negli spessori, che però vanno ad assottigliarsi all’interno di ogni figura, producendo così un dinamismo che aiuta a sottolineare e evidenziare i volumi delle figure. La colorazione è veramente stupenda e aiuta a dare, nella semplicità delle forme, una buona lettura delle stesse e bellissima è la resa delle espressioni dei personaggi e di moderno c’è sicuramente anche l’impaginazione e la costruzione delle vignette, decisamente cinematografiche.
-L’avventura di PK ha un disegno che apparentemente sembra diverso da quello suo tradizionale, in quanto i personaggi hanno le loro proporzioni classiche, che ne aiuta la lettura delle forme. La linea però è veramente presente. Inquadrature e vignette più cinematografiche e americanizzanti, rendono veramente difficile da leggere con facilità e immediatezza le scene. Riesco comunque ad apprezzarlo proprio perché mantiene una certa fedeltà al personaggio di PK e, mancando un gran parte degli Evroniani, le figure mantengono la loro anatomia.
-Il disegno della storia con Macchia Nera è veramente classicheggiante, nonostante però la linea sia alquanto dinamica nella suo spessore. I personaggi sono rappresentati però nel loro aspetto un po’ più retrò, il che crea un connubio molto interessante e ben riuscito e persino il personaggio principale, che appare solo sulla fine della storia, è reso meglio rispetto alle volte in cui invece è presente dall’inizio alla fine.
-Ancora una volta Marco Rota ci porta, con il suo Paperone, in una storia con un disegno molto vintage, nel quale addirittura Paperone veste una casacca completamente rossa e, come dimostra sia il tratto che l’impaginazione delle vignette, ci troviamo al cospetto di un disegno che ha tutte le proporzioni di un tempo e la semplicità della storia si trasmette alla semplicità dell’esecuzione di questo disegno, comunque meraviglioso e apprezzabilissimo, nonostante il tempo che è trascorso.
-Il disegno della storia di Pippo è molto moderno, ha una linea molto modulare negli spessori, tanto da sembrare troppo presente, ma che allo stesso tempo ci presenta i personaggi con dei volumi e delle espressioni intriganti. Vignette molto semplici, colori tenui a contrasto con altri più sparati e brillanti… e, strano ma vero, Topolino è bello da vedere.
-Il disegno dell’impresa spaziale dell’ultima storia è molto moderno, sicuramente molto digitale e con una linea che aiuta nella costruzione dei volumi e nella resa delle espressioni dei personaggi, ma allo stesso tempo questa linea, così presente, appiattisce le figure e le stilizza forse troppo, facendo perdere in realtà quella bella linea morbida tradizionale, ammiccando a un disegno con campiture molto ben definite. Resta comunque apprezzabile per il risultato finale.
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