FULLMETAL ALCHEMIST
SPECIALE 20 anni e 20 curiosità!
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Oggi festeggiamo i venti anni di una storia magnifica! Iniziamo!
Oggi parliamo, finalmente, di Fullmetal Alchemist, uno dei primi tre manga che io abbia mai letto, che mi ha preso, trascinato e avvinto a se, che però non sapevo come portare sul canale, quindi il fatto che in questi giorni ricorrano i suoi 20 anni dalla pubblicazione, mi permette di avere la scusa per discuterne assieme e lo facciamo con qualche curiosità!
Oggi vediamo quindi 20 curiosità sul manga, e non solo, di FMA!
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Hiromu Arakawa, nata nel 1973, è conosciuta soprattutto per il suo Fullmetal Alchemist, ma il suo vero inizio è stato con Stray Dog, pubblicato nel 1999 e ha collaborato come scrittrice per Guru Guru – Il girotondo della magia.
Nel 2006 ha disegnato “Hero Tales – Le cronache di Hagun“, serializzata in cinque volumi e dal 2011 al 2019 ha serializzato su “Shonen Sunday“, “Silver Spoon“, anch’essa di grande successo.
Il più recente lavoro risale al 2013 ed è una serie basata su “La leggenda di Arslan“, romanzi di Tanaka.
2
“Fullmetal Alchemist” è stato pubblicato su rivista dal 2001 al 2010. Ha 108 capitoli che sono raccolti in 27 volumi. Per i suoi 20 anni, Panini ne ha rilasciato una nuova edizione, veramente bella da vedere.
Panini.Io sono qui, eh!
L’opera ha sin da subito incontrato grande consenso nel pubblico, diventando uno dei manga di maggior successo in Giappone, tanto da dar vita a un vero e proprio fenomeno di massa. Persino la critica lo ha elogiato, sia per la scrittura, che per la caratterizzazione dei personaggi e lo stile del disegno, in una commistione che trasmette sia ironia che epicità.
3
Harakawa decise di creare FullMetal Alchemist, dopo aver letto libri proprio riguardanti la pietra filosofale.
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Nel 2003, a soli due anni dalla pubblicazione, debutta in Giappone anche la serie anime.
Finché trova il materiale cartaceo, ne resta anche ancorata e fedele, ma poi, superando la storia (un pò come poi accadrà con Game of Thrones anni dopo), si decise di proseguire autonomamente, discostandosi inevitabilmente dalla narrazione originale, tanto da concludersi in due modi radicalmente diversi.
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Solo nel 2009 verrà realizzato un remake animato, “Fullmetal Alchemist: Brotherhood“, della durata di 64 episodi, che segue molto più fedelmente la storia originale.
Dal 2003 al 2007 sono state prodotte sei light novel, che però non vedono la partecipazione attiva dell’autrice.
Nel 2005 e 2011 sono stati prodotti due film animati e nel 2017 un altro targato Warner Bros., presente su Netflix.
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I due protagonisti Alphonse e Edward, sin da piccoli perdono il padre e poi la madre.
Nel tentativo di riportarla in vita, infrangono le leggi dell’Alchimia e ne pagano lo scotto.
Da allora, la loro vita è fatta di continui andirivieni su e giù per Amestris, nel tentativo di riportare le cose alla loro origine e ripianare l’errore.
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L’alchimia in Fullmetal Alchemist ha molto poco in comune con la reale pratica esoterica.
Nel mondo fittizio di Arakawa, è una pratica a metà tra la scienza e la magia, capace di trasmutare e creare la materia attraverso un particolare processo realizzabile disegnando determinati cerchi alchemici.
Tale pratica è sottoposta alla legge dello scambio equivalente: per ottenere qualcosa bisogna sacrificarne un’altra di pari valore.
L’unico modo per evitare di pagare questo prezzo è l’utilizzo della pietra filosofale, una sostanza leggendaria capace di catalizzare l’energia necessaria per le trasmutazioni.
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Le pietre filosofali sono estremamente rare e questo è spiegato più avanti, nel manga, perché il processo di creazione prevede il sacrificio umano di moltissime persone.
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Oltre alla legge dello scambio equivalente, la pratica alchemica è legata alla morale; sono vietate le trasmutazioni che coinvolgono esseri umani o che intendono sovvertire le leggi della natura, come la morte.
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Amestris, lo Stato immaginario in cui si svolge la vicenda, ha una geografia particolare, infatti i suoi confini formano un cerchio perfetto e il perché di questa cosa è spiegata nella storia, in relazione ai cerchi alchemici.
Ishbar, territorio a est di Amestris, è stato teatro, in passato, di una sanguinosissima guerra.
Terminò solo con l’intervento degli Alchimisti di Stato, che sterminarono la popolazione della regione; Roy Mustang è stato uno dei principali autori di questo massacro, ma solo leggendo la storia si scopre il perché di questa guerra e chi l’ha fatta esplodere.
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In Fullmetal Alchemist, gli Homunculus sono creature umanoidi dotate di grandi poteri.
Mentre nel film live-action ce ne sono soltanto tre (Lust, Gluttony ed Envy), nel manga il loro numero è sette, uno per ogni vizio capitale: Lust (Lussuria), Envy (Invidia), Gluttony (Gola), Greed (Avidità), Pride (Superbia) , Sloth (Accidia) e Wrath (Ira).
La loro origine è dettagliatamente spiegata nel manga.
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Il cattivo/villain della storia è il Padre, colui che ha manipolato e complottato insieme ai suoi Homunculus per secoli, nascosto sotto la capitale di Amestris.
Il suo progetto di diventare un essere perfetto è indagato nella storia, con un enorme flashback talmente immersivo, potente, che ci allontana per un pò dalla narrazione principale e quando vi ritorna, la guardiamo inevitabilmente con occhi diversi e con ancora più ammirazione.
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Hohenheim viene introdotto inizialmente come il padre assente di Edward e Alphonse, e non essendosi presentato nemmeno in occasione della morte della moglie Trisha, ha generato un profondo risentimento in Edward.
Nella storia scopriamo però che è nato a Xerses secoli prima dell’inizio della storia ed era uno schiavo nella capitale e strinse amicizia con uno strano esserino che cambierà per sempre la sua vita e, in generale, il destino di tutto il mondo conosciuto.
Ha iniziato a vagare per il mondo, cercando di mettere ordine a quanto aveva combinato, fermandosi solo una volta conosciuta Trisha, ma spaventato dall’idea di veder morire la sua famiglia, Hohenheim riprese a fuggire.
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Izumi Curtis, la particolare insegnante di Edward e Alphonse, li prende sotto la sua ala protettiva, insegnando loro l’arte dell’alchimia.
Anche lei infatti aveva cercato di praticare una trasmutazione umana e per questo, come Edward, si ritrova al cospetto della Verità.
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Ad Harakawa piacciono molto i cani, per questo sono spesso presenti nella narrazione del suo manga.
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I fratelli Elric sono finiti faccia a faccia con la Verità, nel racconto presentata come l’essenza metafisica racchiusa nel Portale che è posto in ognuno di noi e che ci permetterebbe di praticare l’alchimia.
La Verità è rappresentata da un essere umanoide fatto di vapore bianco ed è grazie a lui che il giovane alchimista assume la capacità di compiere trasmutazioni semplicemente battendo le mani.
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Dopo la trasmutazione umana della loro madre, il corpo di Alphonse non è andato distrutto, ma è “custodito” vivo e vegeto ai piedi del Portale della Verità di Edward.
Edward, ripresosi e scoperto di non avere più la metà degli arti, impone un sigillo ad una armatura, vincolando ad essa l’anima del fratello.
Ma man mano, il legame che unisce l’anima di Alphonse all’armatura si indebolisce sempre di più.
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Il simbolo degli alchimisti si trova inciso sulla tomba dell’iconico e più famoso alchimista francese del XIII secolo, Nicolas Flamel.
Proprio come riportato anche in Harry Potter, la leggenda lo indica come lo scopritore della Pietra Filosofale.
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Fullmetal Alchemist è uno shonen molto profondo e impegnativo, ma usa una narrazione quanto mai semplice, ritmata e ironica, che lo alleggerisce e lo rende molto fruibile. Il disegno è talmente bello, moderno e maturo nel tratto della linea, da riuscire a creare dei volumi davvero molto interessanti, con scenari mozzafiato e ogni personaggio riesce a essere caratterizzato in maniera assolutamente unica.
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Il finale è particolarmente allegro e distensivo, arrivandoci dopo una serie di scene piene di tensioni, colpi di scena, ritmi davvero incalzanti.
Roy Mustang diventa Comandante Supremo, alla guida di Amestris.
Edward e Alphonse tornano nella casa in campagna della loro amica Winry.
Il minore degli Elric recupera le forze e sebbene rimanga l’unico a poter praticare l’Alchimia, Ed non lo lascerà solo nello studio della stessa.
Edward patteggia con la Verità, in cambio del corpo del fratello, perdendo così quanto aveva acquisito nel loro primo incontro.
A quanto pare, Edward sposa Winry e avranno due figli.
Queste sono un po’ le curiosità che ho trovato, sia dopo la mia lettura, quindi le cose che più mi sono piaciute, che con una lunga serie di ricerche fatte online. Adesso però, nei commenti qui sotto, lasciatemi le vostre curiosità, i retroscena che avete scoperto e apprezzato e ogni piccolo risvolto che vi ha fatto apprezzare questo manga eccezionale!
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