@Re_Censo #410 YELLOW! | Leo Ortolani tra Oriente e Occidente

YELLOW!
Leo Ortolani tra Oriente e Occidente

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Oggi mischiamo l’occidente con l’oriente.. Iniziamo!

@Re_Censo #410 YELLOW! | Leo Ortolani tra Oriente e Occidente

Questa volta torniamo nel mondo editoriale italiano e lo facciamo con un cavallo di battaglia per il mio canale, che è Leo Ortolani.
Di lui ho parlato veramente molto nel corso degli anni e stavolta ho voluto recuperare una lettura di un fumetto comprato nel 2019 al Comicon e non ancora letto.

Yellow è il fumetto in questione e altro non è che la tipica ristampa in monovolume di una storia fuoriuscita dalle pubblicazioni ordinarie del RatMan e più precisamente prende i filoni narrativi apparsi nei numeri Rat-Man 72, 73, 74 e nei Tutto Rat-Man 37 e 38 e non avendoli, non è la prima volta che scopro queste storie grazie a edizioni simili.

YELLOW è presentato in questo formato bello grosso, come è capitato anche per le parodie di Star Rats, Il Signore dei Ratti, Venerdì 12 e via dicendo, in una brossura del luglio 2017 dal costo di 7,90€.

Quando lo vidi allo stand Panini, pensai ad una cosa estremamente di nicchia, la copertina non mi attirava e non lo fa tutt’ora, forse è anche per questo che me ne sono dimenticato. A dispetto dei compagni più “famosi”, non ha alcuna nobilitazione in copertina ed è davvero molto scarna, però è solo con l’introduzione di Plazzi, come di consueto, che chi come me che non ha seguito la pubblicazione ordinaria, capisce da dove vien fuori questo prodotto.

Siamo nel periodo in cui il manga stava sfondando in occidente e anche in Italia aveva la sua bella crescita, quindi Leo Ortolani ha deciso di avvicinarsi a questo stile di disegno e di narrazione, accostandolo al suo personalissimo stile, creando un fumetto che è una fusion: l’idea di un personaggio che scimmiotta il protagonista eroe e avventuriero, che si scontra con la realtà degli Shojo Manga, fumetti romantici e sdolcinati, tipicamente di moda tra le ragazze, condito da toni romantici, amorosi, con una certa nota di dramma, gelosie ed esagerazioni varie, che dalla narrazione passano anche al disegno, con dei personaggi molto filiformi, occhi enormi, bocche spalancate, espressioni accentuate e portate tutte all’estremizzazione.

Qui nasce quindi Yellow che è pura e semplice metanarrativa. Vediamo come.

In questa storia, i personaggi sono pensati come protagonisti che realmente esistono e che si ritrovano in redazione per lavorare alle idee da pubblicare nei vari albi, mese per mese. RatMan fa un po’ da caporedattore e con lui ci sono tutti i suoi compagni, Brakko, Jorda, Tamara, Cinzia, Valker ecc.
Ognuno di loro è parte attiva nel brainstorming da cui devono uscire le idee per pubblicare i numeri 73 e 74 che non devono sfigurare dopo la genialata del 72 e al contempo devono fare attenzione a Plazzi e al pericolo sempre più vicino che potrebbe decretare la fine della serie.
Mentre quindi il terrore serpeggia tra i colleghi di RatMan, appare un personaggio molto lontano da loro, non solo geograficamente, ma anche stilisticamente. Questo personaggio è Rumiko Yotta che proviene dal mondo giapponese dei fumetti ed è la protagonista del suo fumetto, YELLOW, appunto un manga shojo, romantico e carico di problemi di cuore adolescenziali, molto estremizzati.

Ma YELLOW, come RatMan è in pericolo chiusura e cancellazione, quindi Rumiko si intrufola nel mondo ratmaniano per non scomparire, andando a circuire RatMan stesso, che sappiamo benissimo come è fatto quando vede una donzella, fino ad un punto di rottura completo, nel quale il mondo dei manga irrompe non solo più metaforicamente, ma fisicamente, nel mondo occidentale, prendendone il posto.

Nel fare questo però, accadono varie cose che Ortolani analizza col suo humor eccezionale e col suo modo di scimmiottare i prodotti e le storie già esistenti, ce lo rende proprio facile e immediato da capire.
Prima di tutto, nel momento in cui la moda Manga atterra in occidente, le storie perdono di originalità, finendo per somigliarsi un po’ tutte.
I personaggi non evolvono, allontanandosi dalla loro natura e dalla natura stessa della storia nella quale sono immersi, perdendo di credibilità.
Nel fare questo, attirano nuovi lettori, ma sono come fuochi di paglia, tanta luce, tanto fumo, poi più niente.

E il rovescio della medaglia è che, dal canto di noi occidentali, il nostro mercato fa altrettanto, scimmiottando quello orientale nipponico, e RatMan si ritrova catapultato in una storia che non è nella sua natura e nonostante i continui tira e molla con Cinzia e Tamara siano il filone portante della vicenda, lui si rifugia in ciò che più lo raffigura, o ciò in cui lui vorrebbe vedersi, come personaggio d’avventura e non rosa.
Anche in questo caso, non viene ricreato nulla di nuovo, editorialmente siamo avanti a ripetizioni, citazioni, scimmiottamenti. Che sono emblematici per la storia e per ciò che l’autore vuole dirci, ma allo stesso tempo sono stemperati dal suo modo unico di raccontare, così tanto condito di ironia e meraviglia, riuscendo a intrecciare, Dio solo sa come ci riesce, storie diverse, personaggi, ambientazioni, richiami, citazioni, che non cozzano assolutamente l’uno con l’altro, ma che anzi sono in grandissima sintonia e quasi in organica successione l’uno con l’altro.

E tutto questo lo ha fatto, suddividendo la storia principale in più uscite, come detto all’inizio, quindi ognuna mantiene un ritmo sempre molto forte, con intensi livelli di tensione narrativa, dovuti non solo dalla storia e dal disegno, che prende a prestito i vari stili, personalizzandoli ancora una volta, ma anche l’impostazione dell’impaginazione trova una sua vocazione al racconto, adattandosi a ciò che racconta, sostenendolo e dandogli coerenza e spunti per altra ironia. Un continuo, insomma, che non stanca, se non per riprendere fiato mentre lo si legge e si ride.

Con Ortolani davvero non c’è mai nulla di scontato e nulla di assodato, c’è sempre un motivo nuovo per adorarlo e per innamorarsi di come vede il mondo, le storie e di come riesce a farne con loro, la propria in modo unico e personale!

Voi avete letto questa storia nei numeri ordinari del Rat-Man o di Tutto Rat-Man o come me in questo volume YELLOW?
Tocca a voi, vi aspetto nei commenti qui sotto per sapere la vostra e soprattutto la scena o la tavola che più vi è piaciuta!

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Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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