TOPOLINO
3369
Oggi parliamo del numero 3369! Iniziamo!
Zio Paperone e la comoda tentazione
Storia di: Gaja (Elisabetta) Arrighini
Disegni di: Nicola Tosolini
Paperone riceve per sbaglio l’ultimo strampalato acquisto di Paperino. Un divano. Da qui una serie di eventi convince il riccastro a non volersene disfare e trasforma anche la storia in una reclame che esalta le proprietà del nuovo acquisto, rendendo anche ben ritmata la vicenda, dinamica e divertente, arrivando ad un finale bizzarro e imprevisto.
Particolarmente apprezzato è il disegno, dalla linea sottile e dinamica che dà quel tocco di modernità ad un disegno che per proporzioni e impaginazione risulta invece molto classico. Un connubio molto convincente.
Il Torneo delle Cento Porte – 2° turno, Il tallone di Achille
Storia di: Marco Nucci
Disegni di: Donald Soffritti
Secondo episodio sul torneo che stavolta si concentra sulla squadra di Paperino, presa in prestito da Ribbling. La vicenda è molto dinamica, passa da scoop e telecronaca della partita, passando per i retroscena del torneo e quindi della preparazione. Si stanno ancora mettendo le basi, stiamo conoscendo i vari gruppi, ma su questo lato, anche in maniera frettolosa ma non superficiale, funziona benissimo anche l’introduzione di Paperino e Paperoga, spettacolare duo comico.
Il disegno è quello della puntata precedente, belle morbide la linee, dinamiche, fluide nei movimenti e nelle inquadrature. Particolare attenzione nella resa delle espressioni e dei volti e per niente scontate le scene d’azione.
Paperino e l’Aria del vicino
Storia di: Matteo Venerus
Disegni di: Davide Cesarello
Paperino muore dal caldo e non ha i soldi per permettersi un condizionatore. Il suo vicino Anacleto invece si. Inizia così l’ennesimo scontro tra i due in una vicenda molto breve, ma carina, con una conclusione simpatica.
Le linee del disegno sono più presenti, il disegno in sé è più semplice e minimal, con pochi dettagli e scene molto strette.
Miao, per un pugno di polvere
Storia di: Giorgio Salati, Enrico Faccini
Disegni di: Enrico Faccini
Paperino ha in casa un robot che lo aiuta nelle pulizie e ne decanta le incredibili proprietà. Purtroppo però Malachia non la pensa allo stesso modo e la guerra ha inizio. Storia particolarmente divertente, bizzarra e soprattutto interessante per la resa del disegno di Faccini che, come suo solito, annulla le vignette trasformando la narrazione in una illustrazione a piena pagina, raggruppando gli eventi in nicchiette e macchie di colore. Una trovata non moderna ma che continua a dare i suoi frutti!
Archimede e l’insidioso materializzatore di idee
Storia di: Gorm Transgaard
Disegni di: Marco Rota
Archimede sperimenta la sua ultima invenzione in una puntata molto breve e che alla fin fine sembra un’occasione mancata, perché sembra che se la canti e suoni da solo, tenendo un’improvvisa invasione aliena.
Particolarmente interessante trovo invece il disegno, sicuramente d’altri tempi, non solo nell’impaginazione delle vignette, ma anche nelle linee e nei colori utilizzati, soprattutto per Archimede stesso.
Star Top III, La Prima Direttiva
Storia di: Bruno Enna
Disegni di: Carlo Limido
Topolino e i suoi, immersi nel mondo fantascientifico di Star Trek, si ritrovano nel pieno della loro missione quinquennale per trovare una soluzione al problema energetico della Terra. Seguendo le analisi di una sonda, trovano un pianeta e soprattutto una pianta che può fare al caso loro. Nel rispetto della prima direttiva, si camuffano per non contaminare la cultura, ma la trovano in realtà già ingarbugliata.
Vicenda interessante, ma il disegno è molto confusionario. Volendo rappresentare e dare credibilità all’ambientazione, i troppi dettagli e la linea molto presente, appesantiscono la lettura e la rendono davvero difficile. Un disegno forse più maturo e leggero, avrebbe aiutato di sicuro.
TOP&FLOP!
Siamo costretti ad un altro recupero e in questo numero troviamo una gran varietà di storie.
Partendo dall’ultima, ritroviamo una gran rievocazione degli ambienti trekkiani, forse anche di quel modo di fare un po’ borderline dei personaggi, con reazioni assurde. Peccato per il disegno, sarebbe davvero un prodotto molto interessante.
Le due storie brevi, su Malachia e Archimede, mostrano invece due estremi del disegno disneyano, qualcosa di molto moderno e personalizzato, in Miao, e invece qualcosa di davvero vintage e classico, con Archimede.
Le prime tre storie invece sono tre espressioni di modernità, l’una diversa dall’altra, non solo come stili narrativi, ma proprio per il disegno; linee sottili e immagini molto dettagliate, poi linee molto presenti e morbide con un disegno più riassuntivo e infine un disegno davvero semplice e minimal, sia nei colori piatti che nel rappresentare ciò che circonda i personaggi.
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