Il Migliore dei Mali
L’Uomo di Latta vol.2
Marco “Tarma” Tarquini
Violetta “Rocks” Rovetto
Shockdom
Ciao a tutti e bentornati sul canale! Sono Dario e questa è Re_Censo, la videorubrica di libri, fumetti, manga, film e telefilm prodotta dal mio studio di grafica OIRAD. Se non siete ancora iscritti, potete supportare le attività del canale, cliccando qui sotto e sulla campanella a lato. Info e siti web nell’infobox! Oggi ci immergiamo nel secondo volume di una storia a fumetti italiana… Iniziamo!
Pubblicato a maggio 2020, in pieno lockdown e misure di distanziamento, come ci ricorda il logo di Shockdom modificato per l’occasione, Il Migliore dei Mali, l’Uomo di Latta volume 2 è la seconda parte del primo episodio della trilogia che Marco Tarma e Violetta Rocks hanno ideato per noi.
Gli eventi riprendono direttamente quanto lasciato nel primo volume, con Milo che è ancora alla disperata ricerca del suo cane Icaro, aiutato dai suoi amici di sempre, Neri, Dante, Michelangelo e la sorella Angelica, e il nuovo giunto Ettore, Moretto o Detective come lo chiamano la madre e Milo. Al centro delle loro indagini c’è il vicino di casa di Milo, Zaira che in paese tutti additano come un assassino e il suo modo di fare così losco, ambiguo e sospetto, non fa altro che aumentare i dubbi del gruppo che così decide di infilarsi in casa sua e di controllare ogni angolo per capire che fine abbia fatto il povero Icaro.
La narrazione di questo secondo volume su sei, è molto più ritmata e serrata del precedente che ho riletto prima di proseguire l’avventura con i giovani protagonisti. La sensazione è sempre quella, sembra non sia trascorso un anno tra un’uscita e l’altra e i personaggi restano quindi coerenti con se stessi e in reciproca evoluzione dal volume precedente.
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Qui, riprendendo sia la narrazione che lo stesso spirito vintage del genere fantasy degli anni ’80, la storia si fa molto più serrata. Leggendo, non si ha la sensazione di stanchezza, di noia, ma anzi si è coinvolti in maniera naturale e spontanea, nella continua scoperta dei personaggi, dei loro segreti e degli eventi che si succedono a ritmi sempre più rapidi.
Sono proprio i segreti e i misteri dei protagonisti a cadere sotto la luce dei riflettori della penna di Violetta che, così facendo, ci mostra quale sia il migliore dei mali, chi c’è attorno all’inquinamento della Termaranto e chi sta cercando di smantellarla, ma allo stesso tempo, cosa ha partorito tutto questo, in termini di conseguenze e di evoluzione, presentandoci le anomalie genetiche non come problematica di salute, ma quanto conseguenza genetica in positivo, un po’ alla X-Men, con lo sviluppo di capacità molto particolari in alcuni individui.
Nel modo di socializzare così spontaneo e genuino, tutto proprio dei giovani preadolescenti e adolescenti di questa storia, Violetta ci mostra come bastino pochi giorni per formare un gruppo più o meno coeso e di come ci si possa facilmente fidare del prossimo, nonostante non lo si conosca appieno. Sono continui i rimandi e i sapori alla cultura pop del periodo e questo si tramuta in citazioni, ma anche nell’impostazione stessa della storia, nel suo intreccio, che è davvero magnetico e difficilmente non lo si può legare alle dinamiche della Storia Infinita, dei Goonies e di Stranger Things, come ho già detto lo scorso anno.
Stesso si trascina e prende ancor più corpo e vita nel disegno.
Lo stile semplicistico e diretto di Tarma, che mi avete rimproverato nello scorso video essere io troppo di parte e, volendo usare un linguaggio pulito, cieco nel non voler ammettere la bruttezza del disegno, io continuo ad apprezzarlo e basti seguire la sua attività sui social per vederne la crescita continua, il maturare della sua linea e della sicurezza dei suoi colori che si tramutano in volumi molto interessanti.
Qui il disegno è uguale al precedente, non cambia nulla, forse una maggior confidenza e sicurezza nel tratteggiare le fisionomie dei personaggi ormai familiari. Le vignette si ritmano incessantemente, riducendosi a finestrelle o espandendosi in riquadri molto più cinematografici e pittorici.
Addirittura molte sono le tavole che prendono uno spazio doppio, su due pagine, leggendosi in orizzontale, sulla larghezza intera, cosa che non sempre ho compreso, perché nelle tavole singole non si vede comunque la linea di separazione, andando la vignetta sul taglio vivo del foglio. Ma è da dire che sono anche le tavole più immersive e cinematografiche.
Davvero sembra di essere avanti ad uno schermo a vedere un telefilm.
Interessanti i colori, soprattutto laddove il colore non c’è, perché è buio e le tavole si tingono di affascinanti luci blu e verdi e il soffermarsi sui volti dei personaggi, aiuta nell’empatizzare con loro.
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Insomma, un volume ricco, talmente ben ritmato da arrivare alla conclusione e volerne ancora, perché deve essere ancora svelato tutto.
È un fumetto che o lo si apprezza per quel che è, prendendo il buono che c’è, o lo si commenta solo superficialmente.
Ma i due stili, scrittura e disegno, sono fatti per stare benissimo assieme, si fondono in una danza, un prodotto, che sembra acerbo, ma che ha un suo modo di comunicare e un qualcosa da comunicare, che mi piace davvero tanto.
Sul finire, come per il precedente volume, anche questo ha un piccolo backstage disegnato da Violetta, che aiuta a capire meglio il legame tra i personaggi, molto tenero, molto carino. Non serve ai fini della storia, ma è una finestrella carinissima da poter vedere e scrutare.
Ovviamente il fumetto lo trovate qui in link affiliazione Amazon, per poterlo acquistare e io vi aspetto nei commenti qui sotto, ditemi la vostra, cosa vi è piaciuto, cosa vi aspettavate e cosa invece vi ha magari sorpreso o deluso! E se la puntata vi è piaciuta, ricordate di mettete mi piace e di condividerla con i vostri amici e se ancora non vi siete iscritti, cliccate il pulsante e la campanella a lato!
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