FOCUS ON
Le cose che si sanno sulla serie Amazon de
“Il Signore degli Anelli”
Ciao a tutti e bentornati sul canale! Sono Dario e questa è Re_Censo, la videorubrica di libri, fumetti, manga, film e telefilm prodotta dal mio studio di grafica OIRAD.
Focus On di agosto sulle cose che si sanno sulla serie targata Amazon, sul mondo de Il Signore degli Anelli! Iniziamo!
Video di agosto, questo FOCUS ON è nato dal suggerimento di alcuni di voi. Come avete potuto vedere sul mio profilo Instagram, vi ho chiesto quali argomenti avrei potuto trattare e tra le tante cose suggerite, ho visto molti che parlavano di serie Amazon e in special modo è stata chiesta una esplorazione sulla produzione della serie sul Signore degli Anelli.
Quindi vi ringrazio per i suggerimenti, oggi parleremo proprio di questo!
Al maggio del 2020, si pensa che la prima stagione possa già uscire nel 2021, ma a causa del Covid-19, penso ci possano essere dei ritardi.
La produzione riporta l’Hollywood Reporter, prevede quasi un miliardo di investimenti, la più costosa della storia, dopo che Amazon si è aggiudicata i diritti per quasi 250 milioni di dollari (ndr. informazioni ad agosto 2020).
Le stagioni, come riporta il Corriere, dovrebbero essere cinque, di cui quindi due già, ipoteticamente, nel 2021 e a seguire, mentre ad ospitare il cast sarà nuovamente la Nuova Zelanda, così come è successo per Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. La cosa pare esser confermata anche dal fatto che è uno dei pochi paesi ad aver quasi del tutto azzerato i contagi. Ma dopo un mesetto dall’inizio delle riprese, il lockdown, ad ora (ndr. agosto 2020), ancora non è stato sciolto.
Dopo che Il Trono di Spade ha rafforzato il potere che il fantasy moderno ha esercitato sulle masse, sono grandi le aspettative nei confronti di questa produzioni. Stiamo pur sempre parlando di una serializzazione basata (si spera sempre tanto basata e poco ispirata) su quella che è la serie di romanzi più importanti del genere fantasy epico. Soprattutto se vediamo al successo di ISDA e al successivo fallimento de LH, prodotti da “New Line Cinema” con il regista e co-produttore Peter Jackson (ricordiamo i quasi 6 miliardi di dollari incassati e i 17 premi Oscar vinti).
Ancora tanto è il mistero su cosa sarà raccontato, sul dove, geograficamente e storicamente, ci troveremo nella Terra di Mezzo. Sinora, grazie alle trasposizioni di Jackson, abbiamo conosciuto la Terza Era, la sua fine e l’inizio della Quarta Era con la fine di Sauron e l’incoronazione di Aragorn, ultimo Re Numenoreano.
A quanto pare però, nel succedersi di indiscrezioni e teorie dei fan, le vicende raccontate ci porteranno nella Seconda Era, in special modo nel periodo in cui Sauron forgiò l’Unico, assoggettando ad esso tutti gli altri donati a Elfi, Nani e Umani. Si spera quindi che, nel tornare indietro di quasi 2000 anni, l’ispirazione e le basi possano esser prese dalla viva penna di Tolkien, ossia tra le pagine de Il Silmarillion.
Da metà febbraio 2019 sono infatti apparse alcune mappe, sui profili Twitter ufficiali di Amazon, riportando probabilmente luoghi non aggiornati o, appunto, trasposti indietro nel tempo, senza indicarne i luoghi più importanti e conosciuti e a questa pubblicazione ne sono succedute altre, accompagnate dal ritornello di Mordor:
“Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende.
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra”
Seppur non vi siano altri indizi, uno è trapelato o lasciato trapelare di proposito ed è il nome col quale il Regno di Rohan era indicato in passato, ossia “Calenardhon“. Il cambiamento toponomastico avvenne solo nel 2510 TE e quindi ben 508 anni prima che Aragorn incontrasse Frodo al Puledro Impennato.
A quell’epoca risale la Battaglia del Campo di Celebrant, dove l’esercito di Étheód e Dúnedain di Gondor, affrontarono un’armata di Esterlings e Orchi e da quella vittoria, il Sovrintendente di Gondor, nel ricompensare la fedeltà e l’aiuto degli Étheód donò al Re Eorl il Giovane la regione del Calenardhon, quindi ribattezzata Rohan.
A dispetto di quanto vociferato e ingenuamente sperato, Aragorn, che si voleva vedere in una versione giovane, forse per indagarne la morte della madre, la vita vissuta a Gran Burrone e poi in giro come Ramingo, con i figli di Ellrond, è alquanto fuori contesto storico e potremmo rischiare di trovarci nello stesso intoppo accaduto con Animali Fantastici 2 e l’apparizione precoce della McGranitt. Eppure però uno degli attori coinvolti, Tom Payne, ha rivelato in un podcast, che la produzione stia cercando il giovane Aragorn.
A dare conferma di questa impossibilità, e che Dio ce ne scampi di errori simili, è l’apparizione, in una nuova mappa pubblicata, della presenza di Númenor, isola che fu donata agli Umani dagli Einar e che fu poi loro tolta, lasciando esuli i discendenti della stirpe di uomini che hanno condiviso in parte la lunga vita degli elfi, riportando così le lancette del tempo non più al 2510 della Terza Era, ma bensì al periodo di quasi 3400 anni nel quale Ilúvatar premiava l’Uomo, dopo la sua caduta e successiva Alleanza tra Elfi e Uomini, che ha portato alla prima sconfitta di Sauron e quindi alla fine della Seconda Era.
Di quel periodo è la fondazione di Gran Burrone da parte del Mezzelfo Ellrond, del periodo più prospero vissuto dai Nani nel Nanosterro di Moria e della forgiatura degli Anelli del Potere.
Per quanto riguarda l’aspetto storico e della trama, della sceneggiatura, ad ora nulla è trapelato, ma mi aspetto che, finita l’estate, se ne inizi a parlare nuovamente, poiché il Ministro dello Sviluppo Economico newzelandese, Phil Twyford, si è detto molto soddisfatto della gestione dell’emergenza Covid-19, rispetto ad altri paesi.
Spostandoci sulle indiscrezioni del cast, sinceramente voi sapete che memoria per i nomi non ne ho, quindi ad una prima occhiata, non mi sembra di riconoscerne nessuno.
Al di là dell’interesse di alcuni attori, primo tra tutti Ian McKellen, Gandalf, di voler tornare a vestire i panni dei personaggi da noi tanto amati, è l’attrice australiana Markella Kavenagh, la prima a salire a bordo della produzione e, sempre da fondi del “The Hollywood Reporter“, vestirà i panni di “Tyra“, di cui conosciamo solo il nome. Speriamo non sia una Tauriel invaghita di Nani.
Con lei, come co-protagonista, è apparso il nome di Will Poulter nel ruolo di Beldor, ma l’attore ha dovuto rinunciare e al suo posto è stato scelto Robert Aramayo, il giovane Ned Stark di GoT.
Deadline ha indicato Joseph Mawle (Benjen Stark in GoT) come nuovo acquisto, sebbene non vi sia alcuna conferma ufficiale, e interpreterà Oren, principale antagonista della storia
Dopo il nome di Ema Horvath, Amazon ha annunciato il resto del cast principale:
Maxim Baldry, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Ismael Cruz Córdova, Megan Richards, Dylan Smith, Charlie Vickers, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Bruce Richmond, Gene Kelly.
Per nessuno di loro è stato indicato il nome del corrispettivo personaggio, riportando poi l’attenzione sul più chiacchierato nome di Morfydd Clark (Queste Oscure Materie), indicata dalla rivista “Variety” come la giovane Dama Galadriel, discendente Noldor di Finarfin, che se non sbaglio, all’epoca storica di questi fatti, era stata già formata dalla nonna e Maiar, Melian nelle arti magiche. Ma è da tempo che non leggo il Silmarillion e non vorrei sbagliarmi.
Stando poi ad un aggiornamento di fine luglio (ndr. 2020), il Twitter di “TheOneRing.net” ci ha informati del ritorno di alcuni personaggi già incontrati, ma che di sicuro vedremo sotto luci differenti, cioé proprio Sauron l’ingannatore e Elrond, a quell’epoca relativamente giovane, ma se ne attendono conferme.
Già durante il tour estivo in cui si iniziava a pubblicizzare tale impresa, nel 2018, Amazon ha annunciato gli showrunner della serie, indicandoli in JD Payne e Patrick McKay ad occuparsi del progetto, mentre il regista dei primi due episodi è Juan Antonio Bayona (Jurassik World – il regno distrutto).
Ad occuparsi della sceneggiatura saranno invece Jason Cahill (The Sopranos), Justin Doble (Stranger Things) e Helen Shang (Hannibal).
I costumi sono firmati da Kate Hawley (Suicide Squad), le scenografie di Rick Heinrichs (Star Wars: Gli Ultimi Jedi), mentre Jason Smith (The Revenant) è supervisore degli effetti speciali.
Unico della produzione cinematografica di Jackson a tornare, è John Howe, la splendida matita e geniale artista che ha esplorato con la sua sensibilità, la Terra di Mezzo, occupandosi delle illustrazioni.
In ultimo, numero di episodi e durata.
Lasciando la tradizione di Amazon, si sta pensando di raddoppiare il numero di episodi, arrivano a 20 per stagione, rimanendo della durata di 50 minuti ognuno. Ma, come per tutto il resto, ancora non si sa nulla di certo.
Cosa mi aspetto io da questa produzione?
Sicuramente di respirare i sapori, di inebriarmi nelle immagini della Terra di Mezzo così come l’abbiamo vista in ISDA, per scenari, paesaggi, ambientazioni, vestiario, luci e colori, ma anche per la bellezza dei personaggi.
Certamente il Silmarillion è pieno di storia e di nomi, così come anche i compendi di ISDA, da cui già Jackson ha attinto per LH e ISDA stesso.
Non voglio insomma vedere nulla alla Shannara, tristemente distrutto in un prodotto scarso, molto commerciale, di pessimo gusto, lontanissimo dalla bellezza dei romanzi, reso una porcata adolescenziale. Se dovesse accadere una cosa simile, che Ilùvatar li colpisca tutti!
Ma se c’è Sauron, dovrebbe quindi esserci già Saruman, quando era ancora degno di esser chiamato il Bianco, prima della sua caduta, prima che si rintanasse a Orthanc. Stesso si potrebbe dire degli altri Stregoni, Radagast in testa e dei due fratelli Blu, mai visti altrove, ma qui si potrebbe andare incontro a ricami di sceneggiatura troppo pericolosi.
Eppure qualche accenno a Ilùvatar stesso, ai Valar e Maiar, alla loro gerarchia, alla Genesi della Terra di Mezzo, sarebbe alquanto interessante. Non dico di arronzarla in un prologhetto corto come è accaduto magistralmente, ma brevemente, con la voce di Galadriel in ISDA, ma qualcosa di più sostanzioso.
La nascita degli Alberi, o perché no, la scomparsa dei Silmarilli.
Mi aspetto di vedere la scelta di Ellrond ed Elros, di seguire la discendenza Elfica e Umana, della nascita di Gran Burrone e dei Raminghi, perché no, della Caduta stessa di Numenor. Ma, non conoscendo ancora con precisione i tempi storici di questo racconto, non posso spingermi, perché potrei sperare e volere tutto e niente.
E voi invece? Cosa sperate di vedere, cosa desiderate scoprire e cosa, ardentemente, sperate di non vedere assolutamente?
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