@Re_Censo #354 TOPOLINO 3357

TOPOLINO
3357

@Re_Censo #354 TOPOLINO 3357

Oggi parliamo del numero 3357! Iniziamo!

@Re_Censo #354 TOPOLINO 3357

Newton Pitagorico e le tintarelle erudite
Storia di: Marco Nucci
Disegni di: Stefano Intini
Conosciamo il nipote di Archimede, Newton, che arriva a Paperopoli per frequentare la scuola, ma che sotto sotto cova il desiderio di dimostrare allo zio di essere anche lui un grande inventore. Purtroppo per lui, Qui, Quo, Qua, a scuola il Preside Schnauzer è intenzionato a interrogare a tappeto e a rischio c’è la bocciatura. Newton mette in campo la sua invenzione, un pannello riflettente per le tintarelle, che però infonde chi lo usa, di tutta la conoscenza del libro sul quale è poggiato.
La trama è davvero carina, molto basic, divertente, con i tre paperotti che funzionano molto in sinergia. Il disegno è quello poco disneyano di Intini, quindi molto deforme nelle proporzioni e nelle linee, ma riesce sempre a trascinare e magnetizzare gli occhi del lettore sulle espressioni dei personaggi, più che sui dettagli delle varie scene.

Area 15 – Qui, Quo, Qua, Insegui il tuo sogno
Storia di: Roberto Gagnor
Disegni di: Claudio Sciarrone

All’Area 15 si iniziano a scoprire gli interessi dei vari giovani paperotti e allo stesso tempo si sottolineano alcune dinamiche, come nella volta precedente, sul fare da nerd di alcuni di loro, come il collezionare fumetti in triplice copia. Questa volta, giocando sullo scontato, Ray e Qua si uniscono per creare un fumetto e sperare di partecipare ad un concorso. La storia è molto stiracchiata, davvero tiene poco ed è fin troppo semplicistica, altro che BAKUMAN, il manga.
E ho l’impressione che anche il disegno ne risenta, prendendo linee più graffiate, con un tratto più segmentato, meno morbido e poco interessante, rispetto alle puntate precedenti. I luoghi comuni della vicenda, si trasferiscono così anche nel disegno, che mi da l’impressione di essere meno curato.

Miao – un grattacapo di nome Sissy
Storia di: Giorgio Salati
Disegni di: Enrico Faccini
Malachia il gatto si gode il relax, ma condivide con Paperino la sua sfortuna. Nel bel mezzo del meritato riposo, gli capita tra capo e collo una guastafeste, Sissy, che non gli si scollerà di torno. Vicenda alquanto tranquilla, carina, ma nel complesso non racconta nulla di che.
Anche il disegno non aggiunge nulla a quanto Faccini ha dato alle puntate precedenti; stile suo personale, morbido, pulito con linee molto dinamiche e modulari. Campiture pulite che quindi fanno leggere ogni volume, spazio e vuoti.

Pippo&COps – Inseguimento a velocità accettabile
Storia di: Gabriele Panini
Disegni di: Maurizio Amendola
Altra piccola e breve vicenda nella quale Pippo capita in una azione di polizia. Questa volta è al primo giorno come tassista e deve scortare Manetta e Rock Sassy al Museo, ma ovviamente farà tutto e il contrario di tutto, facendosi addirittura seguire dai malviventi, con l’unica convinzione che il crimine peggiore è il non godersi il magnifico paesaggio.
Storia frettolosa, al solito, un po’ sconclusionata, ma vista nell’ottica dello stile di Pippo, nulla di nuovo o di diverso, come il disegno, che mantiene purtroppo lo stile precedente, deforme, piatto, con linee troppo presenti, forme piatte e il povero Manetta è quello che ne paga più di tutti le conseguenze.

Paperino e Paperoga e la Gioconda Fiamminga
Storia di: Bruno Sarda
Disegni di: Marco Palazzi
Torna una nuova avventura del P.I.A. e questa volta alla squadra di Paperino e Paperoga si aggiunge Pico. I due lo raggiungono il Belgio per seguire le tracce di un’importante, misteriosa e nascosta opera d’arte che Paperone vuole recuperare ed esporre. Ma a mettere i bastoni tra le ruote non è solo l’eloquenza soporifera di Pico, ma anche la R.I.G. di Rockerduck, interessato a fare altrettanto.
Storia purtroppo molto corta, e seppur resa in maniera semplice e immediata, è ben organizzata e il disegno mi piace davvero tanto. Molto classico nelle proporzioni, nelle linee e nella costruzione delle vignette, scandite da più o meno dettagli in base al tipo di inquadrature.

Minni, zia Topolinda e l’antietà digitale
Storia di: Matteo Venerus
Disegni di: Daniela Vetro
In questa piccola finestra, troviamo Minnie sotto una luce diversa, nei panni che di solito sono di Topolino. Con la zia Topolinda va a trovare una amica di lei, di una certa età, ma non immune alla tecnologia. L’ha anzi abbracciata e per divertirsi un po’, ha creato un’app che fa da caccia al tesoro.
Ovviamente la storia è alquanto leggera, gli indizi sono colmati di un frasario molto pomposo e inventato, per sottolineare la particolarità dell’idea e la straordinarietà del fatto che una anziana si avvicini alla tecnologia. Ma questo è anche un punto a sfavore, perché rende difficoltosa la lettura.
Al tempo stesso il disegno vede una linea molto presente, molto marcata nel tratto modulare che, seppur rimanga morbido, risulta essere più un esperimento moderno e digitale, che legato alla classicità disneyana.

TOP&FLOP!

Anche in questo caso, il numero è stato piuttosto leggero. Le storie molto coinvolgenti, nella loro semplicità.
Particolarmente contento della puntata sulla Gioconda Fiamminga, anche se in fin dei conti non si è vista, ma tra storia, intreccio e disegno, me la sono goduta particolarmente.
Nulla di nuovo per Malachia, come per Pippo&COps, entrambi molto deboli questa volta, lato trama e per Pippo anche nel disegno.
E infine, Newton, Area 15 e Minni, tutti e tre sono tre stili di disegno più moderni, con uno sguardo lontano al classicismo disneyano, che non sempre però riesce a creare qualcosa di piacevole e facile da leggere.
Anche questo è un recupero, perché ormai le Poste Italiane sono inqualificabili…

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Pubblicato da Re_Censo

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