@Re_Censo #318 Altered Carbon | Stagione 2

Altered Carbon
Stagione 2

Andiamo nuovamente avanti nel tempo, in una distopia interessantissima targata Netflix. Iniziamo!

@Re_Censo #318 Altered Carbon | Stagione 2

Abbiamo già parlato della prima stagione di Altered Carbon e visto quanto mi è piaciuta, mi aspettavo che questa mantenesse quella tensione e approfondisse ancor più il mio interesse.

Siamo in una distopia futuristica nella quale la morte, chiamata vera morte, è stata posticipata per merito di una tecnologia che incapsula la coscienza e la memoria di un individuo in dei costrutti tecnologici chiamati Pile. Quando il corpo originale, di carne, vien danneggiato, la Pila è trapiantata in uno clone di carne o in uno sintetico, oppure la coscienza nella Pila è scaricata in un backup in cloud e scaricata dinuovo in una nuova Pila in un nuovo corpo, detto appunto Custodia.

Chi ha più soldi si può permettere più cloni di se stessi e quindi vive da più tempo ed è chiamato Meth, Matusalemme.

Ovviamente alla base di tutto questo c’è uno scontento generale, prodotto proprio dall’accentuarsi di differenze di classi sociali, di agiatezza e di potere, ma anche una diffusa e intestina lotta contro questa tecnologia che procrastina la morte.

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La PILA

Il nostro protagonsita è sempre lo Spedi Takeshi Kovacs, ma la sua custodia è cambiata. Perdiamo il bello e bravo Joel Kinnaman e acquistiamo un insulso e scialbo, montato e per niente talentuoso Anthony Mackie. Per di più, con il doppiaggio di Baldini che lo caratterizza troppo poco serioso, in una serie di versetti, soprattutto nei combattimenti, che lo tengono ancora troppo legato al suo lavoro con il Dodicesimo Doctor Who e Stewie Griffin.

Comunque sia, questa volta la seconda stagione mi ha lasciato particolarmente interdetto.
Seppur mantenga tutta la costruzione e l’impianto mitologico e tecnologico che abbiamo iniziato a conoscere nella prima stagione, Altered Carbon 2, ha una lentezza straziante per almeno metà delle puntate di cui è fatto.
La vicenda stavolta non si concentra tanto su Takeshi e sul suo risveglio, ma, passati trent’anni, si focalizza sul passato dell’amata di Takeshi, Quellcrist Falconer, creatrice della Pila, secoli prima, ma che si è poi ritrovata a capeggiare la rivolta contro la ricustodia a favore della vera morte.

Ad approfondire però la trama e l’intreccio, vi sono tante altre linee narrative che toccano personaggi già noti e altri nuovi di cui si sa poco ma che funzionano alla sola funzione di approfondire i più conosciuti. Scopriamo così che il materiale col quale si producono le Pile, in realtà era parte di un unico organismo vivente, una coscienza che abitava il pianeta sul quale avvengono i fatti, e che quindi inizia a vendicarsi dei Fondatori.

Joel Kinnaman
Anthony Mackie

Se quindi da un lato abbiamo una lentezza patologica che riguarda la relazione tra Takeshi e Falconer, tra l’altro non riesco a leggere il minimo coinvolgimento espressivo da parte dell’interpretazione di Mackie, dall’altro, proprio col pretesto di raccontare questa relazione, viene approfondita la mitologia e la tecnologia stessa che è alla base del telefilm. Il mio interesse è quindi tutto in questa parte della trama, che forse poteva essere descritta ancora di più e che, purtroppo, sembra arrivare sul finale, in un modo troppo rapido, tanto da risultare monco.

Renée Elise Goldsberry

Certo, dicono ci sarà una terza stagione, e appunto il finale lo presuppone con una certa prepotenza, ma mancando di due puntate rispetto alla prima stagione, questa sembra quasi buttata così, raffazzonata come meglio di poteva e questo meglio non è godibile, a partire proprio, come detto, dall’interpretazione del protagonista. Un pallone gonfiato, borioso.

Interessante, come chiusura, l’apparizione di Michael Shanks, che penso sia sparito dagli schermi dal dopo Stargate Sg-1, Atlantis e Universe e che dimostra di avere ormai una sua caratterizzazione e non riesca ad uscire dal suo stereotipo. Troppo ingessato. Peccato, ma per quel che dura…

E vabeh, sarò stato un po’ brutale, ma ditemi voi cosa pensate di questa stagione, cosa vi ha convinto, cosa meno. E soprattutto, cosa vi aspettate venga raccontato e mostrato dalla terza stagione. Mi trovate sempre pronto a leggervi, qui sotto nei commenti!

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Re_Censo

Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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