@Re_Censo #235 Il Migliore dei Mali – L’Uomo di Latta vol.1

IL MIGLIORE DEI MALI
volume 1

Marco “Tarma” Tarquini
Violetta “Rocks” Rovetto
Shockdom 

Ciao a tutti e bentornati sul canale! Sono Dario e questa è Re_Censo, la videorubrica di libri, fumetti, manga, film e telefilm prodotta dal mio studio di grafica OIRAD.
Parliamo oggi di un fumetto fantastico! Iniziamo!

Questa volta posso dire che ho avuto tra le mani un fumetto in anteprima, grazie a Shockdom che lo ha portato al Comicon, ma non ne ho voluto parlare fino all’uscita, per questo ne parliamo oggi, ma il fumetto lo trovate ormai su Amazon, in libreria e fumetteria.

Sto parlando ovviamente di Il Migliore dei Mali, L’Uomo di Latta – volume uno, scritto da Violetta “Rocks” Rovetto e disegnato da Marco “Tarma” Tarquini.
Brossura bella cicciotta, del costo di 16€, con due enormi ali, un po’ scarne ad essere sincero.

Se avete seguito la mia recensione di Non aprite quel pacco e letto il fumetto, dovreste già conoscere quindi lo stile di disegno di Marco, che qui credo abbia dato il meglio di se, ma andiamo con ordine.

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La storia si apre come si aprirebbe uno dei primi capitoli delle estati di Harry Potter, un gran caldo asfissiante, una visione di una strada dall’alto, una radio a mitigare la calura del viaggio. Protagonista primo, che viene qui introdotto, è Ettore detto Moretto che sta traslocando con sua madre e va ad abitare nel paese di Morene di Sassi.
Qui, già dalla prima sera, incontra un ragazzino, Milo, che è in cerca del suo cane, scomparso da qualche giorno. Milo chiede l’aiuto di Ettore e lo introduce così agli altri suoi amici, Dante, Neri e Michelangelo, di cui più avanti conoscerà la sorella Angelica.

La missione di questo neonato gruppetto di amici si svolge negli anni ’80, percui avvicinarli al sapore di Stranger Things e quell’ambientazione lì, non è difficile, ma le differenze sono tante.

Si, perché questo gruppetto variegato viene presentato in maniera molto discorsiva e col sapiente uso di alcuni brevi flashback per quanto riguarda Ettore, proprio da Angelica, che gli racconta di come persone diverse siano capitate tutte nella stessa città e siano tutte accomunate un po’ dallo stesso destino.
Come ho detto, siamo negli anni ’80, quindi ritroviamo lo stesso livello tecnologico, ma anche gli stessi memorabilia che fanno da sfondo e quindi da contesto alla storia, piccoli e sapienti riferimenti riprodotti da Marco, come il walkie-talkie, alcuni poster Disney e così via. Per me un salto nel passato, per la storia un grande valore aggiunto che sono sicuro è il tocco narrativo di Violetta che vien fuori.

E proprio nello stesso modo col quale si apre la vicenda, con una delicatezza quasi da fiaba, con un forte realismo che da concretezza e valore all’intera vicenda, che la storia di questi cinque amici inizia a fare i primi passi. Iniziano a conoscersi e noi iniziamo a conoscere loro, il loro passato, chi sono e perché si comportano in certi modi, con una naturalezza e una disinvoltura che non mi sarei mai aspettato. Questo non perché non avessi fiducia in Violetta e nel suo modo di raccontare, ma perché sono stato felicissimo di avere l’occasione di leggere un fumetto italiano nel quale è stupendo calarsi e dal quale è bello lasciarsi catturare.

Scopo primario è quindi quello di cercare il cane Icaro e Milo è ossessionato dal fatto che il nuovo arrivato, Ettore, sia capacissimo nell’aiutarlo in questa disperata ricerca. Ma a dare pepe alla vicenda c’è un personaggio misterioso e oscuro che è arrivato da poco in città. No, ovviamente non è Ettore, ma un vicino di casa di Milo.

In paese tutti ne parlano e ne parlano male, quindi, da bravi detective, rievocando un po’ lo spirito d’avventura tipico del gruppo dei Goonies, questi amici si riuniscono per le loro indagini. Indagini di cui, ovviamente, non vi parlerò, ma che vi lasceranno, ne sono sicuro, con il fiato sospeso per come viene interrotto questo primo fumetto, creando una forte tensione e aumentando il mistero che lo caratterizza. Proprio come un degno giallo e come tale, siamo costretti ad aspettare la prossima puntata per scoprirne il prosieguo.

Sul fondo di questa storia di questi amici, vi è tutta una realtà che viene raccontata, anche questa con una naturalezza e una schiettezza che la fanno passare dalla carta al lettore come se stessimo leggendo un fatto di cronaca e di vita vera.
Quindi non ci meravigliamo se troviamo temi ambientali, ecologici, di denuncia sull’inquinamento e le malattie mortali che procurano, ma anche di realtà extraurbane, di come si vive nelle periferie, in famiglie molto particolari e di temi molto personali e difficili da trattare, come la difficoltà pre-durante-e-post adolescenziale dello scoprire la propria identità di genere e di come questa venga vissuta soprattutto dai più piccoli, non solo intesi come età ma come difese.
Un miscuglio di temi molto attuali, molto vicini al lettore, da qualunque “ceto sociale” possa uscire fuori, e quindi facilmente può calarcisi all’interno.

Insomma in tutta questa delicatezza, ma anche in questa forza, in questa grande capacità narrativa, scopro finalmente il talento e la fantasia di Violetta, sinora mediata solo tramite i suoi video su YouTube, dove di solito è molto ironica, canzonatoria, divertente, e qui invece ci mostra come la sua penna sia non solo collegata al cervello, ma abbia un filo diretto col suo cuore.

E al tempo stesso, come ho detto a inizio video, troviamo anche, anzi ritroviamo anche Marco che qui spazia con la sua grande capacità di narratore per immagini, prendendo la storia di Violetta e mostrandocela a grandi tavole, con delle gabbie che rompono i soliti schemi e che ci presentano la storia, soprattutto a inizio, con delle vignette che arrivano fino al bordo della pagina, capaci di raccontarci l’impossibile perché capaci di catturarci dentro ogni tratto e ogni campitura di colore.

Già ho detto nel video sul suo primo fumetto, che lo stile di Marco è tutto particolare e tutto suo, con questi personaggi un po’ ingessati nelle pose, ma allo stesso tempo molto dinamici, asciutti nelle articolazioni, ma espressivi all’inverosimile e con una tavolozza di colori incredibili. E qui sembra essersi sbizzarrito nell’uso del colore, in scene completamente buie, come in altre dove la luce la fa da padrone e si creano interessanti contrasti tra la natura e gli edifici.

Insomma, un disegnatore da tenere sicuramente sott’occhio nella sua carriera, per così dire, da poco avviatasi.

In questo primo fumetto, quindi, abbiamo una grandissima introduzione, ma sono sicuro che questa sia solo la punta dell’iceberg, non solo per quanto riguarda la vicenda nella quale i cinque amici si gettano a capofitto, ma anche e soprattutto per le loro personalità e le loro vicende personali. Non vi nascondo, che già dall’inizio, sfogliando le prime pagine, mi sono ritrovato a sorridere compiaciuto e ammirato per come stava scorrendo rapidamente e con naturalezza la mia lettura, un bellissimo intrecciarsi di parole e di disegni che danno vita ad un qualcosa di davvero promettente, segno della forza e della sinergia di due persone molto affiatate e ovviamente lo dico sul lato professionale e non sentimentale, quelli non sono certo affari miei e vostri! No?

I miei auguri quindi a Violetta e Marco, e lo faccio prendendo spunto dalla citazione a inizio volume: possiate sempre crescere e gestire al meglio il cambiamento. Ne verrà fuori un qualcosa di eccezionale, me lo sento, quindi non deludetemi!

E voi, siete riusciti a comprare questo fumetto e a farvelo autografare dai due?
Se vi va, condividete su instagram la vostra foto con loro, taggandomi, o scegliendo una tavola o vignetta che maggiormente vi è piaciuta. Ovviamente, vi aspetto nei commenti qui sotto per condividere assieme pareri al riguardo, facciamo sentire a Violetta e Marco quanto e cosa ci è piaciuto del loro lavoro!

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Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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