STREAMING A CONFRONTO
Ciao a tutti e bentornati sul canale! Sono Dario e questa è Re_Censo, la videorubrica di libri, fumetti, manga, film e telefilm prodotta dal mio studio di grafica OIRAD.
Oggi parliamo di streaming, legale ovviamente! Iniziamo!
Confronteremo tre piattaforme online, tutte a pagamento e non prenderò in considerazioni, come ho visto fare in altri video del genere, pacchetti di payperview Sky, Premium e compagnia cantante.
Preannuncio che non parlo di offerte e quant’altro, perché è facile che i piani e le offerte di ogni piattaforma possano cambiare nel tempo. Quindi fate sempre ricerche vostre e controllate i piani tariffari prima dell’acquisto.
Io mi libero da ogni responsabilità al riguardo.
In realtà sono 3+1.
Partiamo proprio dalla +1.
Rai Play
Con Rai Play possiamo vedere film e serie tv in streaming che però fanno parte del palinsesto Rai. Se ho ben capito, non so come, riesce a capire se paghi o meno la bolletta e ultimamente, agli inizi non era così, senza account non puoi accedere ad alcun servizio. È una piattaforma molto capricciosa, molto limitata nella rosa delle offerte che appaiono e scompaiono in base alla programmazione televisiva. Mentre sei lì, tranquillo, che ti guardi un film dalla app, decide di bloccarsi, di chiudersi, di cadere e ritornare alla home. E non aggiungo altro.
Netflix
Partiamo con le succose, proprio da Netflix che è quella che ha dato il boom e messo un po’ di pepe al culo movimentando la concorrenza. Netflix ha iniziato acquistando titoli, film e telefilm, di altre produzioni e poi ha iniziato a produrne di propri o co-produrne.
Ha una vasta scelta, alcuni titoli non sembrano sparire mai, altri, seppur degli evergreen come Friends, dopo un determinato periodo di tempo, è sparita.
Il menu, sia da mobile che desktop, è molto intuitivo, semplice e veloce in risposta ai nostri comandi. Utilissimo è il “dove ero rimasto”, cioè il “continua a guardare”, seppur mi sono trovato in difficoltà, passando da un dispositivo all’altro in pochi minuti, perdendo il segno. Ma per il resto, va alla grande.
Sfato un mito. Spesso, io per primo, ho detto che la presentazione dei titoli è assurda, che ci sono cose oscene e davvero inguardabili. Il che è onestamente vero, ma essendo Netflix una piattaforma, se non LA piattaforma, più comune e dal più vasto pubblico, è normale trovare anche cose oscene e che non rientrano nei nostri gusti, sia perché accoglie produzioni di varia e dubbia qualità, sia perché c’è gente, quindi un pubblico da accontentare, dai dubbi gusti.
Utili sono le notifiche che ti avvisano, in base ai propri gusti, di cosa sta per uscire e buono è il sistema di download dei contenuti, così da poter vedere anche fuori linea.
Cosa che potrebbero implementare è un conto alla rovescia o un allert che indichi quando il titolo sta per andare via dagli elenchi.
Tim Vision
Seconda piattaforma che ho provato, l’ho potuta testare solo perché, dopo un anno e mezzo dal passaggio a Tim sul fisso, ho scoperto di avere l’accesso già incluso in bolletta. Anche in questo caso, sia da app che da sito, non ho riscontrato grandi problemi.
Come Netflix ha una grafica scura, ma divide la pagina home in più categorie e alle volte non ha salvato i titoli che guardavo. Ad esempio, avevo da poco iniziato i Racconti dell’Ancella e per riprendere la visione ho dovuto fare la ricerca del titolo.
Come Netflix ha il play automatico, per poter vedere la puntata successiva.
Impaginazione dei prodotti per immagini e copertine.
Grande differenza è la gestione degli account. Uno solo, mail e password, ma poi non si possono creare le multiutenze, anche se è possibile collegare in contemporanea più dispositivi, ma quello che vedo io, lo conoscono gli altri e viceversa.
Il player è una cosa bruttina. Il pulsante di pausa, centrale, è troppo ravvicinato allo scorrimento veloce indietro e avanti, percui alle volte ho skippato senza volere. In più non si toglie da se, bisogna aspettare sparisca.
Grande limitazione è rappresentata dal fatto che molti dei titoli sono a pagamento, quindi oltre alla bolletta del telefono, si è costretti ad addebitare anche la visione del titolo scelto, che può essere in abbonamento o a noleggio. La trovo proprio una gran cafonata.
Amazon Prime Video
Ultimo stream che ho provato, perché è un annetto che ho il Prime, a intermittenza, pagando i 5€ al mese e ho scoperto che potevo anche vedere, oltre che usufruire delle spedizioni gratuite. Quindi ho visto Addio Fottuti Musi Verdi, dei The Jackal, ma anche altri titoli, soprattutto telefilm.
A differenza di Netflix, il menu da desktop mostra le copertine dei titoli suggeriti e di quelli seguiti, ma poi, passando su ognuna, suggerisce di proseguire o meno. Cosa che nella app non c’è, bisogna quindi entrare nel titolo, poi scegliere l’episodio.
Ovviamente, sia Prime Video che Tim Vision hanno molti titoli italiani, ahimé anche di un livello pessimo e inguardabile, ma avendo l’opportunità di acquistare senza spese di spedizione e potendo pure vedere, senza aggiungere costi, è un buon incentivo.
Il player è molto confusionario, avendo in se molte informazioni, oltre ai pulsanti di navigazione. Prevede infatti l’elenco dei personaggi e attori che in quel preciso momento sono sullo schermo. La trovo una genialata, perché se uno si vuol togliere un dubbio, così fa molto prima! La libreria disponibile è molto vasta e varia, sia di generi che di periodi.
Per tutte e tre queste piattaforme, non ho grandi problemi ne nel lanciare le app o aprire i siti, neanche per caricare e mandare in play.
La differenza con i vecchi siti di streaming illegale o di YouTube, prima della nascita del buffering, che facevano attendere un po’ prima di poter vedere, non l’ho ritrovata. Non ho una velocità impressionante io, di certo a stento arrivo ai 100 mega, anche se sono sotto fibra (grazie Tim…). Alcune volte le immagini scattano, più con Tim e Amazon che con Netflix.
In più, la possibilità di scegliere lingua e sottotitoli durante la visione senza perdere il punto in cui si era, è molto importante se si vuole vedere una differenza o meno.
Lo ammetto, ero un gran fruitore di siti stream. Non scaricavo, guardavo solo, e l’ho sempre detestato, ma se ad una qualità buona dell’immagine e dell’audio, accostiamo anche una libreria che si rifornisce su più fonti, credo che la combinazione più giusta possa proprio essere Netflix e Amazon Prime Video, soprattutto se il primo lo si condivide.
So che questo video è molto in ritardo, perché di solito le cose si fanno quando la novità è fresca, ma ne ho visti tanti, troppi e risalgono anche a 2 o 3 anni fa. Quindi ho voluto aspettare, provarli, vedere come si riempivano le librerie e che stili e qualità proponevano. Senza contare il fatto che Netflix e Amazon stanno anche autoproducendo i propri contenuti, quindi è interessante vedere le differenze stilistiche, di regia, soggetti e fotografia, ma questo lo vedremo più in là nei video dedicati che pian piano vi proporrò e in alcuni che ho già pubblicato, come Stranger Things 1 e 2 e Travelers 1 e 2.
Insomma, questo è il mio parere. Di cose positive e negative ce ne sono su ogni piattaforma, ma io ho voluto senza troppe pretese, dire la mia esperienza.
Aspetto ovviamente il vostro parere e se usate altri siti e app, ditemi quali sono e come vi siete trovati! Vi aspetto nei commenti qui sotto!
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Re_Censo