Di Tsuzuku Yabuno e Akira Otani, questo manga conta tre volumi raccolti in tre copertine stampate nei tre colori primari, magenta, cyan e giallo cadmio chiaro.
Nato nel filone e un pò sull’onda euforica di Death Note, questi tre volumi sono pubblicati nella versione tascabile, Tankobon.
Protagonista è un ragazzo, Hiyana Ren che, come in Death Note, è annoiato e stanco della sua vita. Vede i suoi compagni come persone che sprecano la loro vita e i loro talenti. Ma non è solo questo a legarlo al manga Death Note. Sono soprattutto i disegni, nello stile, nelle inquadrature, nello scandirsi delle vignette, che legano queste due produzioni.
Ma anche nello sviluppo della trama, nel modo in cui si intrecciano gli eventi, a dare forti rimandi e richiami al ben più bello e ben sviluppato manga Death Note.
Ren non sa però come fare in modo che la società possa cambiare, finché una sua compagna di classe non gli suggerisce una tecnica per raggiungere il suo scopo: assoggettare le persone tramite l’ipnosi.
Centro di questa storia quindi sono le tecniche ipnotiche che vengono dal protagonista studiate e messe in pratica, piano piano, lentamente e in vari tentativi, per piegare le persone che lo circondano al suo volere.
Circondandosi di un piccolo gruppo di amici, partendo dalla scuola in cui studiano, partono i primi esperimenti che lo porteranno sulla via dell’inseguimento dei suoi obbiettivi.
Proprio come vedete nel video, le tavole raccontano una specie di copia “sputata e spiccicata” della fisionomia dei volti dei personaggi, ma seppur il ritmo sia serrato e i disegni scivolino (anche perché la somiglianza visiva aiuta la lettura), alcune tavole non sono curate e dettagliate, si passa da un estremo all’altro, un pò come per la narrazione che ha dei buchi e delle rese poco profonde e decisive, quasi campate per aria che in breve parte funzionano forse perché rievocano gli scontri tra Light e L.
Re_Censo
