@Re_Censo #143 Mary e il Fiore della Strega

Mary
e il Fiore della Strega

Al Comicon 2018, come vi ho detto nell’altro articolo, ho avuto la possibilità di vedere un po’ di cose e oggi, per la prima volta, vi parlo in netto anticipo di un film che ancora deve uscire al cinema! Iniziamo!

Ciao a tutti e bentornati sul canale! Sono Dario e questa è Re_Censo, la videorubrica di libri, fumetti, manga, film e telefilm prodotta dal mio studio di grafica OIRAD.

Oggi parliamo di un film di animazione giapponese, diretto erede del modo di fare animazione dello Studio Ghibli di Miyazaki e Takahata. Sto parlando dello Studio Ponoc, fondato nel 2015 da Nishimura e Yonebayashi, fuoriusciti appunto proprio dallo studio Ghibli dopo che era stato dichiarato chiuso. Il nome Ponoc significa quel momento nel quale è notte e sta giungendo un nuovo giorno.

Basato sul romanzo La piccola Scopa, di Mary Stewart, il film in questione è intitolato Mary e il Fiore della Strega.

In Italia dato in anteprima proprio al Comicon.
Che c’è da dire al riguardo? La storia è quella tipica del mondo narrato dal Ghibli e che Ponoc quindi adotta con molto slancio ed entusiasmo. La piccola Mary è una ragazzina appena trasferitasi a casa della nonna, in un ambiente nuovo per lei e del tutto estraneo ai suoi ritmi e suoi interessi.
Quasi per puro caso viene a contatto con dei fiori particolari, chiamati Volo Notturno o Fiore della Strega, che sembrano donarle, a tempo determinato, dei poteri magici. Ed è così che entra in un altro mondo, completamente diverso da quello cui era abituata e da quello cui si stava abituando, vivendo con la nonna. Un mondo che è molto al di sopra delle sue aspettative e delle sue capacità. Almeno così le sembrerà all’inizio.

Sembrerebbe una storia banale, eppure ha una magia tutta sua, un modo di narrare e di rappresentare per immagini che rende per davvero lo studio Ponoc il degno erede di Ghibli. Seppur ci siano delle differenze alle volte quasi abissali, partendo dallo stile del disegno e poi dell’uso dei colori e infine all’animazione, è chiaro sin da subito che tutto ciò che questi fuoriusciti dal Ghibli, hanno appreso quanto più possibile e che a giusta ragione abbiano scelto di camminare con le loro stesse gambe.

Di mio sono molto, ma molto contento di questa esperienza. Una storia ben raccontata, per niente lenta e pesante, ma anzi molto immersiva, che sin da subito ci sorprende e ci trascina nella propria mitologia, dandole concretezza e coerenza.

Molti sono stati i rimandi ad alcune scene o somiglianze nel disegno, sia della fisionomia di alcuni personaggi, che di effetti speciali e ambientazioni con le produzioni del Ghibli.
Insomma, non gli si può di certo dire, al Ponoc, di aver copiato.

La ragazza di mio fratello, mentre stavo rivedendo il trailer prima di scrivere questa puntata, mi ha detto “ma è Miyazaki!”. Si, lo è, ma con una lettura a Miyazaki, non una copia punto e basta. Un po’ come gli artisti dell’epoca che prendevano un po’ dai loro maestri ma che poi se ne allontanavano, scoprendo il loro stile.

Ecco, Ponoc attualmente è nel momento in cui sta lasciando le stanze sicure di Ghibli per lasciarsi e camminare da solo con le sue gambe. Ha appreso quanto più poteva e ora deve crearsi da solo. Penso che ne abbia tutte le carte e le capacità per riuscirci. Se questo, che è in sostanza il loro primo film, è uscito fuori così bene, allora ha davvero i numeri per sfondare e riuscire.

Dobbiamo dare tempo al tempo, ma nel frattempo correre in sala!

Autore è Yonebayashi, per capirci, ha lavorato in Ghibli per “La città incantata” (2001), “Il castello errante di Howl” (2004) e “Ponyo sulla scogliera” (2008), come capo animatore. Le evidenti somiglianze sono dovute proprio a questi suoi precedenti che ne denunciano il lavoro così strettamente legato al regista Miyazaki.

Se avete visto il film, come il mio amico Orlando, che era in sala con me al Comicon, fatemi sapere già da ora cosa ne pensate al riguardo, se questi rimandi, queste allusioni e somiglianze con film precedenti vi hanno fatto venire i brividi di piacere o vi hanno dato fastidio. Ma se non l’avete ancora visto, aspettate il 14 giugno, se non erro, che esca al cinema per la Lucky Red e correte a vederlo! A quel che ho capito, sarà nelle sale fino al 20 giugno, quindi non perdete l’occasione! Se questa puntata vi è piaciuta,  mettete mi piace e condividetela con i vostri amici!

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Pubblicato da Re_Censo

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