@Re_Censo #114 Vi consiglio 5 film

VI CONSIGLIO… 5 FILM!

Amici Recensiani, bentornati sul canale! Io sono Dario e questa è Re_Censo, la videorubrica di libri, fumetti, manga, film e telefilm prodotta dal mio studio di grafica OIRAD. Se ancora non lo avete fatto, iscrivetevi al canale e attivate la campanella! È il modo più facile per supportare il canale e per aiutarmi a crescere! Detto ciò, oggi vi suggerisco, se non s’era capito dal titolo e dalla copertina, 5 film. iniziamo!

Nella puntata scorsa vi consigliavo ben 5 telefilm differenti. Se avete titoli, suggeriteli nei commenti! Sono aperto a quasi tutti i suggerimenti, basta che non sia una cosa demenziale e amorosa-strappalacrime, che faccio prima a buttarmi di sotto!

Oggi invece vi consiglio 5 film, ma di cinque generi differenti. Vi parlerò di Animazione, Fantascienza, Thriller, Horror, Storico. Come per l’altra volta, l’ordine non è quello di gradimento, ma alfabetico. In più, aggiungo una specie di votazione, che è interna al genere. Quindi se un film è 3 su 5, non lo è in relazione agli altri, ma agli altri film dello stesso genere. E ovviamente, aspetto di sapere voi, nei commenti qui sotto, che voto date al film in questione, se lo avete visto, altrimenti mi dite il vostro! Complicato? Si. Ma andiamo avanti!

Partiamo da ANIMAZIONE.
E ci andiamo giù pesante, proprio papàm! Già dal primo.
Dumbo. È la storia di un elefantino, a cartoni animati del 1941, prodotto dalla Walt Disney Pictures. Dumbo è un elefantino nato in un circo itinerante, con le orecchie enormi e per questo deriso da tutti, circensi e spettatori. La madre cercando di proteggerlo, si aizza contro uno spettatore e per questo è rinchiusa e separata dal suo piccolo. Oltre che rappresentare questa la scena più struggente e commovente del mondo dei cartoni animati, altro che la morte della mamma di Bambi, nella mia memoria si è stampata a fuoco la sofferenza e l’assurdità di venir separati dalla mamma.
Qui troviamo delle immagini sconvolgenti che raccontano una sbornia di Dumbo, con forme e personaggi dai colori sfavillanti e fosforescenti, su sfondi neri. Un vero incubo. Conservo ricordi di immensa tenerezza, paura, voglia di riscatto e libertà coronati dalla vittoria dell’amore, il che fa di Dumbo il mio personaggio preferito nell’universo classico della Disney. Per questioni emotive, quindi 5su5.

FANTASCIENZA.
Avrei parlato, conoscendomi, di Star Wars o Star Trek o Stargate. Ma no! Torno ad un altro, per me, classico che mi ha incantato sin da bambino e che mi ha fatto innamorare del cinema e degli effetti speciali. Parlo di Corto Circuito, il robottone Jonny Cinque, ossia Numero 5, prodotto dalla NOVA Robotics a scopi bellici per l’esercito degli USA. Ma, durante una dimostrazione, un fulmine colpisce la linea dei robot e solo Jonny 5 prende vita e coscienza. Il film quindi racconta, anche nel suo sequel, le avventure di questo robot che va in giro per l’America e il mondo, dapprima cercando di svincolarsi dalla NOVA che lo considera un errore da rottamare e poi autodeterminandosi. La bellezza è tutta nel design di questo personaggio, spettacolare e bellissimo, nuovo al cinema dell’epoca. Spettacolare il fatto che, per conoscere il mondo, ha bisogno di IMPUT e si rinchiude in libreria, leggendo rapidamente una grossa quantità di libri, quasi ubriacandosi di quelle informazioni che gli danno alla testa e questa è una caratteristica che gli rimarrà anche nel sequel.  Anche qui la componente emotiva è molto alta. Un robot che soffre, che teme la morte, che è preoccupato per gli altri, umani, che si sacrifica per proteggere gli amici. Da piccolino ho provato più e più volte a costruirlo, essendo appassionato di Art Attack. E ogni volta mia madre mi costringeva a buttare tutto e io lo rifacevo sempre più grande e sempre più simile. La parte più bella da costruire era il viso, gli occhi, caratteristici al punto che poi la Pixar ne ha preso le fattezze per ispirarsi nel suo robottino Wall-E. Anche questo 5su5.

HORROR.
Sono davvero indeciso. Vi vorrei parlare di The Conjuring e di The Others. Vi parlerò di quest’ultimo perché, anche se forse meno potente scenicamente, rispetto al più recente sulle gesta dei Warren, The Others annovera la Kidman nel cast e aggiunge un lato psicologico alla faccenda. Siamo sull’Isola di Jersey ed è da poco finita la seconda guerra mondiale. Anne e Nicolas sono due bambini affetti da xerodermia pigmentosa. Sono fotosensibili e quindi costretti a vivere al buio. La frase “nessuna porta si apre se non si chiude la precedente” è il motto della madre, Grace, che è la custode della salute dei due. Tutto fila liscio nella loro monotona e ovattata vita, fino all’arrivo di tre nuovi domestici. Da quel momento la vita dei due bambini è messa in pericolo, nulla è più in ordine e le stanze sono inondate di luce. Accadono cose strane che porteranno Grace a credere nella presenza di fantasmi, appunto gli others, altri. Si arriva ad un apice molto forte, molto vibrante, molto cupo e profondo che quasi si frappone con la figura esile, diafana, ma decisa, di Grace. Una regia, di Alejandro Amenábar, molto fresca, nuova e dal forte taglio psicologico che, alla fine del film, ribalta la situazione, sorprendendo non solo noi ma anche i personaggi principali e la loro sorte. Uno spettacolo sorprendente. Ben 3su5.

THRILLER.
Torniamo molto indietro nel tempo. 1960. Bianco e nero. E vi lascio nelle mani sapienti e nella studiata regia di Alfred Hitchcock. Maestro di suspance, maniaco dei dettagli di ogni scena e inquadratura, abbiamo qui uno delle perle più belle che il cinema abbia mai prodotto. Con le sue 70 inquadrature per girare solo 45 secondi, ecco a voi Psycho. Film tratto dal libro di Robert Bloch e dalle vicende reali di Ed Gein, psicopatico serial killer che asportava parti del corpo delle sue vittime per il suo travestitismo, rituale necrofilo che portava ad un certo appagamento. La versione che ho visto io, anni fa alle medie, era lo shot for shot del 1998 dove Viggo Mortensen interpretava Samuel, il ragazzo della protagonista Marion.
Siamo a Phoenix, Arizona. Marion, stanca della sua routine, ruba dei soldi e scappa per cambiare vita. Incappa in un motel sull’autostrada ed essendosi persa, notte fonda e piove, vi trova riparo. Qui c’è Norman, figlio della proprietaria che abita di fronte al motel. Ma Norman ha dei problemi, litiga con la madre e qui una figura femminile, nella famosissima scena della doccia, con ben 70 inquadrature, Marion viene accoltellata e muore. Prima scena realmente violenta e primo film con effetti sonori, colonna sonora, scene da panico, così vivide e così penetranti che abbia mai visto, mi segnano e mi fanno amare questo regista spettacolare, che per l’epoca era avanti di molti anni e sapeva, con i mezzi a disposizione, creare cose eccezionali e coinvolgenti! Per limitazioni, appunto, dell’epoca, 4su5.
Un bel remake sempre shot for shot ci starebbe proprio!

STORICO.
Come film storico vi presento, e ne ho brevemente parlato in una puntata del 2012 sull’altro canale, qui la linko. Dicevo, vi presento il film del  2010, la Papessa, storia di Giovanni Anglicus, nato Jhoanna, nell’814 dopo Cristo e di cui si racconta come i barbari abbiano ucciso e distrutto la sua famiglia e il suo popolo, costringendola a vivere, dopo la formazione in un seminario dell’epoca, come monaco sotto mentite spoglie, fino a divenire il così tanto chiacchierato primo papa donna.
Al di là dei complotti e delle rivendicazioni religiose e femministe, la storia racconta in maniera forse troppo romanzata, ma veramente immersiva e interessante, la vita dell’epoca, ad Ingelheim con un padre, prete, molto misogino e violento, a Dorstadt nella cattedrale e poi ancora nella guerra di successione al trono di Carlo Magno, fino all’Abbazia di Fulda e alla Roma, dove sale al soglio di Pietro e si innamora definitivamente di Gerold, nobile conosciuto in gioventù. La cosa bella e interessante è vedere la vita dell’epoca, il modo nel quale una donna si accosta alla lettura, alla cultura e alla vita monastica, andando contro tutto e tutti in una maniera delicata, ma ferma e decisa, mai imponendosi, ma facendo scelte decise che coinvolgeranno molte persone, che addirittura darà il via ad una sequela secondo il suo esempio. E spettacolare non solo è la fotografia, ma gli abiti di scena e la rievocazione di pratica e rituali che rendono davvero l’idea di una rivisitazione storica, magari fallace e non proprio reale, ma funzionale per il grande schermo. Fatemi sapere se volete che vi parli del libro! 4su5!

Beh, questi erano i cinque film di cinque generi differenti! Fatemi sapere i vostri, stilate la vostra graduatoria e ricordatevi che la discussione può nascere sia nei commenti qui sotto che sul gruppo Il Salotto dei Recensiani, su Facebook! Lasciate un commento qui sotto per farmi capire se volete altri cinque generi e altri cinque film e se volete, siate voi a suggerirli!

Vi ringrazio per la visualizzazione! Se il video vi è piaciuto, cliccate il mi piace qui sotto!

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Pubblicato da Re_Censo

Re_Censo è un nome inventato, gestito, prodotto e presentato da "OIRAD Studio d'Arte Grafica di Piedimonte Dario". Format di videorecensioni di libri, fumetti, manga, anime, film e telefilm.

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