Morto Giulio Chierchini, fumettista Disney degli anni ’50

La notizia è saltata in alto in ogni feed social a partire da pochi minuti prima della mezzanotte di ieri 18 agosto 2019 e oggi le conferme e il rimbalzo delle più disparate testate, ce lo hanno confermato.

Giulio Chierchini è nato a Genova il 22 maggio 1928 e ha studiato a Siena, all’ “Istituto d’arte Duccio di Buoninsegna“.

Si è quindi dedicato alla cinematografia e al cortometraggio, debuttando nel campo dell’animazione e della pubblicità ed esordisce come animatore nel 1946.
Per l’editore “Bianconi“, assieme a Giovan Battista Carpi, nel 1950 inizia a creare nuovi personaggi come Volpetto, Geppo e Nonna Abelarda.

Solo nel 1952 inizia a dedicarsi ai fumetti, realizzando storie proprie, pubblicate per la casa editrice “Edizioni Alpe” (Castorino, Tik Corvo, Dan Lepre) e per la “Bianconi“, (Volpetto, Mao e Okey, Nonna Abelarda).

Sbarca alla “Mondadori” nel 1953, dedicandosi alla serie a fumetti della Disney come inchiostratore di Carpi e nel 1955, 63 anni fa, esordisce come disegnatore principale, con la storia “Topolino e la freccia rossa“, sul Topolino n.° 145 del 25 agosto 1956.

Dal 1964 si occupa anche delle sceneggiature e dal 1966 al 1972 ha disegnato diverse storie con “Fix und Foxi” per l’editore tedesco “Kauka Verlag“.

La fama di storie come “L’inferno di Topolino” del 1949 e “Paperino Don Chisciotte” del 1956 lo spinsero a realizzare di proprio pugno altre parodie di opere classiche, sfruttando i personaggi Disney.
Esordirà nel filone con “I promessi paperi” nel 1976, poi “Paperino nei panni di Tarzan” nel 1979, “Per un pugno di fagioli in più” e “Paperino…per qualche fagiolo in più” nel 1986 e infine “L’inferno di Paperino“, realizzata questa volta, con la stessa tecnica usata per i cartoni animati d’oltreoceano, divenendo un esempio della resa delle sue “storie dipinte“.

Ispirato a Mr. Jones di Carl Barks, Chierchini crea anche Anacleto Faina.

Appena dieci anni fa, Chierchini veniva insignito del Premio Papersera alla carriera, come gli amici di questa testata hanno ricordato nelle pubblicazioni di questa notte e di questa giornata che segna la scomparsa di un artista affermato, poliedrico e molto prolifico, che ha saputo conciliare arti più lente, riflessive, come la pittura, ad un prodotto destinato al “mainstream“, che si avviava ad esser conosciuto e apprezzato da molti, tirato in migliaia di copie e ben presto aumentato nelle sue uscite in edicola.

Un artista che ha quindi saputo farsi conoscere e apprezzare e che ha lasciato il segno nella storia del fumetto.

Giulio Chierchini è morto il 18 agosto 2019, a 91 anni, a Genova.

Buon riposo, Giulio.

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