Amici Recensiani!
Mi trovo un pò costretto dagli impegni, un pò per la limitata affluenza al canale, a preferire questo spazio, anzicché il formato video col quale discuto di solito, questa volta per parlarvi, con tanto di SPOILER che impazzano da tutte le parti, di Animali Fantastici e dove trovarli, uscito la settimana scorsa al cinema.
Come ho detto nella puntata che trovate qui sotto, mercoledì scorso sono andato a vederlo, giusto la sera dell’uscita al cinema. Nulla di che, se non fosse che è stata la prima volta che sono andato, da tempo, a vedere un film il giorno dell’uscita, dimenticandomi il costo esorbitante del biglietto in queste occasioni.
Ma andiamo con ordine.
Inutile ripetervi ciò che ho già detto, in modo molto banale, nel video. Non parlerò quindi dei personaggi, interpreti e doppiatori, non parlerò di effetti speciali, fotografia e regia, ma di un succoso “gossip”, se così possiamo chiamarlo, riguardo la storia in se e le mie impressioni al riguardo.
Il film si apre con un personaggio biondo, capelli rasati ai lati e sulla nuca, col “panettone” in testa. Poi di questo non si sa più nulla. Sappiamo poi che è Grindelwald e questa sua acconciatura è legata al tizio del quale si “traveste” nella fisionomia, Graves.
Entrambi sono due attori che non sopporto molto, se non rari casi in rari film. Ma ho trovato geniale gli ingressi di quest’ultimo che si Materializza e la camera lo accompagna nello stesso modo nel quale accompagna le materializzazioni di Voldemort.
A molti non è piaciuto il legame che si è instaurato tra Scamander e Tina; siamo forse sin troppo abituati a vedere le “coppie protagoniste” come avvolte da un’aurea di mistero, di charme e di forte passione e impulso anche fisico. Invece io ho amato molto questo modo di intraprendere questa relazione, forse proprio perché va controtendenza ed è tipico della Rowling. Ricordiamo tutti Harry e Ginny o anche Ron e Hermione.
Ciò che però mi rende pensieroso è il fatto che questa relazione sembra nascere sulla base di un inseguimento e poi di una condivisione della missione di Scamander. Però oh, chi sono io per mettere limiti “all’amore”?
Spettacolare la peculiarità di Queenie, Legilimens che ha difficoltà a capire l’accento inglese, ma nessun problema ad innamorarsi della mente di un No Mag. E il fatto che si innamori di Kowalski, che non è proprio lo stereotipo dell’uomo prestante e aitante, è un altro punto a favore di questo andare contro vento.
La visione della società magica americana, cui Tina e la sorella Queenie danno un esempio in controtendenza rispetto alla massa, è impastata, molto omogenea tra se e nessun mago e strega sembrano salvarsi. Addirittura ricorrono a metodi di tortura, come l’estrazione dei ricordi per far abbracciare la morte al condannato. Non c’è un minimo di spina dorsale neanche nelle condanne. Nel mondo No Mag, i Babbani americani, si lascia alla sedia elettrica il compito di far fuori le persone “scomode” e pericolose. I maghi qui invece lasciano che sia il condannato a fare tutto da se, perché convinto che la pace dei propri ricordi, in questo enorme pensatoio racchiuso nella stanza delle esecuzioni, sia il solo e unico responsabile della propria fine.
Tutto questo è atroce e non può non far pensare al destino di una società che si purga in questo modo da sola.
Ma dopotutto abbiamo il corrispettivo del Primo Ministro inglese, nella figura di Seraphina Presidente del Magico Congresso degli USA (MACUSA), che non è tanto diversa da Caramell. Come lui non ammette, sino a trovarselo in faccia, che Voldemort sia tornato in vita, Seraphina è più prodiga a mettersi strani copricapi, a punire un Auror innocente, che a starlo a sentire e questo avrebbe di certo evitato gran parte dei danni causati dalle creature di Scamander.
Insomma, la politica è politica, ovunque si vada in qualunque mondo, magico o meno, che sia.
Spettacolare, tra l’altro, è il modo nel quale viene presentato il succo di questa storia, il pretesto per il quale viene usata l’avventura degli animali di Scamander come tela per raccontare qualcosa di più vasto e che mi fa pensare che questa monografia sul magizoologo e le sue creature, sia solo la prima di cinque. Magari nella prossima vedremo un titolo come su “Gregorovitch” o sui “Silente e l’oscura sorella”. Proprio di lei parlo.
Qui nel film viene presentata una parente dei Lastrange che a scuola, forse troppo oppressa, non riusciva a gestire la magia e ha creato questo “Obscurus“.
Ricordate quando Harry non poteva sopportare la zia Marge? Ecco, i danni e le manifestazioni di quella repressione potremmo rapportarli agli inizi di un Obscurus. Certo non lo stava creando, lui la magia la usava (male, ma la usava). Ma voci online, soprattutto riportate dagli autorevoli BadTaste e Portus, dicono proprio questo: il motivo per il quale la sorella di Albus, Ariana, sia morta era tutto lì.
E non vi lascia pensare che questi Obscuriali siano raccolti e raccontati a partire da un periodo storico molto repressivo, sia sull’etica, sulla morale, sul comportamento e sulle credenze, come quello che la Rowling ci riporta in questo film?
Ne ho parlato leggermente nel video, ma qui posso dirlo liberamente.
La repressione, qualunque sia, insomma un movimento che limita le libertà dei singoli e non solo, ma delle società, porta alla creazione di veri e propri mostri. Nel “nostro mondo” ce ne rendiamo conto facilmente. Questi sono assassini, drogati, papponi, approfittatori, violenti, spacciatori, che sono diventati tali per la repressione di chi li ha generati e fatto vivere a loro il proprio stesso destino, o che lo sono diventati perché sottoposti a continue brutture che non li hanno resi liberi e il male ha iniziato ad annidarsi in loro e a covare le proprio tenebre.
Beh! Questo lo trovo una grandiosa metafora con la quale si può spiegare tutto, dalla violenza, alle relazioni, al sesso, alla propria vita e intimità e a quella con gli altri.
E la Rowling si sta mostrando quella che è, attraverso le sue stesse parole e immagini: una madre che spiega ai suoi figli come funziona il coltello. Può tagliare il cibo e aiutare a nutrirci. Può ucciderci, affondato nelle nostre carni.
In maniera lieve, questo ci è presentato anche nella decisione di voler presentare il ritorno tra i No Mag di Kowalski. La sua avventura per ora è finita. Il tuffo nel mondo magico, che abbiamo fatto anche noi, chiuso il libro, spento il proiettore, finisce. Che se ne abbiano o meno i ricordi, è tempo di riprendere le fila della nostra vita e costruire.
Ma la magia è dietro l’angolo e se noi non ci dimentichiamo di lei, lei non si dimentica di noi. Ma dobbiamo sollevarci dai meri sogni, e costruire il sogno, renderlo vero, così come lui ha reso vera la sua attività di pasticciere.
Questa è magia! Una magia pedagogica che aiuta generazioni intere, di adolescenti e di giovani adulti!
Perché poi Grindelwald si lascia arrestare?
Come far capire a eventuali promettenti seguaci che si è lì, pronto a raccoglierli? Il modo più semplice è farsi mettere sotto i riflettori. E lui ci è riuscito, ha lasciato l’Europa ed è in cerca di questi Obscurus.
Quel poveretto di Credence è sopravvissuto. Scappato giusto in tempo.
Ma è di certo il primo, a quanto pare, del suo tipo, ad esserci riuscito e a esser vissuto così a lungo. Sarà forse la chiave che mostrerà la via per i Doni della Morte? Sarà il legame, in questa ricerca, tra Grindelwald e Albus? Albus che sarà già istruito sui Doni o sarà l’amico a mostrarglieli? Conosceremo la loro giovinezza o li ritroveremo già adulti, come ora abbiamo visto Grindelwald?
Vorrei poter fare le mie speculazioni e di certo, essendo andato un pò a braccio in questa mia ricostruzione, mi sarò dimenticato qualcosa.
Ma il punto è questo: questa impalcatura che la Rowling sta costruendo ha qualcosa di ineguagliabile. Harry Potter non è eguagliabile e infatti non ritroviamo quella giusta soddisfazione in questo film. Ma il motivo è semplice: la storia prenderà (se non lo ha già fatto) il suo gusto e la sua forza. Forza che io già trovo, anche se diversa da Harry Potter. Anche perché, dopotutto, Harry è quasi rappresentato come un ingranaggio nell’incredibile marchingegno (favorito da Silente anche post mortem) che è servito per distruggere Voldemort. E Silente lo sapeva!
E se ciò avenisse come è avvenuto ora con Scamander, ossia che a corollario della sua avventura, ci viene presentato un mosaico più grande di fondo, allora questa diventerà una specie di indagine che più andrà avanti e più darà i suoi grandiosi frutti!
Aspetto che siate voi a dirmelo!
E soprattutto, visto che di sicuro mi son dimenticato qualcosa, ditemi voi cosa pensate e se c’è altro da aggiungere!
Non vedo l’ora di rientrare ad Hogwarts!!!
Vostro,
Re_Censo
Ps variazioni e aggiunte saranno riportate con relativa data, così da non creare confusioni!