Addio William Hurt
timido e seducente Premio Oscar
William Hurt è nato a Washington il 20 marzo 1950.
Nel 1971, Hurt ha sposato l’attrice Mary Beth Hurt, ma divorziò a causa di una nuova relazione, con la sceneggiatrice Sandra Jennings. Ma anche questa relazione finì in breve.
Sul set del film “Figli di un dio minore“, diede inizio alla relazione con Marlee Matlin, da cui si allontanò a causa di abusi e problemi con la droga.
Dal 1989 al 1993 fu sposato con Heidi Henderson, da cui ebbe il suo secondo e terzo figlio e nel 1994, dall’attrice Sandrine Bonnaire, ebbe il suo quarto figlio.
William Hurt, in breve tempo, si è fatto conoscere come uno degli attori più interessanti degli anni ’80, già dal primo film, “Stati di allucinazione” di Ken Russell, per la sua espressione pensosa e per la sua duttilità.
A dispetto, infatti, delle sue relazioni e matrimoni, Hurt è stato etichettato timido e riservato, caratteristiche che lo hanno dipinto come un attore fascinoso e seducente.
Lo si vede ben quattro anni di fila diretto da Lawrence Kasdan in “Brivido caldo“, “Il grande freddo“, “Turista per caso“, “Ti amerò… fino ad ammazzarti” e ha ottenuto un Oscar per il ruolo di un omosessuale incarcerato in “Il bacio della donna ragno” di Héctor Babenco.
Proprio per la sua predisposizione in ruoli diversi l’uno dall’altro, Hurt è assiduamente presente sui maxischermi, portando al cinema un film all’anno, lavorando con registi come Michael Apted, James L. Brooks, Wim Wenders, Luis Puenzo, Anthony Minghella, Chris Menges e Heywood Gould.
Nel 1995, “Smoke” gli valse l’ “Orso d’argento” al “Festival di Berlino” e nel 1996 fu protagonista di “Jane Eyre” di Franco Zeffirelli.
Ritroviamo Hurt in ruoli sempre più diversi e nella produzione fantascientifica con “Lost in Space – Perduti nello spazio“, “A.I. – Intelligenza artificiale“, ma anche in “The Village“, “A History of Violence“, “Mr. Brooks” e il chiacchierato e controverso “Into the Wild“.
Nel 2010 Hurt è nella lavorazione di “Robin Hood” di Ridley Scott, e dopo l’esperienza che lo ha visto ne “L’incredibile Hulk“, torna a vestire i panni del generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross in “Captain America: Civil War“, “Avengers: Infinity War” e “Avengers: Endgame“, fino al più recente “Black Widow“, del 2021.
Del maggio 2018 è l’annuncio della sua malattia, un cancro terminale alla prostata che si era diffuso e metastatizzato alle ossa.
William Hurt è morto il 13 marzo 2022, a 71 anni, poco prima di compierne 72, a Portland, in Oregorn. A confermarlo è la rivista “Variety”.
Addio, William.
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