Al telegiornale di Rai 1 si son sprecati con giusto due parole.
Stan Lee, è morto a 95 anni il padre dei fumetti americani, di Spiderman e della Marvel.
Fine.
Ma non si può ridurre a due righe la vita di un uomo che ha fatto praticamente la storia del fumetto.
Stan Lee è nato nel 1922 a New York, da immigrati ebrei.
Studente e lavoratore, grazie allo zio riesce ad entrare nella Timely Comics, dove si occupa principalmente di fare fotocopie. Nel 1941, a 19 anni, la svolta.
Da Stanley Martin Lieber, suo vero nome, nasce Stan Lee, nome d’arte, che lo accompagnerà per tutta la vita e firma così il suo primo lavoro nei riempitivi di Captain America.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, arruolato come soldato semplice, torna in America dove la lama della censura avviata con lo psichiatra Fredric Wertham, contro i fumetti, si abbatte su una già instabile situazione editoriale.
Negli anni ’60, la Timely Comics prende poi il nome di Marvel Comics e Stan Lee è chiamato a battere la concorrenza della DC Comics, dalla quale nascevano Batman, Superman e la Justice League. Seppur combattuto e amareggiato dal gigante che gli si è parato innanzi, la Marvel inizia a sfornare titoli, dal 1962 al 1964: Hulk, Thor, Iron Man, gli X-Men, Daredevil.
Nascono anche i dissapori con Steve Ditko, che portarono quest’ultimo a lasciare la Marvel, morto poi il 29 giugno scorso.
In quegli anni nascono così i super eroi Marvel, non più personaggi invincibili, ma ognuno di loro col proprio tallone d’Achille, dotati anzi di grandi poteri e quindi, come citerà anche Spiderman, di grandi responsabilità. Stile che ha segnato la vita di tutti gli uomini e le donne mascherate di questa casa fumettistica.
Nel corso del tempo, Lee assume la direzione editoriale e anche la presidenza della Marvel e ne diventa il volto e simbolo in tutto il mondo.
Il mistero si infittisce sulla paternità di molti personaggi e super eroi, le battaglie legali e soprattutto i rumors dei fan fanno ancora più eco a tutti questi avvenimenti.
Dal 1981, seguirà poi più direttamente la produzione delle trasposizioni televisive e per il cinema fino alla nascita, nella Disney, dei film a noi più vicini e noti, dal 2000, quando veste i panni di comparsa nei vari film che si sono succeduti in questo grande progetto, apparendo così come Cameo negli X-Men, Iron Man, I Fantastici 4, Deadpool, in tutta la produzione, sinora, del gran del progetto dei Vendicatori, ma anche in trasmissioni di diverso respiro, tra le quali anche The Big Bang Theory.
Nel 2015 pubblica la sua autobiografia, “La stupefacente, incredibile, fantastica vita di Stan Lee“.
L’età inizia poi a farsi sentire.
Di recente la notizia apparsa nei telegiornali e online di una truffa ai danni di Lee, quando dei manigoldi gli hanno fatto firmare delle carte… una voce un pò nebulosa e incerta. E’ sempre brutto prendersi gioco dei più anziani e indifesi.
Nel 2018 arriva infatti la consapevolezza della propria condizione di salute e così il ritiro a vita privata.
Oggi, ora, davvero pochissimo fa, la notizia partita proprio dalla figlia.
Stan Lee è morto oggi, 12 novembre 2018.
Non aggiungo nulla a quanto una vita del genere può già dire di suo, del suo ingegno e della sua creatività immensa e sconfinata.
Buon riposo, Stan Lee.
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