Addio Dame Maggie Smith
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Margaret Natalie Smith è nata a Ilford, nell’Essex, Londra, il 28 dicembre 1934, figlia di un professore di patologia all’Università di Oxford. Studia presso la “Oxford School for Girl” e poi indirizzò i suoi studi verso la recitazione alla “Oxford Playhouse School” e nel 1959 prese parte della più prestigiosa compagnia inglese, la “Old Vic” fino allo scioglimento della stessa, nel 1963, distinguendosi per le sue superbe interpretazioni classiche, quanto in quelle contemporanee.
La sua carriera vide gli inizi proprio a teatro, calcando numerosi palcoscenici, come quello della “Oxford Playhouse Theatre” interpretando ruoli di stampo shakespeariano, trasferendosi poi negli Stati Uniti e da lì passò esclusivamente al cinema.
Debutta sul piccolo schermo nel 1955 in uno show della BBC, ma il suo primo ruolo importante da protagonista sarà solo nel 1958 col film “Senza domani” che già le valse la prima candidatura ai BAFTA Awards come miglior attrice debuttante. Fu proprio a partire da questo trampolino che il cinema la apprezzò e le diede modo di farsi vedere sempre più spesso con parti sempre più importanti, partendo dai primi ruoli più secondari degli anni ’60, fino ai titoli più celebri, passando quindi da “I cinque ladri d’oro” e “International Hotel” a “Il magnifico irlandese” che le valse la seconda candidatura ai BAFTA. Eppure il successo vero e proprio che la consacrò come icona del cinema arrivò solo nel 1965 con “Otello“, che la vide nella parte di Desdemona. Ottenne così la candidatura ai Golden Globe come miglior attrice.
Appare in “Masquerade” e “Milioni che scottano“, ottenendo poi la parte da protagonista in “La strana voglia di Jean” e ancora una volta venne candidata ai Golden Globe, vincendo poi il “BAFTA Awards” e vincendo il suo primo “Oscar” come miglior attrice protagonista nel 1970.
Maggie Smith, come ormai tutti la conoscono, si è sempre distinta per la sua classe, eleganza, la sua grande capacità di interpretare i ruoli più diversi che i registi le hanno proposto di volta in volta.
Con “In viaggio con la zia” ottiene la candidatura, nuovamente, per i Golden Globe e l’Oscar come miglior attrice protagonista. Segue a due anni di distanza “Invito a cena con delitto” e “Assassinio sul Nilo” per poi affiancare Michael Caine in “California Suite“, ricevendo così il suo primo Golden Globe e un’altra candidatura ai BAFTA.
Agli inizi degli anni ’80 la vediamo in “Quartet” e “Delitto sotto il sole“, poi “Camera con vista” che le fa guadagnare un’altra candidatura all’Oscar e il suo secondo Golden Globe e vincerà il BAFTA con “La segreta passione di Judith Hearne“.
Torna a teatro e nel 1990 vince il “Tony Award” per “Lettice and Lovage“, mentre l’anno successivo veste i panni dell’anziana Wendy Darling in “Hook – Capitan Uncino“.
Veste due volte gli abiti da suora nel 1992 e 1993 in “Sister Act” e “Sister Act, più svitata che mai” assieme a Whoopi Goldberg.
Anche la fine degli anni ’90 la vede piena di incarichi e ruoli molto famosi, nei titoli come “Riccardo III“, “Il club delle prime mogli” e, diretta da Franco Zeffirelli, “Un tè con Mussolini“, che le farà vincere il settimo BAFTA.
Maggie si fa conoscere poi, e apprezzare, da un pubblico molto più giovane di quanto fosse abituata, quando inizia a vestire, dal 2001, per la prima volta, i panni della Professoressa di Trasfigurazione alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Minerva McGranitt nella serie di otto film “Harry Potter“, concludendo il ruolo nel 2011.
Severa, dal cipiglio rigiro, si è sempre fatta amare dal giovane pubblico, sin dalle scene dello Smistamento, fino al “piertotum locomotor” della Battaglia di Hogwarts. Proprio a cavallo degli ultimi film, la Smith ha combattuto contro un tumore al seno che la debilitò molto, ma nonostante ciò decise di continuare a prender parte alle riprese dei film. Vincerà questa sfida, guarendo completamente.
Nello stesso periodo è entrata nel cast di “La mia casa in Umbria“, vincendo il primo “Emmy Award” come miglior attrice e in “Becoming Jane“, interpretando poi un’anziana che si culla nella senilità in “Tata Matilda e il grande botto“.
A partire dal 2011 indossa abiti di fine ‘800 per interpretare Lady Violet Crowley, Contessa Madre di Grantham nell’acclamatissima serie tv “Downton Abbey“, ricevendo due Emmy, 2011 e 2012, e tenendo duro con un Golden Globe nel 2012, arriva ai due film spin off della serie, nel 2019 e 2022, con la morte del suo personaggio.
Nel 2012 è in “Marigold Hotel” e ritorna in una nuova versione di “Quartet” e nel 2015 è in “The Lady in the Van“.
Dopo dodici anni d’assenza, calca nuovamente il teatro nel 2019, prima dell’epoca delle restrizioni COVID, con “A German Life“.
La Regina Elisabetta II la onorerà di ben tre Onoreficenze.
La prima nel 1969 quale “Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico“, poi nel 1989 quale “Dama di Commenda dell’Ordine dell’Impero Britannico” e nel 2014 quale “Membro dell’Ordine dei Compagni d’Onore“. Sarà quindi conosciuta come Dame Maggie Smith.
Dame Maggie Smith, oggi, 27 settembre 2024, è deceduta presso il “Chelsea and Westminster Hospital” per cause naturali all’età di 89 anni, come riportato da un comunicato rilasciato dai figli e che qui riporto citato.
“È con grande tristezza che dobbiamo annunciare la morte di Dame Maggie Smith. È deceduta serenamente in ospedale questa mattina presto, venerdì 27 settembre. Persona estremamente riservata, era circondata da amici e familiari negli ultimi momenti. Lascia due figli e cinque affettuosi nipoti, profondamente devastati dalla perdita della loro straordinaria madre e nonna.”
Se vuoi, puoi approfondire la sua carriera, o parte di questa, grazie al FocusOn a lei dedicato.
Addio, Professoressa.
Mancherà terribilmente.
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