Addio a Piero Angela, padre di Quark e amante del sapere

Addio a Piero Angela,
padre di Quark e amante del sapere

Piero Angela è nato a Torino il 22 dicembre 1928.
Noto soprattutto per aver ideato e condotto trasmissioni di tipo divulgativo, nello stile anglosassone, dando vita a un filone documentaristico ritenuto il primo e storico della televisione italiana, in casa RAI.

Addio a Piero Angela, padre di Quark e amante del sapere

Autore di numerosi saggi, giornalista scientifico, cominciò la sua carriera come cronista radiofonico, affermandosi soprattutto dai minuti concitati del primo allunaggio, trasmesso via radio e tv.

Figlio di un medico antifascista, Carlo Angela, insignito della medaglia dei Giusti tra le nazioni per il suo contributo nel salvare vite durante la seconda guerra mondiale, da lui Piero ha ereditato, come lui stesso detto, la razionalità del pensiero.
Di indole schiva, ha ricevuto un’educazione “molto piemontese“, quindi rigida, con principi severi, educato senza mai bisogno di doversi esibire e all’umiltà.
Ci potremmo immaginare quest’uomo come il tipico studente indefesso, intollerante, insomma “un secchione“. Eppure, come lui stesso dice, Piero, che ha frequentato il liceo classico di Torino, si è sempre annoiato a morte:

«Personalmente, mi sono annoiato mortalmente a scuola e sono stato un pessimo studente. Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l’antico motto latino “ludendo docere”, cioè “insegnare divertendo”.»

A sette anni incominciò a prendere lezioni private di pianoforte, interessandosi poi alla musica jazz e nel 1948 si produsse con il nome di “Peter Angela” in varie jam session nei jazz-club torinesi.
Sempre nel 1948 fu notato dall’impresario Sergio Bernardini, che lo invitò a suonare nella serata inaugurale della Capannina di Viareggio e nei primi anni cinquanta formò un trio jazz.

Nel frattempo venne assunto in RAI e nel 1952 cessò l’attività musicale, dedicandosi a tempo pieno al giornalismo, rimanendo però cultore del jazz e più volte, nelle sue trasmissioni, ha mostrato collegamenti con la musica, esibendosi al pianoforte con noti professionisti.

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Per la RAI, al primo incarico, fu cronista collaboratore del “Giornale Radio” e con l’avvento della televisione, nel 1954, passò al Telegiornale come corrispondente da Parigi e poi da Bruxelles fino al 1968. Con Andrea Barbato fu conduttore della prima edizione del Telegiornale Nazionale delle 13:30 e, nel 1976, fu il primo conduttore del TG2.

Nella sua carriera da giornalista fu più volte inviato di guerra.
Nel 1967 si recò in Iraq e arrestato insieme ad altri giornalisti.
Nel 1968 andò invece in Vietnam.

Ispiratosi a Roberto Rossellini, nel 1968 Piero Angela realizzò una serie di documentari, “Il futuro nello spazio“, sul tema del programma Apollo e, negli Stati Uniti, realizzò anche numerosi collegamenti in diretta per la RAI. Primi tra tutti, fu l’occasione del lancio del vettore “Saturn V” che portò all’allunaggio sulla Luna.
Fu proprio lì che partì la sua professione e missione di divulgatore scientifico, che lo portò a produrre trasmissioni di informazione, come “Destinazione Uomo“, “Da zero a tre anni“, “Dove va il mondo?“, “Nel buio degli anni luce“, “Indagine sulla parapsicologia“, “Nel cosmo alla ricerca della vita“.

 

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A partire dal 1981 ha avuto inizio la serie “Quark” la cui formula era innovativa per l’epoca, coniugando i nuovi mezzi tecnologici a disposizione, con le risorse televisive già familiari, inserendo e alternando le riprese in studio con i documentari della BBC e i cartoni animati di Bruno Bozzetto.
Da Quark nacquero anche altri programmi collaterali, come gli speciali naturalisticiIl mondo di Quark” e quelli più orientati alla Finanza e alla Politica “Quark Economica” e “Quark Europa“.

Precorrendo i tempi, come ad uno sguardo ai social e ai “reel“, nel 1984 nacque il progetto “Pillole di Quark“, clip di trenta secondi indirizzati ai temi tecnici, scientifici ma anche educativi, sociali e medici.

 

Sfruttando e facendosi aiutare dalle nuove tecnologie per la rappresentazione grafica al computer, nacque il viaggio dentro il corpo umano, nella preistoria e nello spazio. E lo stesso Piero era in prima linea con le riprese in studio, protagonista di clip in cui viaggiava negli scenari più disparati per aiutare il pubblico a viaggiare con lui nella conoscenza e nel tempo, facendolo sentire a casa, a proprio agio, coinvolto nella puntata.

Per contrastare la concorrenza della Mediaset e avere un palinsesto forte, nel 1995 è nato “Superquark” che il 4 giugno 1999 ha celebrato la puntata numero 2000.
Anche gli Speciali di Superquark, su monografie e temi autoconclusivi di grande interesse, sono stati seguiti con larga partecipazione dal pubblico italiano.

 

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Dal 2000 Piero si accosta sempre più al figlio Alberto Angela, divenendo entrambi autori di “Ulisse“, trasmissione sulle scoperte storiche e scientifiche.

Ma Piero Angela ha svolto anche una intensa attività editoriale e autoriale, come curatore della rubrica “Scienza e società” sul settimanale TV “Sorrisi e Canzoni“, curatore e supervisore del mensile “Quark“, che riprendeva lo stile della trasmissione per spiegare concetti e temi, tramite la stampa. Ed è stato autore di oltre trenta libri, pubblicati e tradotti in tutto il mondo.

Angela ha sempre detto che:

«quando un lettore (o ancor più un telespettatore) non capisce, la colpa non è sua: ma di chi non ha saputo comunicare. Cioè dell’autore. È stato lui a cacciarlo via. […] quando sono in moviola, se ho dei dubbi sulla chiarezza di un passaggio o di una sequenza, chiamo il primo che passa nel corridoio (un montatore, una segretaria, un passafilm), mostro la sequenza e chiedo il loro parere. Se vedo un’ombra di dubbio nei loro occhi, rismonto e ricomincio da capo. Perché vuol dire che avevo sbagliato io.»

La divulgazione infatti, per Angela, deve saper:

«da un lato comprendere nel modo giusto le cose, interpretandole adeguatamente per trasferirle in un diverso linguaggio: dall’altro essere non solo chiari ma anche non-noiosi, pur mantenendo integro il messaggio (anzi, non aver paura di esser divertenti: l’umorismo è uno dei compagni di strada dell’intelligenza). Per queste ragioni, paradossalmente, si può dire che è più difficile… essere facili. Tutti, infatti, sono capaci di parlare o di scrivere in modo oscuro e noioso […] Non solo, ma alla chiarezza, solitamente, deve accompagnarsi un’ulteriore fatica: la concisione.»

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Nel 1989 è tra i fondatori del “CICAP, associazione per il controllo sulle pseudoscienze“, nata per promuovere l’educazione scientifica e lo spirito critico, combattendo le bufale che già all’epoca erano tante, nonostante non fossero ancora chiamate “fake news“. Nel maggio 2016 viene nominato Presidente onorario.

Sulla scorta del suo modo di pensare, riflessione del metodo scientifico, nel 2000 Piero Angela fu citato in tribunale per diffamazione, da due associazioni omeopatiche (FIAMO e SIMO) dopo la puntata di “Superquark” dell’11 luglio 2000, in cui si accusava la medicina omeopatica di non avere fondamento scientifico certo. Fu assolto in entrambe le cause e il giudice riconobbe la non scientificità della disciplina.

Ispirato a lui, sulle pagine del “Topolino“, nel 2002, appare il personaggio Piero Papera, conduttore della trasmissione SuperQuack, che abbiamo visto due anni fa tornare in nuove storie con Topolino.

Piero Angela non si è mai fermato un attimo nella sua vita.
Strenuo difensore e promotore della cultura e della conoscenza, ha lasciato dentro ognuno di noi che sin da bambini seguivamo le sue prime trasmissioni, un segno indelebile, a partire dalla colonna sonora di apertura del suo Quark, con l’ “Aria sulla quarta corda” di J. S. Bach, rinnovata poi negli anni 2000, come anche il suo tono di voce così impastato, pacato, calmo, accogliente e fraterno, coinvolgente e brillante, da cui si intuiva e percepiva tutta la sua sete di sapere e la necessità viscerale di portarla agli altri.

Piero Angela è morto, dopo una lunga malattia che non gli ha impedito di lasciare il lavoro e non glielo avrebbe mai permesso, secondo il mio modesto parere, il 13 agosto 2022, come annunciato dal figlio Alberto sui social, con un mesto e semplice “Buon viaggio papà“.

Addio a Piero Angela, padre di Quark e amante del sapere

A noi, che di sicuro ci uniamo al dolore della famiglia, resta che riflettere alle generazioni future questo amore per il sapere che Piero ha riversato su intere generazioni, nella consapevolezza che Piero Angela è stato il migliore degli italiani, il più grande italiano nel mondo, il prototipo dell’italiano migliore, riflesso della Storia dell’Italia e preannuncio e previsione del futuro dell’Italia, il futuro più bello, il più prolifico, il più alto e fruttuoso.

Piero Angela è stato in mezzo a noi e ci siamo nutriti del suo sapere, che non ha custodito gelosamente, ma ha saputo somministrarlo a tutti, trovando sempre la maniera e le parole per dosarlo, donarlo per farne parte a tutti.

Addio Piero Angela, possa tu illuminare ancora generazioni e generazioni a venire, per costruire un’Italia migliore, come tu stesso hai sempre auspicato.

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Pubblicato da Re_Censo

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